Cucina in muratura: quali lavori effettuare e che materiali scegliere

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La cucina rappresenta l’ambiente domestico più ‘vissuto’, poiché se ne fa un utilizzo costante nell’arco dell’intera giornata, sia per preparare e consumare i pasti, sia per ricevere visite (specie se collegata direttamente all’area living). Per questo motivo, la cucina deve anzitutto rispondere a requisiti tecnici e pratici ben precisi, per ottenere uno sfruttamento ottimale degli spazi e degli elettrodomestici che risulti il più funzionale possibile. Benché sia prioritario, l’aspetto pratico non è il solo a caratterizzare una cucina; esistono, infatti, numerose soluzioni in grado di abbinare funzionalità e design, implementando uno stile ben definito senza per questo rinunciare alla praticità. Molto spesso, le cucine sono installazioni ‘componibili’, ossia composte da pannellature in legno facilmente assemblabili, che consentono una certa flessibilità in relazione allo spazio disponibile. Questa opzione è tra le soluzioni più gettonate per le cucine in stile minimal o moderno; di contro, chi preferisce una cucina rustica o provenzale tende a scegliere una struttura in muratura. In questo articolo, vedremo quali sono i lavori necessari per realizzare un ambiente di questo tipo e quali materiali occorrono. 

Prima fase: progettare la cucina 

La prima cosa da fare per realizzare una cucina in muratura è pianificare gli interventi creando un progetto, includendo almeno un prospetto frontale e uno in pianta. In questa fase va tenuto conto dello spazio a disposizione e dello spessore che avranno, una volta ultimate, le strutture che sorreggeranno il piano e delimiteranno i vani per gli elettrodomestici, i cassetti e i pensili. A tale scopo, è importante decidere fin dal principio la collocazione di ogni elemento, in particolare il piano cottura, il forno, il frigorifero e la lavastoviglie. 

Seconda fase: preparazione delle superfici 

Prima di procedere alla costruzione delle strutture in muratura, è necessario preparare la parete di fondo (a meno che non si debba rimuovere una cucina preesistente e/o demolire una parete divisoria per realizzare un ampliamento), ossia la superficie che ospiterà i ripiani, i pensili, gli elettrodomestici e il piano cottura. La parete deve risultare omogenea, priva di parti incoerenti e residui di vario genere; nel caso, è necessario intervenire per eliminare stillicidi, trasudamenti e fenomeni di umidità da risalita. In presenza di irregolarità pronunciate, è bene procedere a una rettifica, per regolarizzare il supporto. 

Terza fase: l’allestimento delle strutture in muratura 

Per l’allestimento dei muretti che sosterranno il piano della cucina, è possibile optare per diversi materiali: 

  • Blocchi di calcestruzzo cellulare; 
  • Mattoni di gasbreton; 
  • Mattoni forati o tavelle di mattoni; 
  • Tavelloni forati (per i ripiani intermedi). 

Scelto il materiale, in base alle esigenze progettuali, bisogna segnare sulla parete gli spazi di messa in opera di ciascuna spalletta, ossia i muretti verticali di sostegno. Tenendo presente che il top della cucina è alto almeno 3 cm, ciascun supporto in muratura dovrà raggiungere almeno gli 87 cm, per ottenere un’altezza ottimale di 90 cm, e avere una profondità di 60 cm. Prima della posa in opera dei blocchi o dei mattoni, è bene sagomarli su misura, per poi assemblarli con un apposito collante cementizio. L’ampiezza dei vani tra due spallette deve rispettare le misure decise in fase di progettazione. 

Quarta fase: rifinitura e piastrellatura 

Una volta completata la struttura portante, è possibile passare alla fase successiva: i ripiani e le spallette vanno prima intonacati e poi regolarizzati con un rasante apposito. Se si è scelto di realizzare una cucina in muratura moderna, quando l’intonaco è asciutto, è possibile procedere con la tinteggiatura, applicando prima il primer e poi un’idropittura per interni. In tal modo, l’ambiente assume un aspetto pulito ed essenziale, soprattutto se si opta per tinte neutre. Di contro, per le cucine in muratura rustiche è maggiormente indicato un rivestimento in cotto o gres, da applicare con specifici collanti per rivestimenti leggeri. 

Quali materiali usare 

Saint-Gobain Italia mette a disposizione una vasta gamma di materiali utilizzabili per la realizzazione di una cucina in muratura fai da te. L’incollaggio dei blocchi in cemento cellulare espanso o calcestruzzo alleggerito può essere effettuato con webercem BL20, un adesivo e rasante specifico, mentre per l’intonacatura è possibile scegliere tra: 

  • weber IP650, un intonaco idrofugato e fibrato di sottofondo da adoperare previa applicazione del primer weberprim RS12-A; 
  • webermix MP90, intonaco di fondo e malta da elevazione (anch’esso da utilizzare dopo aver trattato il supporto con weberprim RS12-A). 

La successiva rasatura va effettuata con il rasante idrofugato a finitura liscia webercem RN360 (da preferire in ambienti dove sia frequente la formazione di condensa) o il rasante per interni a base di gesso weber RZ  in entrambi i casi previa rabottatura e pulizia dell’intonaco di sottofondo e comunque a condizione che lo stesso sia sufficientemente stagionato (almeno dopo 7 giorni dalla sua posa). 

Per la preparazione delle superfici alla tinteggiatura (da tali superfici vanno esclusi i piani di lavoro), va utilizzato un il primer come weberprim fondo o weberprim RA13. 

Diversamente l’applicazione di un rivestimento in gres porcellanato  dev’essere eseguito direttamente sull’intonaco di sottofondo e richiede l’impiego di un collante della gamma webercol UltraGres 

Infine, le fughe degli elementi ceramici vanno sigillate con weberepox easy, uno stucco decorativo e adesivo epossidico a elevata cremosità, impermeabile, antimacchia e resistente alla muffa.