Pareti divisorie in cartongesso: 3 idee su come dividere uno spazio

Pareti divisorie cartongesso

L’edilizia abitativa fa ampio uso dei sistemi a secco per realizzare soluzioni che consentano di sfruttare meglio gli spazi a disposizione e renderli più funzionali. Una delle più comuni è rappresentata dalle pareti divisorie in cartongesso, in grado di assolvere sia una funzione meramente pratica (separare due aree di uno stesso ambiente o sfruttare spazi altrimenti difficilmente utilizzabili) sia una di carattere estetico, fungendo da elemento di arredo. L’utilizzo di un materiale versatile e di facile posa come il cartongesso consente di realizzare sistemi in grado di adattarsi a contesti applicativi ed esigenze tecniche specifiche. In ambito domestico, sono numerose le soluzioni realizzabili mediante pareti divisorie in cartongesso particolari: di seguito ne vediamo tre, semplici da realizzare ma di grande impatto estetico e funzionale.

 

Cabina armadio passante

In una camera da letto di grandi dimensioni, l’inserimento di una parete divisoria in cartongesso consente di ricavare una cabina armadio passante. A tale scopo, l’elemento di tamponamento deve essere realizzato lasciando sufficiente spazio per l’ingresso (almeno 80 cm), il quale non viene chiuso da porte incernierate o scorrevoli ma resta aperto. Per quanto riguarda l’altezza della parete divisoria, è consigliabile che sia inferiore a quella del soffitto, così da garantire un adeguato grado di privacy ma, al contempo, creare un gradevole effetto di continuità spaziale e visiva. In aggiunta, la collocazione della parete va individuata tenendo conto degli ingombri dell’armadio (non meno di 140 cm). Se la conformazione della camera lo consente, la parte anteriore della struttura divisoria può fungere da testiera del letto e potrà, quindi, essere decorata come elemento d’accento o sfruttata per creare una parete attrezzata.

cabina-armadio

 

Cucina connessa

Questa soluzione consente di separare adeguatamente la cucina dalla zona living ma, allo stesso modo, di far sì che i due ambienti siano comunicanti. Le pareti divisorie in cartongesso soggiorno cucina sono caratterizzate da un’ampia apertura, che consente un agile passaggio delle vivande e, al contempo, garantisce la possibilità di comunicare e interagire anche a coloro i quali, difatti, si trovano in due ambienti diversi. L’apertura all’interno della parete divisoria può anche essere chiusa con una vetrata, grazie alla quale si realizza una maggiore diffusione della luce tra gli ambienti; in aggiunta, questa soluzione conferisce continuità visiva agli spazi e limita la diffusione degli odori prodotti dalle preparazioni in cucina.

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Doppio ambiente in un solo spazio

Quando si parla di pareti divisorie in cartongesso design e funzionalità possono facilmente adattarsi ad esigenze tecnico applicative di ogni genere; i sistemi di questo tipo risultano particolarmente efficaci anche per la realizzazione di elementi divisori parziali, mediante i quali è possibile delimitare due spazi dalla diversa destinazione all’interno dello stesso ambiente. In una zona living a pianta aperta, ad esempio, è possibile separare la cucina dall’area del soggiorno oppure ricavare un’area giochi o una dedicata allo smart working, così da rendere l’intero ambiente più funzionale. La facilità di posa delle lastre consente, anche in tal caso, di realizzare soluzioni estremamente versatili: all’interno delle pareti divisorie in cartongesso in soggiorno, infatti, è possibile ricavare scaffalature, nicchie portaoggetti, una piccola libreria o predisporre i cablaggi necessari per inserire punti luce o altri dispositivi e accessori funzionali alla destinazione d’uso dei singoli spazi.

doppio-ambiente

 

Quali prodotti Saint-Gobain utilizzare

Saint-Gobain produce e commercializza materiali ad elevate prestazioni per la realizzazione di sistemi in cartongesso adatti a qualsiasi contesto applicativo. In particolare, per gli interventi sopra descritti si consiglia di utilizzare:

  • Gyproc Gyprofile, profili metallici a ‘U’ anticorrosivi, dielettrici, antifingerprint e privi di cromo per l’assemblaggio dell’intelaiatura di supporto; 
  • Gyproc Wallboard, una lastra di cartongesso contraddistinta da un nucleo emidrato reidratato rivestito su entrambi i lati da materiale cellulosico che funge da armatura esterna. In contesti in cui sia richiesta un’elevata resistenza ai carichi, si consiglia di utilizzare Gyproc Habito® Forte, il cui nucleo di gesso additivato con fibre di vetro garantisce anche una spiccata durezza superficiale;
  • Gyproc EvoPlus, gamma di stucchi in polvere a base di gesso naturale (arricchito da additivi specifici), ideali per il trattamento dei giunti nei sistemi in cartongesso in combinazione con i nastri in carta microforata MARCO® SPARK-PERF®.