Come tinteggiare le pareti di casa: materiali e procedimento

Tinteggiare pareti

Come tinteggiare le pareti di casa:

materiali e procedimento

Mobili, quadri, pensili e vari agenti contaminanti possono, con il passare del tempo, alterare la tinteggiatura delle pareti interne della casa; macchie, aloni, graffi e piccole abrasioni sono i segnali più evidenti di una lenta ma progressiva alterazione dell’integrità estetica della finitura, a scapito dell’armonia cromatica dell’intero ambiente. Il modo migliore per risolvere questo tipo di problema è trattare le superfici con un intervento di ripristino della tinteggiatura, utile anche per ravvivare il look di una stanza o un open space attraverso un agile restyling. Vediamo di seguito qual è il procedimento da implementare e i materiali da adoperare per ottenere un risultato soddisfacente non solo dal punto di vista estetico.

 

Utensili e materiali occorrenti

Per la tinteggiatura di una o più pareti occorre avere a disposizione i seguenti materiali: stucco (in pasta o in polvere), primer o fondo di preparazione, idropittura per interni e carta vetrata (a grana fine e grana grossa). Gli utensili necessari, invece, sono: rullo, pennellessa, frattazzo o spatola; se si utilizza stucco in polvere, è consigliabile avere a disposizione anche una cazzuola o un trapano miscelatore. Durante l’intervento bisogna utilizzare anche un adeguato abbigliamento tecnico: guanti, occhiali protettivi e mascherina con respiratore.

 

Preparazione del supporto: rettifica e stuccatura

Le superfici da trattare devono essere anzitutto sgomberate dal mobilio e dai pensili, rimuovendo poi perni, chiodi ed altri elementi estranei alla muratura. In vista dei successivi trattamenti, è consigliabile coprire il pavimento con rotoli o pannelli di cartone ondulato e rivestire il bordo superiore dei battiscopa con del nastro di carta adesivo. Se sulla parete vi sono prese elettriche o interruttori, dopo aver smontato le placche protettive esterne, è consigliabile riporre i frutti all’interno delle vaschette, coprendole con un pezzo di cartone.

Qualora il supporto presenti parti incoerenti o prossime al distacco, è necessario anzitutto procedere al ripristino del supporto, risanando le irregolarità con una malta cementizia. Successivamente, è possibile procedere con l’applicazione dello stucco (in pasta o in polvere), a cominciare da eventuali fori prima occupati da perni, chiodi o viti. La mano di stucco può essere poi estesa anche sul resto della parete, in modo tale da regolarizzare anche difformità e imperfezioni minori. Lasciato asciugare lo stucco, la preparazione del supporto va ultimata approntando la carteggiatura, prima con carta vetrata a grana grossa (120) e poi con un abrasivo a grana leggermente più fine (180 o 220).

 

Applicazione del fondo e tinteggiatura

Prima di proseguire con la parte successiva dell’intervento, è consigliabile pulire l’area di lavoro, aspirando la polvere prodotta dalla carteggiatura.

A questo punto, il supporto può essere trattato con un fondo di preparazione; scegliendo un fondo in una tinta che si avvicina a quella della pittura, la tinteggiatura sarà più facile e valorizzerà il colore scelto che risulterà uniforme e più coprente. La prima mano di pittura può essere applicata a pennello o a rullo (o alternando entrambi) una volta asciugato completamente il fondo; la tinteggiatura viene infine completata passando una seconda mano di pittura, rispettando i tempi di asciugatura della prima previsti per il prodotto utilizzato.

 

Quali prodotti Saint-Gobain utilizzare

Il catalogo multimarca di Saint-Gobain include materiali specifici ad elevate prestazioni da impiegare nella realizzazione dell’intervento sopra descritto.

Per la stuccatura dei fori scoperti e di piccole imperfezioni è possibile impiegare lo stucco pronto in pasta Gyproc EvoPlus Pasta, a base di gesso additivato con resine speciali. Pronto all’uso, consente sia l’applicazione a mano che tramite airless ed è di facile carteggiatura.

Per la tinteggiatura della parete si consiglia di utilizzare weberpaint iride (un’idropittura traspirante per uso interno altamente coprente e resistente al lavaggio), dopo aver preparato le superfici applicando una mano di weberprim fondo, un prodotto uniformante a base di acqua applicabile su varie tipologie di supporto.

 

#FaiConIMakers: Seby Torrisi ridipinge una parete nel suo studio

Tinteggiatura pareti tutorial

Per il suo nuovo progetto di fai da te, Seby Torrisi si dedica alla ritinteggiatura di una parete all’interno dello studio di casa, optando per una versatile tonalità tortora. Sia per la preparazione del supporto che per la successiva tinteggiatura, il maker siciliano si è avvalso della collaborazione di Saint-Gobain, che ha fornito i prodotti necessari alla realizzazione dell’intervento.

 

Prima fase: preparazione del supporto

La prima parte dell’intervento approntato da Seby consiste nella preparazione della parete, necessaria ad ottimizzare l’effetto visivo della tinteggiatura. A tale scopo, dopo aver rimosso pensili e altri oggetti di arredo, il maker procede così:

  • protegge il pavimento coprendolo con un rotolo di cartone ondulato, fissato al battiscopa con il nastro di carta adesivo;
  • smonta le placche esterne delle prese elettriche, e ripone i frutti all’interno delle cassette, coprendoli con un pezzo di carta per evitare che si sporchino durante la tinteggiatura;
  • rimuove i chiodi e i perni inseriti nella parete;
  • ricopre i fori lasciati dai chiodi e dai perni applicando uno strato di stucco con un frattazzo in metallo;
  • procede alla stuccatura del resto della parete, così da regolarizzare l’intera superficie ed eliminare eventuali imperfezioni minori;
  • rifinisce la stuccatura carteggiando la parete con carta vetrata; per il primo passaggio utilizza un abrasivo dalla grana leggermente più grossa (120) così da rimuovere i residui più consistenti. Infine, termina la carteggiatura con una carta a grana più fine (220).

 

Seconda fase: tinteggiatura della parete

Completata la preparazione del supporto, Seby Torrisi può dedicarsi alle operazioni di tinteggiatura. Per prima cosa, applica una mano di fondo di preparazione, servendosi di una pennellessa; la scelta ricade su un prodotto avente una colorazione simil  della pittura, così da ottimizzare l’effetto finale. Lasciata asciugare la mano di fondo, Seby dipinge una ‘cornice’ di 5 cm attorno alla parete da tinteggiare, utilizzando lo stesso colore delle pareti adiacenti (bianco). Per tracciare un perimetro preciso, si serve del nastro di carta adesiva, con il quale prima delimita lo spessore della cornice (durante l’applicazione del fondo) e poi il profilo esterno, per il ‘ripasso’ con la pittura bianca. In tal modo, il raccordo tra le pareti risulta più dinamico.

Lasciati asciugare il fondo e la cornice, Seby realizza la prima mano di tinteggiatura, servendosi di un rullo e di una pennellessa. Trascorse 4 o 5 ore, il tempo necessario affinché la vernice si asciughi, procede con la seconda e ultima mano di pittura.

 

I prodotti Saint-Gobain utilizzati

Seby Torrisi ha effettuato la tinteggiatura della parete utilizzando alcuni dei prodotti presenti nel catalogo Saint-Gobain; nello specifico, l’intervento ha richiesto l’impiego di:

  • Gyproc EvoPlus Pasta; stucco pronto in pasta composto da una miscela di gesso e resine speciali. Prodotto pronto all’uso, facile da applicare e carteggiare; ideale per finiture decorative;
  • weberprim fondo; fondo di preparazione uniformante a base di acqua, adatto a supporti quali rasatura e intonaco ma applicabile anche su lastre di cemento e rivestimenti plastici. Propedeutico all’utilizzo di pitture e rivestimenti colorati sia da interno che da esterno;
  • weberpaint iride; Idropittura lavabile per interni ad elevata copertura anche nelle tinte intese. Caratterizzata da ottimo punto di bianco, realizza finiture opache uniformi particolarmente fini, applicabile su intonaco, rasatura, cartongesso, blocchi di cemento e calcestruzzo.