Un angolo bar rappresenta un’ottima opzione per ottimizzare una piccola zona o uno spazio inutilizzato all’interno di una tavernetta o di un ampio salone; coniugando design e funzionalità, questa soluzione può essere implementata in maniera semplice e veloce utilizzando delle lastre di cartongesso anziché realizzando una struttura in muratura.
La progettazione dell’angolo bar in cartongesso
Il primo passo per la realizzazione di un angolo bar in cartongesso è la stesura di un progetto di massima; dopo aver individuato l’area da destinare alla struttura ed agli arredi della ‘zona bar’, è bene effettuare alcune misurazioni prima di decidere la collocazione e la disposizione dei vari elementi da mettere in opera. In genere, occorrono almeno un piano d’appoggio (che funga da bancone) e una parete attrezzata con i ripiani e gli scomparti necessari a riporre – o esporre – le bottiglie, i calici, i bicchieri e quanto altro possa risultare utile avere a portata di mano.
In questa fase è possibile anche valutare la possibilità di inserire una veletta o una controsoffittatura per installare dei faretti o dei punti luce aggiuntivi; in aggiunta, il progetto può includere anche un lavabo con acqua corrente, da collocare preferibilmente sul lato interno del bancone, così che non risulti a vista. Lo stesso dicasi per altre installazioni accessorie come, ad esempio, un mini frigo, un piccolo congelatore o una cantinetta per i vini.
Utensili e materiali occorrenti
Gli interventi necessari per allestire un angolo bar in casa in cartongesso richiedono l’impiego dei seguenti materiali:
- lastre di cartongesso;
- nastro biadesivo in polietilene;
- profili metallici orizzontali a ‘U’;
- profili metallici verticali a “C”
- stucco a base gesso;
- primer di preparazione;
- pittura per cartongesso ad uso interno;
- viti filettate e tasselli a percussione;
- paraspigoli;
- nastro di rinforzo.
Gli utensili necessari, invece, sono: cutter per cartongesso, cesoia per laminati, trapano avvitatore, cazzuola, frattazzo, spatola e pennello.
Come realizzare l’intelaiatura di sostegno
Così come qualsiasi altro sistema a secco, anche per un angolo bar la prima cosa da fare è allestire un’intelaiatura di sostegno per il rivestimento in gesso rivestito.
Allo scopo, si procede anzitutto a segnare sul pavimento e sulle pareti di appoggio (di solito, una zona bar in casa
eseguita con sistemi a secco è addossata ad una parete o ricavata in un angolo di un ambiente spazioso) i riferimenti perimetrali delle strutture da allestire. Fatto ciò, si procede con i seguenti passaggi:
- sagomare su misura, con una cesoia o una mola da taglio, i profili metallici a ‘U’;
- fissare i profili sagomati al pavimento, tramite un apposito nastro biadesivo; se la parete attrezzata si sviluppa fino al soffitto, occorre inserire subito anche i profili perimetrali superiori;
- vincolare i profili al pavimento ed eventualmente a soffitto utilizzando tasselli a percussione;
- installare i profili metallici verticali a “C”, fissandoli a quelli al pavimento con le viti filettate;
- per banconi e ripiani, occorre inserire i profili metallici orizzontali perimetrali superiori, fissandoli agli elementi verticali;
- per le pareti attrezzate di grandi dimensioni, è consigliabile inserire un montante centrale, così da individuare un’intercapedine larga non più di 60 cm;
- rinforzare le strutture già realizzate mediante l’inserzione di montanti intermedi;
- seguendo lo stesso schema tecnico, individuare vani e scaffalature interne ai telai, a seconda delle specifiche del progetto di riferimento.
Posa del rivestimento in cartongesso e rifinitura
Completato il telaio di supporto, è possibile procedere con la posa del rivestimento in cartongesso.
Dalle lastre di gesso rivestito occorre ricavare pannelli sagomati su misura, servendosi di un cutter; questi vanno poi vincolati all’intelaiatura mediante viti filettate applicate con un trapano ad impulsi. Se il progetto prevede l’inserimento di sistemi di illuminazione o altri elementi, le lastre devono essere sagomate in maniera tale da consentire l’installazione di faretti, sistemi idraulici o grandi elettrodomestici. All’interno di un corretto ciclo di realizzazione, i collegamenti elettrici e altri interventi vengono eseguiti prima della posa delle lastre in cartongesso.
Terminato il tamponamento in cartongesso, si passa alle operazioni di finitura:
- stuccatura delle teste delle viti;
- trattamento dei giunti verticali e orizzontali tra le lastre con nastro di rinforzo in carta microforata;
- inserimento di paraspigoli, affogati tra due strati di stucco;
- trattamento delle superfici con primer di preparazione;
- tinteggiatura con idropittura per interni.
Quali materiali Saint-Gobain utilizzare
All’interno del catalogo multimarca di Saint-Gobain è possibile reperire tutti i materiali necessari per implementare gli interventi descritti, ovvero:
- profili metallici Gyproc Gyprofile per l’intelaiatura di sostegno;
- nastro biadesivo Gyproc costituito da una schiuma in polietilene;
- lastre in cartongesso Gyproc Habito® Forte, che offrono elevata resistenza ai carichi;
- stucco Gyproc Evoplus per il trattamento dei punti di giunzione, in combinazione con il nastro Marco® Spark-Perf® in carta microforata, specifico per l’armatura dei giunti tra lastre di cartongesso;
- paraspigolo autoadesivo Gyproc Aquabead in carta microforata con anima in PVC;
- fondo di preparazione weberprim fondo per trattamenti preparatori su cartongesso, adatto ad uso interno e pitturabile con idropittura per interni.