Impermeabilizzazioni muri controterra: quali soluzioni adottare

impermeabilizzazione controterra

L’umidità è uno dei principali fattori di degrado estetico e materiale delle opere in muratura; il passaggio delle particelle di acqua attraverso una struttura muraria, per capillarità orizzontale o ascensionale, possono provocare danni di varia entità. Questo aspetto risulta ancor più rilevante per i muri controterra, in quanto strutture parzialmente o completamente interrate e quindi a stretto contatto con il terreno, fonte primaria di umidità (derivante dalle precipitazioni atmosferiche e/o dalla presenza di falde acquifere). Da ciò deriva la necessità di implementare apposite soluzioni per l’impermeabilizzazione, allo scopo di proteggere i muri controterra dai danni provocati dall’umidità: di seguito, vediamo quali sono.

Cosa sono i muri controterra​

Una parete controterra è una struttura in muratura la cui superficie esterna è a diretto contatto con il terreno. Si trovano generalmente al di sotto del livello del suolo oppure a ridosso di un terrapieno; è il caso, ad esempio, dei muri perimetrali di ambienti interrati o seminterrati quali cantine, garage, tavernette, scantinati e simili. Com’è facile intuire, le murature controterra sono particolarmente esposte ai problemi legati all’umidità e, di conseguenza, necessitano di un’impermeabilizzazione ottimale; gli interventi di ripristino su strutture di questo tipo, infatti, sono piuttosto costosi, oltre a presentare maggiori difficoltà dal punto di vista strettamente tecnico.

A cosa serve l’impermeabilizzazione dei muri controterra?​

In linea di principio, l’impermeabilizzazione delle pareti contro terra serve a prevenire il degrado dell’opera muraria preservandone l’integrità e, al contempo, mantenere inalterata la salubrità dell’ambiente interno. In locali scarsamente impermeabilizzati e poco ventilati, la presenza di umidità favorisce la formazione di condensa che, a sua volta, provoca lo sviluppo di muffe, a scapito della qualità dell’aria.

L’umidità da infiltrazione laterale può determinare il progressivo degrado della muratura; una corretta impermeabilizzazione di una parete controterra è funzionale alla prevenzione di fenomeni quali rigonfiamenti superficiali, alterazioni cromatiche della pittura, formazione di efflorescenze saline, esfoliazione, sfarinamento o distacco dell’intonaco. Per questo, occorre impiegare materiali ad elevate prestazioni, in grado di conservare nel tempo la propria impermeabilità all’acqua, nonché garantire resistenza meccanica e imputrescibilità.

L’impermeabilizzazione andrebbe effettuata dall’esterno ma, qualora il contesto di intervento non lo consenta, è possibile agire anche dall’interno. In fase di progettazione va anche tenuto conto della condensazione dovuta alla scarsa coibentazione dei pavimenti, che può aggravare gli effetti deleteri dell’umidità a carico delle strutture murarie.

Impermeabilizzazione dei muri controterra dall’interno

Il ciclo d’intervento per l’impermeabilizzazione interna delle pareti controterra può riguardare ambienti molto diversi per destinazione d’uso e tipologia di supporto. In linea di massima, è possibile distinguere tra vani interrati tecnici o abitabili, e opere in cemento armato o muratura. In entrambi i casi, è necessario realizzare una barriera impermeabile e resistente alla controspinta, in grado di impedire il passaggio dell’acqua; in aggiunta, per prevenire la formazione di condensa, è opportuno effettuare la posa di uno strato protettivo mediante intonacatura. Nel caso, per esempio, di un setto in cemento armato controterra di un vano tecnico interrato, il ciclo di lavorazione può essere il seguente:

  • sigillare eventuali stillicidi o trasudazioni con cemento impermeabilizzante istantaneo;
  • trattare le parti non omogenee come, ad esempio, ferri distanziatori o riprese di getto, scalpellando (per 3 cm) per poi ripristinare il supporto mediante l’applicazione di apposita malta antiritiro;
  • applicare gusce triangolari di almeno 10 cm nei punti di giunzione parete-pavimento;
  • pulire la superficie di posa, rimuovendo le parti incoerenti e i residui più ostinati tramite lavaggio a pressione;
  • bagnare a rifiuto il supporto;
  • applicare due mani incrociate di malta impermeabilizzante osmotica, usando pennellessa o spazzolone; la seconda mano va stesa dopo che la prima ha fatto presa sul supporto;
  • eseguire la rasatura prima che la malta asciughi completamente;
  • tinteggiare la parete con pittura idrorepellente e resistente alle muffe, previo trattamento del supporto con una mano di primer di preparazione.

Impermeabilizzazione dei muri controterra dall’esterno​

Questa tipologia di intervento si presenta più complessa, in quanto – in relazione alle caratteristiche del contesto applicativo – l’elemento di tenuta può fungere anche da dispositivo di drenaggio, soprattutto per strutture particolarmente esposte alle precipitazioni atmosferiche o che sorgono a valle di zone in pendenza. In casi del genere, è quindi opportuno predisporre un sistema di accumulo e cessione idrica, dotato di tubi e collettori, da collocare ad una profondità maggiore rispetto a quella dell’eventuale vespaio della pavimentazione, per evitare che questi possa allagarsi.

L’intervento di impermeabilizzazione, come accennato, consiste nell’applicazione di un elemento di tenuta, costituito da una membrana bituminosa, che può essere eseguita in orizzontale o in verticale.

Nel primo caso, si procede in questo modo:

  • levigare le superfici e smussare gli angoli per evitare che le membrane vengano danneggiate;
  • posare la membrana a secco sul magrone in calcestruzzo, con sovrapposizioni di 10 cm, saldate con fiamma;
  • applicare in completa aderenza il secondo strato di membrane a cavallo dei sormonti del precedente, con sovrapposizioni di 10 cm e uno sfalsamento di 50 cm.

L’applicazione in verticale degli elementi di tenuta, invece, va eseguita con il seguente procedimento:

  • stendere una mano di primer bituminoso, a spruzzo o a pennello, in quantità pari ad almeno 300 g/m2;
  • applicare la membrana bituminosa, utilizzando promotori di adesione, per mezzo di sfiammatura con cannello a gas;
  • fissare le membrane meccanicamente, con rondelle apposite e tasselli ad espansione, per ogni 3 metri di posa in altezza;
  • posare il secondo strato, in maniera longitudinale rispetto al primo, con sfalsamento maggiore della larghezza delle giunzioni; l’applicazione deve ricoprire i dispositivi di fissaggio meccanico;
  • completare la posa con l’applicazione della guaina bugnata, avendo cura di disporre la bugnatura verso l’esterno prima di colmare lo scavo con il terreno.

 

I prodotti Saint Gobain da utilizzare

Saint-Gobain ha sviluppato un’ampia gamma di soluzioni per l’impermeabilizzazione dei muri controterra; in particolare, per interventi esterni su strutture di fondazione e sotto falda freatica si consiglia di utilizzare i seguenti prodotti a marchio Isover:

  • Bituver Murodry: membrana bitume-polimero elastoplastomerica addizionata con promotori di adesione, flessibilità a freddo -20°C, armata con poliestere a filo continuo, dello spessore di 4 mm, progettata appositamente per l’impermeabilizzazione delle fondazioni e dei muri controterra;
  • Bituver EcoPriver: primer bituminoso per favorire l’adesione delle membrane;
  • Bituver Bitufond: membrana bugnata in polietilene ad alta densità (500 g/m2).

 

Per interventi di impermeabilizzazione interna di vani tecnici o abitabili interrati, invece, è possibile optare per appositi prodotti weber:

  • weberdry osmo: malta per impermeabilizzazione e regolarizzazione;
  • weberdry osmo clsB: malta impermeabilizzante osmotica antiaggressiva bianca;
  • weberdry osmo clsG: malta impermeabilizzante osmotica antiaggressiva grigia;
  • webersan thermo evoluzione: intonaco da risanamento bianco alleggerito e fibrato, monoprodotto calce-cemento per la deumidificazione e l’isolamento termico di murature saline soggette ad umidità di risalita. Da utilizzare su pareti trattate con le malte osmotiche per ciclo anticondensa.

 

Per maggiori informazioni circa le modalità applicative e di utilizzo dei prodotti sopra citati, si consiglia di consultare il Manuale TecnicoSoluzioni per l’impermeabilizzazione” di Saint-Gobain.