Gli appartamenti che si sviluppano su due piani, o comprendono strutture quali soppalchi, duplex e mansarde, sono caratterizzati dalla presenza di una o più rampe di scale interne. Per motivi di sicurezza, questo tipo di struttura deve essere dotata di un parapetto, ossia un elemento verticale che funga da appoggio o barriera, generalmente agganciato alla rampa o aderente a quest’ultima.
Dal punto di vista tecnico e stilistico, esistono diverse soluzioni: le più tradizionali sono costituite da ringhiere in metallo dal design classico o contemporaneo, a seconda dello stile d’arredo. All’interno di ambienti in stile moderno, invece, spesso si predilige un parapetto in vetro per scala interna, formato da pannelli modulari assicurati alla scala stessa oppure al pavimento.
In alternativa, è possibile optare per una terza opzione: il cartongesso, materiale particolarmente versatile ed ampiamente utilizzato nell’edilizia abitativa. In questo articolo vedremo come adoperarlo per realizzare un parapetto in cartongesso per scale interne.
Utensili e materiali occorrenti per il parapetto in cartongesso
Per allestire un parapetto pieno in cartongesso occorrono i seguenti materiali:
- Lastre in cartongesso;
- Nastro biadesivo in polietilene;
- Profili metallici a ‘U’ e a ‘C’;
- Tasselli, viti truciolari, tasselli ad espansione per il fissaggio delle guide;
- Viti perforanti a testa piatta;
- Viti per cartongesso;
- Nastri di rinforzo per i punti di giunzione;
- Paraspigoli in acciaio;
- Stucco per cartongesso.
Gli utensili necessari, invece, includono: avvitatore per cartongesso, cutter, metro (o proiettore laser), forbici/cesoie/mola da taglio, livella, spatola o frattone. Durante le varie fasi della lavorazione, è bene indossare abbigliamento tecnico adeguato, in special modo guanti e visiera.
La prima fase: l’allestimento della struttura
Qualsiasi opera in cartongesso non può prescindere dalla struttura portante in metallo, formata da apposite guide a forma di U e montanti a forma di C. In linea di principio, i passaggi da implementare sono i seguenti:
- Con l’ausilio del laser o del metro, tracciare il perimetro del parapetto, segnando i riferimenti con una matita;
- Sagomare i profili a U (guide) in base alle misurazioni effettuate;
- Applicare il nastro biadesivo sul retro delle guide inferiori, ossia quelle che saranno fissate al pavimento, e posizionare le guide facendole aderire al pavimento;
- Vincolare i profili inferiori al pavimento utilizzando; in base al tipo di sottofondo, tasselli ad espansione o viti, a seconda se per i pavimenti finiti (esempio in legno) o in calcestruzzo grezzo;
- Posizionare e vincolare le guide di arrivo, ossia i profili a U che delimitano in verticale il parapetto; prima di fissarli, controllare che siano in bolla;
- Inserire i montanti verticali a C all’interno delle guide orizzontali e fissarli tramite punzonatura o utilizzando viti autoperforanti a testa piatta, dopo essersi accertati che siano in bolla.
Si consiglia di prevedere un interasse fitto dei montanti verticali, massimo 300 mm, in modo da irrobustire il parapetto.
Seconda fase: posa e finitura del cartongesso
Completata la costruzione della struttura portante, si può passare alla posa dei pannelli in cartongesso. Per prima cosa, è necessario sagomare le lastre di cartongesso destinate al tamponamento dei due lati del parapetto. Dopo di che, è possibile vincolare i pannelli di cartongesso sagomato ai montanti, utilizzando le apposite viti autoperforanti e un avvitatore elettrico.
Fatto ciò, il sistema è pronto per le fasi di finitura. La prima consiste nella stuccatura dei giunti: si passa una mano di stucco sulla giunzione, si applica uno strato di carta microforata e infine si passa un secondo strato di stucco. Quando il prodotto è completamente asciugato, si può procedere all’applicazione di una terza mano. Ultimata anche questa lavorazione, il parapetto può essere tinteggiato con un’idropittura per interni, previa applicazione di un apposito primer di preparazione.
I prodotti Saint-Gobain utilizzabili
All’interno dell’offerta di Saint-Gobain Italia è possibile reperire tutti materiali necessari all’intervento sopra descritto, attingendo in particolare ai prodotti a marchio Gyproc. Per un parapetto interno, sono consigliabili lastre in gesso rivestito ad elevata resistenza meccanica, quali Habito® Forte o Duragyp Activ’Air®.
Gyproc Gyprofile, invece, è l’opzione migliore per implementare la struttura portante, assieme al nastro biadesivo in schiuma di polietilene reticolata. Per la finitura dei giunti, è possibile scegliere tra gli stucchi della gamma Gyproc Evoplus, da abbinare ai nastri in carta microforata o in feltro di vetro, anch’essi presenti nel catalogo del marchio.