Le cabine armadio sono tra le soluzioni più in voga per ottimizzare l’uso degli spazi, specie in ambienti domestici non particolarmente ampi. Esse, infatti, consentono di ottimizzare superfici che, altrimenti, resterebbero inutilizzate, contribuendo anche ad organizzare al meglio capi e accessori di abbigliamento. Trattandosi spesso di strutture che rispondono in maniera flessibile ad esigenze specifiche, non di rado vengono allestite utilizzando un sistema a secco costruito con pannelli in cartongesso: di seguito, vediamo come implementare questo tipo di soluzione.
La progettazione
Come per qualsiasi altro intervento, la stesura di un progetto di massima è un presupposto fondamentale. Per quanto riguarda la cabina armadio, è necessario scegliere la zona della casa in cui verrà installata, tenendo conto dello spazio a disposizione. La cabina può essere ricavata in fondo ad un corridoio, lungo una parete della camera da letto o dal frazionamento di altri ambienti, quali il soggiorno e l’area living. Fatte queste valutazioni preliminari, è possibile scegliere la posizione della struttura e il layout, sia delle parti esterne sia dei comparti interni, in base alle proprie esigenze.
Utensili e materiali occorrenti
La costruzione di una cabina armadio in cartongesso richiede gli stessi utensili e materiali necessari per qualsiasi altro sistema a secco: lastre di cartongesso rivestito, profili metallici a ‘U’, viti filettate, tasselli ad espansione, nastro biadesivo in polietilene, stucco per cartongesso e nastro di rinforzo per il trattamento dei giunti. Per quanto concerne gli utensili, è avere a disposizione matita, metro, livella, cutter per cartongesso, cesoie o forbici per i laminati, trapano avvitatore, spatola e frattazzo.
Come realizzare la struttura
L’intelaiatura della cabina armadio va realizzata con profili metallici a ‘U’. Prima, però, è necessario effettuare le opportune misurazioni e, in base al progetto, segnare i riferimenti perimetrali della struttura sulla parete e sul pavimento, servendosi di metro e matita. Fatto ciò, il procedimento tecnico è il seguente:
- Sagomare i profili a ‘U’ su misura, utilizzando forbici o cesoie;
- Applicare il nastro biadesivo sulla parte esterna dei laminati fissandoli lungo il perimetro tracciato in precedenza;
- Vincolare i profili a ‘U’ mediante tasselli ad espansione;
- Ricavare dai profili a ‘’ i montanti interni del telaio, fissandoli alle guide per mezzo di apposite viti; con questo procedimento, è possibile modulare la distribuzione degli spazi interni, realizzando spallette.
Posare il rivestimento in cartongesso
Completata l’installazione della struttura portante, è possibile dedicarsi alle operazioni di tamponamento. A tale scopo, bisogna anzitutto provvedere a ritagliare su misura le lastre di cartongesso (utilizzando un cutter) in base al layout scelto in fase di progettazione. I pannelli vanno poi vincolati alla struttura, adoperando specifiche viti per cartongesso e un trapano avvitatore: il consiglio è quello di tamponare prima la parte interna della struttura e poi quella esterna. Se si è previsto un sistema di illuminazione interno alla cabina armadio, i collegamenti elettrici vanno realizzati prima della posa delle lastre
Quando la struttura è completamente rivestita, bisogna la finitura, che prevede i seguenti passaggi:
- Stuccare le teste delle viti;
- Trattare i punti di giunzione tra le lastre con stucco e nastro di rinforzo;
- Proteggere gli spigoli inserendo paraspigoli in acciaio da
I materiali Saint-Gobain da utilizzare
All’interno del catalogo Saint-Gobain è possibile trovare tutti i materiali necessari per costruire una cabina armadio in cartongesso:
- I profili metallici Gyproc Gyprofile, laminati anticorrosivi, dielettrici e antifingerprint, da fissare alle superfici con il nastro biadesivo in schiuma di polietilene reticolata Gyproc;
- Le lastre di cartongesso, anch’esse a marchio Gyproc; è possibile optare per pannelli Wallboard standard oppure per prodotti ad altre prestazioni quali Habito® Forte o Duragyp Activ’Air®, che offrono un’elevata resistenza meccanica;
- Gyproc EvoPlus 60, uno stucco in polvere con additivi specifici ideale per le stuccature su cartongesso e il trattamento dei giunti, in abbinamento a Marco® Spark-Perf®, un apposito nastro in carta microforata;
- Il Paraspigolo Gyproc in acciaio per la finitura degli spigoli esterni.