Eternit mai più! Come neutralizzare l’amianto grazie all’incapsulamento.

incapsulamento amianto

L’incapsulamento dell’amianto è una tecnica di bonifica che prevede la stesura di prodotti specifici sulla copertura, senza l’intervento di rimozione. Si presuppone l’utilizzo di prodotti che prevedono la normativa approvata con Decreto del Ministero della Sanità del 20 agosto 1999.

Vediamo come poter rispettare questi obblighi e come materialmente puoi fare per proteggerti.

Quali sono le regole da rispettare per l’incapsulamento dell’amianto?

In passato, l’amianto, anche conosciuto come eternit, era utilizzato nei prodotti a base cementizia. Quindi sulle lastre delle coperture dei fabbricati o delle case. E questo non a caso, viste le sue caratteristiche di durata, versatilità e basso costo. Tuttavia, il suo impiego è stato vietato con la Legge 257/1992, perché ritenuto materiale inquinante. Da qui la necessità di rimuoverlo oppure di procedere ad un’operazione di incapsulamento dell’amianto.

Se sei proprietario di un edificio dove è ancora presente, ci sono degli obblighi da rispettare. Infatti, la legge impone una valutazione preliminare dell’effettiva presenza di amianto. Inoltre, se necessario, anche un’analisi più approfondita effettuata da specialisti esterni. Una volta accertata la presenza di amianto, è necessario eseguire una specifica valutazione del rischio per la salute e del suo stato. Soprattutto deve essere valutato se esistono condizioni particolari che potrebbero facilitare la dispersione delle fibre.

Dopo questo primo step occorre censire il bene contenente amianto, indicando dove si trova e qual è lo stato di conservazione. Quindi, eventualmente, procedere all’incapsulamento dell’amianto presente all’interno dell’edifico. Questo censimento deve essere effettuato presso la ASL di competenza. Insomma occorre fare un vero e proprio inventario.

incapsulamento amianto

I materiali per procedere all’incapsulamento

Per passare all’operazione di incapsulamento dell’amianto bisogna essenzialmente seguire due fasi principali:

  1. la prima prevede la stesura del primer penetrante fissativo weberprim PF15 amianto. La sua principale funzione è penetrare in profondità nella superficie della lastra di amianto creando una superficie compatta per la posa del prodotto successivo.
  2. la seconda (dopo 12-24 ore) consiste nell’applicazione del prodotto incapsulante weberdry pronto 24, guaina liquida impermeabilizzante elastomerica, in 2 mani di colore diverso l’una dall’altra.

Naturalmente, per una corretta operazione di incapsulamento dell’amianto è sempre necessario affidarsi ad imprese specializzate che possano garantirti la massima efficacia.

Invisibili o con colori accesi e contrastanti: le fughe del pavimento sono l’elemento d’arredo che fa la differenza.

fughe pavimento

Stai scegliendo il pavimento della tua casa ma hai qualche dubbio sulle fughe? Ecco alcuni consigli di specialisti del settore, che sapranno rispondere alle tue domande e consigliarti sul tipo di fughe del pavimento e il fugante da utilizzare in base allo spessore ed al formato della piastrella scelta.

A cosa servono le fughe del pavimento?

Le fughe del pavimento sono uno spazio elastico tra una lastra e l’altra. Esse servono per poter assorbire le tensioni e i movimenti del sottofondo, dovute a variazioni di temperatura o assestamenti strutturali dell’edificio. Quindi, rivestono un ruolo molto importante e diventano parte integrante del progetto, concorrendo a definire sia l’aspetto estetico sia le prestazioni tecniche della superficie. Per realizzarle, le piastrelle devono essere posate considerando uno spessore minimo tra una mattonella e l’altra di 1,5-2 mm. Inoltre, la scelta dell’ampiezza delle fughe (che può variare in media da 1 a 3 mm) e del materiale di riempimento riveste un’importanza decisiva.

Quindi, bisogna fare una scelta importante per decidere quali fughe del pavimento utilizzare.

fughe pavimento

Piastrella rettificate oppure no?

La rettifica è un processo che riguarda i bordi della piastrella, squadrati attraverso un procedimento meccanico che rende le piastrelle tutte della stessa dimensione. Le piastrelle rettificate sono posabili con fuga minima consigliata 2 mm, cosicché la superficie abbia un effetto materico continuo e molto moderno. Invece, le piastrelle non rettificate hanno i bordi naturali da pressa, e richiedono una fuga più ampia (superiore a 2-3 mm). Questo fa sì di avere il classico effetto tradizionale, molto in uso negli anni ‘80-‘90.

Saint-Gobain Italia, con il marchio Weber, propone una gamma completa di fughe del pavimento e di fuganti.

Un sigillante di qualità assicura risultati ottimali indipendentemente dall’ambito di utilizzo. A beneficiarne sono soprattutto gli ambienti solitamente più umidi, ad esempio bagni, cucine e saune. Oppure ambienti soggetti ad aggressioni chimiche causate da prodotti per la pulizia e la disinfezione come in caso di ospedali, laboratori, piscine.

I sigillanti cementizi webercolor basic e webercolor style sono più adatti ad ambienti di tipo residenziale o commerciale sia in interno sia in esterno. Inoltre, offrono un’ampia scelta di colore e un’ottima resistenza all’usura delle fughe del pavimento e agli agenti atmosferici.

Invece, il sigillante epossidico webercolor vision è più indicato nei casi in cui è richiesta una forte resistenza ai detergenti chimici utilizzati in ospedali, cucine industriali, laboratori. Ma sono adatti anche nel caso di applicazione in piscina o centri benessere. Si tratta di un materiale traslucido e rappresenta la soluzione migliore in caso di sigillatura del mosaico vetroso, riuscendo a valorizzare colori e sfumature di ogni singola tesserina. Inoltre è anche impermeabile e antimacchia. Infine, impedisce la formazione di funghi e muffe lungo le fughe del pavimento e mantiene i colori inalterati nel tempo.

Saint-Gobain Italia aderisce al New Deal for Europe

Lo scorso 30 novembre si è conclusa la raccolta di adesioni alla CEOs Call to Action, l’appello dei leader delle imprese più impegnate nella sostenibilità, rivolto alle istituzioni europee, al mondo delle imprese e della società civile, per affrontare insieme le nuove sfide climatiche e sociali e contribuire alla definizione del New Green Deal della Commissione Europea.
L’iniziativa è stata lanciata da CSR Europe, business network leader per la Corporate Social Responsibility, interlocutore privilegiato della Commissione Europea sulla Sostenibilità, per indirizzare la nuova agenda politica della Presidente Ursula von der Leyen.

Sono stati più di 370 i leader in tutta Europa che hanno dato adesione, affermando il proprio impegno nella transizione verso un modello di business sostenibile. Anche nel nostro Paese l’iniziativa ha ottenuto un successo significativo: 77 CEOs hanno sottoscritto la Call to Action attraverso Fondazione Sodalitas.

Fondazione Sodalitas, come National Partner Organisation di CSR Europe per l’Italia, sviluppa la “CEOs Call to Action: A New Deal for Europe” nel nostro Paese, offrendo ai CEO delle proprie imprese associate l’opportunità di partecipare a questa iniziativa. La Call coinvolgerà i leader delle aziende più avanzate dei 28 Paesi europei nell’impegno a guidare un movimento verso un paradigma di sviluppo sostenibile in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite

Life Upgrade: il nostro mantra.

Siamo la famiglia Saint-Gobain Italia e crediamo nell’unità e nella passione, ingredienti fondamentali per fare bene il nostro lavoro.

Crediamo nella storia, nelle nuove generazioni, nel valore degli edifici che negli anni sono nati o rinati, con i nostri materiali, attraverso opere di ristrutturazione e tutela.

Crediamo nelle persone e facciamo del nostro del meglio per farle sentire a casa. Lo spazio in cui vivono e lavorano deve essere fonte di ispirazione. Un posto in cui sprigionare talento, energia e passione.

Crediamo nei luoghi, anche in quelli più inospitali. Riusciamo a vedere il loro potenziale e a trasformarli in futuro: funzionale, confortevole e sostenibile. Sostenibile sì, perché crediamo nel rispetto in tutte le sue forme. Quello per l’ambiente ci sta particolarmente a cuore.

Il nostro manifesto.

Life Upgrade concretizza la nostra filosofia: due parole piene di idee e voglia di fare.

I quattro pilastri del manifesto

  1. COMFORT
    Life Upgrade riesce a migliorare il modo di abitare.
    Comfort è una casa pronta a coccolarci col suo tepore nei lunghi inverni e a caricarci di fresca energia nelle estati sempre più calde. Una casa silenziosa o rumorosa, ma piena del rumore che desideriamo ascoltare, che abbraccia qualunque stile di vita, senza costringerci a modificare le nostre abitudini. È un luogo bello, luminoso e accogliente in cui respirare aria pulita senza dover aprire le finestre.
  2. INNOVAZIONE
    Life Upgrade rappresenta nuovi modi di concepire e guardare il mondo. La ricerca costante ci fa compiere ogni anno passi da gigante verso l’innovazione e ad esplorare costantemente il nuovo in fatto di prodotti e tecniche, perché siano più performanti, ottimizzati negli sprechi e sostenibili per l’ambiente. Ogni gamma di prodotto deve rispettare i nostri obiettivi: massima durabilità e ridotto impatto ambientale. È così che creiamo valore per le persone.
  3. SOSTENIBILITÀ
    Life Upgrade è un progetto di sostenibilità. Uno stile di vita che ci impegna quotidianamente per abbattere le emissioni: con materiali a km 0, centri logistici e di produzione dislocati in tutta Italia per ridurre al minimo gli spostamenti su strada, consumi energetici limitati e risparmio di materie prime. La capacità di prevedere e gestire ogni fase della vita di un edificio, ci permette di integrare nel progetto materiali e tecniche in grado di ridurre al massimo l’impatto ambientale della costruzione.
  4. PERSONALITÀ
    Life Upgrade è una casa che ci somiglia, per quel tocco di personalità che tutti possiamo aggiungere ai luoghi che viviamo e amiamo. È la sensazione di pace che proviamo quando siamo a nostro agio, rilassati in un ambiente che riesce sempre a metterci di buonumore.

Le esigenze di chi abiterà gli spazi che creiamo sono importanti, tanto quanto gli elevati requisiti tecnici con cui li costruiamo.

La nostra è la ricerca spasmodica del MULTI COMFORT che abbraccia più aspetti dell’abitare, quello che migliora la vita ogni giorno. Se lo state cercando anche voi, l’avete trovato!

Life Upgrade!

Contro la pioggia in casa non c’è ombrello che tenga. Scopri la soluzione definitiva alle infiltrazioni d’acqua dal tetto.

Il periodo primaverile porta con sé la pioggia. Infatti, non è raro che durante questa stagione gli edifici subiscano dei problemi legati al passaggio dell’acqua all’interno del tetto o del muro. In particolare, le infiltrazioni d’acqua dal tetto della casa possono causare la formazione di umidità e di conseguenza delle muffe.

Per di più, la copertura danneggiata di un tetto consente all’acqua piovana di entrare in casa rischiando di rovinare muri e arredi. Una minaccia per la salubrità degli ambienti.

infiltrazioni d'acqua dal tetto

Dopo l’ultimo forte temporale ti sei accorto che ci sono infiltrazioni d’acqua dal tetto?

La causa di gran parte di questi fenomeni è da attribuire ad una errata progettazione o cattiva esecuzione dell’impermeabilizzazione dell’edificio. Infatti, i sistemi impermeabilizzanti sono molteplici e si differenziano per destinazione d’uso, natura dei componenti e metodologia di posa.

Il deterioramento dello strato impermeabilizzante delle superfici come coperture e pareti è un fattore da non sottovalutare. Per questo motivo, una mancata o cattiva impermeabilizzazione con conseguenti infiltrazioni d’acqua dal tetto comporta seri rischi.

L’impermeabilizzazione è un’operazione fondamentale da attuare in fase di realizzazione della struttura. Infatti, una buona copertura, per definirsi tale, deve essere costituita da uno strato superficiale, la membrana impermeabile e l’isolante termico.

Urge l’intervento di un esperto! Tutti i tipi di infiltrazioni d’acqua dal tetto hanno la soluzione specifica Saint-Gobain:

  • Membrane bituminose (o bitume-polimero): si tratta del sistema impermeabilizzante più diffuso per i tetti piani. Il tipo di miscela bituminosa e la relativa armatura lavorano in sinergia. Questo per offrire sia un ottimo potere impermeabilizzante sia resistenze meccaniche adeguate ad ogni specifico utilizzo
  • Membrane liquide: in fase di posa risultano allo stato liquido, ma, una volta applicate, formano un manto solido, continuo e impermeabile. Attualmente, nella nostra gamma, le soluzioni tecnologicamente più avanzate e durature sono quelle a base di resine poliuretaniche
  • Membrane elasto-cementizie: coniugano la flessibilità con la resistenza del cemento, per adattarsi a molteplici situazioni che le infiltrazioni d’acqua dal tetto possono provocare.

Richiedici un consiglio sulla soluzione più adatta alle tue esigenze.

L’umidità di risalita è il tuo problema? Con l’intonaco deumidificante è tutto in discesa!

Una delle cause più comuni del degrado degli edifici è l’umidità di risalita capillare, che si manifesta quando l’acqua presente nel terreno risale a differenti livelli, a seconda del materiale di cui è fatto l’edificio, provocando danni estetici allo stesso che, se trascurati, possono diventare anche strutturali. Fenomeni come l’umidità di risalita si affrontano solo utilizzando prodotti idonei come l’intonaco deumidificante. Vediamo quindi, in quali situazioni è necessario utilizzarlo e scopriamo le varie tipologie esistenti.

Come si sviluppa l’umidità di risalita?

Il fenomeno di umidità di risalita si manifesta in maniera più accentuata nelle zone umide, pertanto in zone di mare o in prossimità di falde acquifere e in particolari periodi dell’anno (mesi freddi e piovosi). L’acqua che risale dal terreno trasporta con sé i sali solubili (solfati, cloruri e nitrati) presenti nel terreno o nei supporti murari stessi; questi, cristallizzandosi, degradano la struttura provocando un rigonfiamento e uno scrostamento degli strati superficiali di finitura e dell’intonaco. L’umidità è visibile ad una fascia di altezza compresa tra 1-2 m dal terreno, a seconda del tipo di muratura e del clima ed ha l’aspetto di fiocchi di cotone o ragnatele di colore biancastro.

Risolvere il problema dell’umidità di risalita: l’intonaco deumidificante

Abbiamo detto che per contrastare questi fenomeni è necessario ricorrere ad un intonaco deumidificante macroporoso; Infatti, l’utilizzo di un intonaco deumidificante dall’elevata traspirabilità permette l’evaporazione dell’acqua verso l’esterno e la formazione di una barriera all’umidità di risalita. In questo modo si evita la formazione di efflorescenze saline e si mantiene asciutta la muratura.Prima di procedere all’applicazione di un intonaco deumidificante è importante eliminare l’intonaco preesistente, raschiando i giunti e asportando le parti friabili. La stesura dell’intonaco deumidificante può essere eseguita sia manualmente sia con un’opportuna macchina intonacatrice, rispettando le indicazioni applicative suggerite dall’azienda produttrice.

umidità di risalita

Il nuovo intonaco termo-deumidificante

Come abbiamo anticipato, l’umidità di risalita non solo provoca danni estetici alla nostra abitazione, visibili attraverso efflorescenze, muffe e alghe, ma spesso compromette lo stesso isolamento termico; è importante quindi intervenire ripristinando le prestazioni termiche globali della muratura.

La soluzione è un prodotto che combini l’azione deumidificante con l’azione di isolamento termico. Webersan thermo evoluzione è l’ultimo nato nella famiglia webersan. Si tratta di un intonaco termo-deumidificante certificato sia per il risanamento, sia per l’isolamento termico delle murature umide e saline. E’ idoneo per ogni tipologia di muratura, utilizzabile in ambienti interni, esterni ed interrati, purché non sottoposti ad infiltrazioni di acqua continua, e comunque aerati.E’ un monoprodotto con la triplice funzione di rinzaffo, intonaco e rasante: insomma, miscelandolo nelle diverse consistenze consigliate, è possibile eseguire tutti i passaggi per deumidificare la muratura con un solo prodotto!

I prodotti Saint-Gobain per l’umidità di risalita

Qualunque sia la tipologia di muratura da risanare, (mattone, calcestruzzo, tufo o muratura mista) esistono diverse soluzioni con il medesimo potere deumidificante. Weber dagli anni ’70 sviluppa soluzioni efficaci e durature per risolvere il problema dell’umidità all’interno della muratura garantendo efficacia e durata dell’intervento.

Intonaco deumidificante a base cementizia

Per supporti duri e compatti, gli intonaci a base cementizia sono l’ideale. Il top di gamma è webersan evoluzione top, un intonaco traspirante deumidificante polivalente in polvere grigia, alleggerito e fibrato, adatto in tutti i casi di salinità, ma soprattutto compatibile con i sistemi di isolamento a cappotto webertherm.

Soluzioni a base di calce idraulica naturale

Se invece si vuole puntare su un approccio naturale e più sostenibile, allora la soluzione è webersan evocalce, un intonaco deumidificante di calce idraulica naturale NHL.Il suo utilizzo prevalente è per murature storiche e tenere, come quelle in blocchi di tufo. Infatti, per gli edifici storici è importante intervenire con soluzioni non invasive e altamente compatibili con i supporti da trattare.

Un altro intonaco interessante è webersan evorestauro, completamente privo di cemento perfetto per il recupero di centri storici, antiche dimore, ville, cascinali ed edifici di interesse storico come le chiese.

umidità di risalita

La barriera chimica orizzontale contro l’umidità di risalita

Tra i prodotti per umidità di risalita, un sistema che può aiutare ulteriormente a formare una barriera contro l’umidità di risalita è webersan evobarriera. Si tratta di una crema per iniezione silanica esente da solventi, da iniettare in fori da trapano praticati alla base del muro, per tutte le murature con mattoni pieni e sottili.

La compatibilità con la finitura minerale

In un intervento di deumidificazione delle murature umide, è fondamentale l’azione dell’intonaco deumidificante, ma non dobbiamo trascurare l’intervento di finitura: una scelta sbagliata, infatti, potrebbe vanificare l’intero lavoro. Per questo è importante Scegliere una finitura traspirante compatibile con i prodotti da risanamento.

A tal proposito, Weber propone webersan evofinitura: una finitura minerale, altamente traspirante ad elevata scorrevolezza, specifica per intonaco deumidificante, ma compatibile anche con quelli tradizionali.