Il Ministero della Transizione Ecologica con il D.M. 23 giugno 2022 definisce i CAM Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi.
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali minimi volti a individuare il prodotto o la soluzione progettuale migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita e stabiliscono le caratteristiche di sostenibilità ambientale che devono essere rispettate nei progetti di costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici.
Essere conformi a quanto previsto dai CAM rappresenta uno strumento fondamentale per le imprese del settore che desiderano integrare lo sviluppo e rispetto per l’ambiente, rispondendo così alla crescente domanda di soluzioni edilizie più green e sostenibili.
Cosa sono i Criteri Ambientali Minimi e perché sono importanti?
I Criteri Ambientali Minimi sono un insieme di linee guida definite dal Ministero della Transizione Ecologica, che devono essere rispettate durante tutte le fasi di un progetto edilizio, dall’acquisto dei materiali alla gestione del cantiere.
La conformità ai CAM viene applicata principalmente alle opere pubbliche e, in alcuni casi, anche alle opere private che beneficiano di fondi pubblici, garantendo che le scelte di materiali, tecniche costruttive e processi siano ecologicamente responsabili e a basso impatto ambientale. Tra i principali criteri ambientali minimi in edilizia figurano l’efficienza energetica, la gestione sostenibile dei rifiuti, l’uso di materiali con un ridotto impatto sull’ambiente e l’ottimizzazione delle risorse naturali.
Questi criteri non solo favoriscono la riduzione delle emissioni di CO2 e il risparmio energetico, ma migliorano anche la qualità della vita all’interno degli edifici, aumentando il comfort per gli utenti e abbattendo i costi operativi a lungo termine. In questo contesto, essere conformi a quanto previsto dai Criteri Ambientali Minimi si configura come una vera e propria garanzia di qualità e una strategia di investimento per il futuro, poiché affronta direttamente le sfide globali legate al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale.
Conformità ai CAM: i benefici per le imprese
Verificare che i prodotti edili utilizzati siano conformi a quanto previsto dal decreto CAM non è solo una scelta orientata alla sostenibilità, ma rappresenta anche un importante vantaggio competitivo per le imprese nel settore edilizio. Le aziende che rispettano i Criteri Ambientali Minimi sono più attrattive per i clienti, in particolare quelli pubblici, che sono tenuti a selezionare fornitori conformi agli standard previsti. Inoltre, il rispetto dei criteri minimi ambientali semplifica l’accesso a bandi e appalti pubblici.
Essere conformi ai CAM offre anche l’opportunità di accedere a incentivi fiscali e ad altri vantaggi economici previsti per le imprese che adottano pratiche sostenibili. In un contesto in cui la responsabilità sociale e ambientale sta acquisendo sempre più valore, rispettare i CAM consente alle aziende di rafforzare la propria reputazione, incrementando la fiducia sia da parte dei consumatori che delle istituzioni.
Un passo verso un edificio sostenibile
Rispettare i CAM rappresenta un passo fondamentale per l’edilizia del futuro, orientata verso la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale. Grazie ai Criteri Ambientali Minimi, i progetti edilizi non solo diventano più efficienti dal punto di vista energetico, ma rispondono anche alle esigenze di una società sempre più consapevole dei temi ambientali. Per le imprese del settore, rispettare i CAM non è solo un obbligo, ma una scelta strategica che consente di guardare al futuro con maggiore competitività e responsabilità. Investire nella sostenibilità è la chiave per un’edilizia più verde e innovativa, pronta a rispondere alle sfide globali.
Il contributo di Saint-Gobain per un’edilizia sostenibile
Saint-Gobain Italia è da sempre impegnata nella promozione di un’edilizia sostenibile. Le sue soluzioni costruttive – dai sistemi a secco come tramezzi e controsoffitti, agli isolanti e alle guaine bituminose – rispettano pienamente i requisiti ambientali minimi (CAM) previsti dal decreto.
In quest’ottica Saint-Gobain Italia ha sviluppato Green Library, la prima libreria di materiali dedicata al Green Building che permette di semplificare la ricerca dei prodotti del brand sulla base delle certificazioni di prodotto e dei criteri ambientali. Grazie a un motore di ricerca di facile utilizzo, è possibile recuperare e scaricare tutti i documenti e le certificazioni ambientali di prodotto utili alla dimostrazione del rispetto dei CAM di prodotto in pochi clic.
È possibile approfondire i prodotti disponibili per ogni requisito previsto dalla normativa, ad esempio:
- Riduzione dell’impatto sul microclima e dell’inquinamento atmosferico: per le coperture deve essere privilegiato l’impiego di tetti verdi; in caso di coperture non verdi, i materiali impiegati devono garantire un indice SRI di almeno 29, nei casi di pendenza maggiore del 15%, e di almeno 76, per le coperture con pendenza minore o uguale al 15%. La gamma Bituver offre soluzioni ad alta riflettanza, in grado di ridurre la temperatura superficiale delle coperture e di limitare l’effetto isola di calore, come la membrana riflettente ad alte prestazioni Bituver Megaver California, la vernice protettiva Bituver California-P e la guaina liquida Bituver F4 nella colorazione bianca.
- Rispettare i limiti di emissione di VOC a seconda della tipologia di prodotto. La maggior parte dei prodotti Saint-Gobain soggetti a questi limiti, come ad esempio le pitture, dispone di test delle emissioni VOC, effettuati secondo gli standard ISO 16000 o Eurofins Indoor Air Comfort GOLD, conformi a quanto previsto dal decreto.
- Il contenuto di materia recuperata o riciclata nei materiali utilizzati per l’edificio, anche considerando diverse percentuali per ogni materiale, deve essere pari ad almeno il 15% in peso valutato sul totale di tutti i materiali utilizzati. Di tale percentuale, almeno il 5% deve essere costituita da materiali non strutturali. Numerosi prodotti Saint-Gobain contengono materiali riciclati (sia pre-consumo che post-consumo), e contribuiscono dunque a ridurre l’estrazione e il consumo di materie prime naturali. Saint-Gobain Glass ha introdotto un nuovo prodotto float chiaro che riduce le emissioni di CO2 del 42% grazie ad una produzione speciale di vetro che utilizza il 64% di vetro riciclato ed energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. Questo vetro float si chiama ORAÈ® e viene utilizzato per la produzione della gamma Planitherm®, dedicata al mondo delle finestre, e della gamma Cool-Lite®, specifica per le facciate continue. Per determinate tipologie di prodotti, come isolanti e sistemi a secco, il decreto CAM prevede un contenuto minimo di materiale riciclato, recuperato o sottoprodotto, rispettato pienamente dalle lastre in gesso rivestito del brand Gyproc e dagli isolanti in lana di vetro, lana minerale e lana di roccia del brand Saint-Gobain.