Abbinamento colori in casa: 4 idee per ogni stagione

abbinamento colori pareti casa

La scelta della palette cromatica da utilizzare per la tinteggiatura delle pareti di casa risente delle mode e delle tendenze che si evolvono e si aggiornano ogni anno. Nondimeno, a incidere sull’abbinamento dei colori concorrono il gusto personale, le caratteristiche dell’ambiente e lo stile prescelto per arredo. Questi fattori vanno integrati tra loro con equilibrio, al fine di creare un insieme armonico ed equilibrato, nonché apprezzabile dal punto di vista estetico. Anche le stagioni dell’anno possono ispirare gli accostamenti cromatici da utilizzare in un rapido restyling o una profonda ristrutturazione degli ambienti domestici: vediamo, di seguito, come abbinare i colori in casa così da creare un’atmosfera adatta ad ogni stagione dell’anno.

Colori pastello in primavera: per rendere la casa più luminosa​

La primavera richiama soprattutto sfumature chiare e tonalità pastello, funzionali a rendere la casa più luminosa (valorizzando sia le sorgenti di luce artificiali sia quelle naturali); a tale scopo, è consigliabile optare per colori quali il bianco, l’azzurro chiaro, il rosa pastello, il giallo (dal paglierino a declinazioni più decise) e il verde, una delle nuance di maggiore tendenza nel 2023. Ognuno di questi colori si adatta ad essere impiegato in un contesto ben preciso; il giallo, ad esempio, è perfetto per vivacizzare la cucina o l’area living mentre l’azzurro si addice maggiormente alle camere da letto.

Colori marini per l’estate: idee per un’atmosfera colorata e vivace​


In estate è possibile ‘osare’ di più, creando abbinamenti con colori più intensi, in grado di evocare paesaggi marini e creare un’atmosfera rilassante. L’azzurro turchese, da questo punto di vista, rappresenta un autentico ‘must’, sfruttabile in cucina oppure nelle camere da letto, in special modo per creare pareti d’accento. Tonalità così intense vanno infatti bilanciate, abbinandole a colori neutri come il bianco o il grigio perla. Discorso analogo vale per il rosso e, in parte, per il verde acqua marina; per creare ambienti in stile mediterraneo, dal retrogusto tipicamente estivo, non si può prescindere da opzioni quali il blu, l’azzurro, il beige, il giallo e l’arancio.

Tonalità autunnali: come creare un’atmosfera calda e confortevole ​

La stagione autunnale è contraddistinta da tonalità calde e non troppo accese, che rimandano ad elementi naturali come la terra, il legno, il fogliame appassito o i frutti di stagione. Ragion per cui, in una palette cromatica autunnale trovano posto il verde salvia, l’ocra, l’arancio scuro, il rosso borgogna ma anche il rosa cipria o il vermiglio fino al marrone ‘terra di siena’. Per creare accostamenti efficaci, mai perdere di vista armonia ed equilibrio; le nuance di cui sopra vannovalorizzate ed esaltate associandole a basi neutre o toni pastello quali bianco, beige o grigio chiaro. A questi si può aggiungere il tortora, che figura tra le sfumature di maggior tendenza quest’anno, che ben si combina con il grigio e il color cammello.

Colori invernali: sfumature scure per un ambiente rilassante

Gli abbinamenti invernali consentono di utilizzare anche tonalità più scure rispetto a quelle tipicamente autunnali; lo scopo, però, è sempre lo stesso: creare un ambiente accogliente e rilassante. Non stupisce, quindi, come il blu e il viola siano le opzioni più indicate, soprattutto per le camere da letto o il soggiorno mentre in cucina si possono utilizzare il giallo ocra o il verde oliva. Anche il rosso è un’opzione da prendere in considerazione: è il colore delle feste natalizie ed è perfetto per vivacizzare alcuni ambienti.

Quali prodotti utilizzare

La tinteggiatura delle pareti interne va effettuata utilizzando prodotti specifici, in grado non solo di produrre un effetto soddisfacente dal punto di vista estetico ma anche di garantire prestazioni elevate in termini di salubrità dell’aria. Le idropitture per interni weber di Saint-Gobain rappresentano un’opzione ideale per coniugare l’aspetto estetico e quello funzionale (punto di colore stabile, luminosità, capacità traspirante e finitura uniforme), grazie ad un’ampia gamma di soluzioni adatte a contesti applicativi di vario tipo.

 

Isolamento termico delle pareti interne: le possibili soluzioni

isolamento termico pareti interne

L’efficientamento energetico degli edifici deve essere implementato mediante interventi specifici, mirati anzitutto a limitare le dispersioni di calore e, conseguentemente, ridurre gli sprechi e i costi di esercizio degli impianti di riscaldamento e condizionamento. Per raggiungere questo obiettivo non si può prescindere da un adeguato isolamento termico delle pareti perimetrali, agendo dal lato interno, soprattutto nel caso in cui non sia possibile (per motivi tecnici o economici) approntare un intervento di più ampia portata come il cappotto termico.

In genere, per migliorare la capacità termica delle strutture interne di un edificio o una singola unità abitativa si ricorre all’installazione di sistemi a secco, pratici e non troppo invasivi. In tal modo viene realizzato una sorta di cappotto termico interno, in grado di rendere l’edificio più efficiente dal punto di vista energetico.

Controparete in cartongesso

Per la realizzazione di una struttura a secco in gesso rivestito è necessario anzitutto allestire un telaio di sostegno, utilizzando appositi profilati metallici a ‘U’. Completato l’assemblaggio dell’intelaiatura, all’interno delle intercapedini – la cui ampiezza non deve superare i 60 cm – viene posizionato uno strato di materiale isolante, mediante la posa di pannelli o rotoli preconfezionati, realizzati in lana minerale o in altro materiale (sia sintetico che di origine naturale).

Dopo la posa delle lastre, l’intervento va completato con la stuccatura delle teste delle viti, e il trattamento dei giunti verticali ed orizzontali. Per garantire maggiore stabilità e uniformità alla struttura, infatti, i punti di contatto tra due lastre vanno rinforzati mediante l’applicazione di uno strato di carta microforata, annegata tra due strati di stucco.

Per quanto riguarda il materiale isolante da inserire all’interno della struttura in gesso rivestito, è possibile scegliere tra materiali sintetici (come il polistirene espanso), fibre minerali (lana di vetro, feltro di vetro o lana di roccia) o prodotti di origine naturale (sughero, legno naturale, fibra di lino o di canapa).

Cappotto termico interno con pannelli preaccoppiati

Un’alternativa meno invasiva rispetto alle contropareti con struttura metallica è rappresentata dalla posa lastre in gesso rivestito preaccoppiate. I sistemi di questo tipo sono formati da strati composti da materiali diversi, accoppiati ad un elemento (auto)portante, grazie al quale non è necessario allestire un’intelaiatura di sostegno.

I pannelli preaccoppiati, infatti, prevedono la possibilità di eseguire la posa in aderenza, previa adeguata preparazione e regolarizzazione del supporto in muratura

Soluzioni Saint-Gobain per l’isolamento termico delle pareti interne

Saint-Gobain mette a disposizione diverse soluzioni per l’efficientamento energetico attraverso l’isolamento termico delle pareti interne:

  • Controparete in cartongesso costituita da struttura metallica per pareti Gyproc Gyprofile, isolante in lana minerale Isover Arena34 nell’intercapedine, lastre in gesso rivestito Gyproc Habito® Forte con incrementata densità del nucleo (tipo D) per eccellenti prestazioni di resistenza meccanica e di portata ai carichi;
  • Pannelli preaccoppiati Gyproc Habito® Clima Activ’Air®, lastra speciale in gesso rivestito, con incrementata densità del nucleo, il cui gesso è inoltre additivato con fibre di vetro (tipo DI) e con assorbimento d’acqua ridotto (tipo H1); lastre accoppiate con strato di materiale isolante in lana minerale Isover, in modo da garantire migliori prestazioni termoacustiche.
  • Lana di vetro in fiochi Isover Insulsafe33, adatta all’insuflaggio, prodotta in Italia a base di vetro riciclato e priva di resina, con ottime prestazioni di isolamento termoacustico.

 

Ad ogni casa la sua storia. I vincoli per restaurare in centro storico.

Secondo un’indagine ISTAT di qualche anno fa, i centri storici italiani di varia origine sono ben 22.000! Questo dato fa subito capire quanto il restauro di una casa sia legato a vincoli conservativi.

Ma cosa significa avere un edificio vincolato? Esistono vari tipi di vincoli: paesaggistico, storico, culturale, ecc. Gli edifici notificati dalla Soprintendenza territoriale sono quelli per cui si è palesato un particolare interesse architettonico da mantenere.

restauro casa

Che cosa comporta il restauro di una casa con tale vincolo?

La prima cosa da fare è affidarsi ad un architetto competente, che possa analizzare il contesto urbano e legislativo in cui l’immobile si trova. Dopodiché procedere con un progetto di restauro della casa che dovrà obbligatoriamente essere sottoposto alla Soprintendenza. Se gli interventi di ristrutturazione previsti sono in linea con la struttura e non prevedono modifiche che possano in qualche modo deturpare il bene in maniera significativa, allora si otterrà probabilmente il nullaosta. Se invece il progetto rischia di inficiare l’interesse artistico e culturale dell’edificio e dei centri storici, l’iter approvatorio potrebbe essere molto più lungo e complesso.

Prima di procedere al restauro della casa, il consiglio è affidarsi sempre a tecnici competenti del settore. Infatti, solo questi ultimi sono in grado di consigliare le migliori soluzioni e i prodotti più performanti sul mercato. Così saranno avallati più facilmente in fase di presentazione dall’ente approvatore.

Per questo è opportuno utilizzare prodotti già approvati e comprovati dalle varie Soprintendenze d’Italia, che abbiano storicità e certificazioni nel campo del restauro conservativo. Ad esempio, la gamma webercalce, composta da sistemi alla calce idraulica naturale specifici per il recupero e la conservazione di edifici nei centri storici. La gamma prevede malte, intonaci, rasanti e finiture esenti completamente da cemento. Poi potrai procedere al restauro della casa per consolidamento strutturale, un recupero corticale di una facciata esterna oppure la finitura tradizionale a calce in un ambiente interno.