Rinforzo strutturale: soluzioni certificate per il consolidamento di murature esistenti

Rinforzo strutturale

Il rinforzo strutturale rappresenta un insieme di operazioni fondamentali per aumentare la resistenza delle strutture edilizie, migliorandone le prestazioni statiche e sismiche. In quest’ottica, il consolidamento murature gioca un ruolo centrale nella protezione degli edifici, come approfondito nell’articolo dedicato al tema del consolidamento murature e interventi per la protezione degli edifici.

Attraverso l’utilizzo di materiali compositi, costituiti da fibre di diversa natura e malte specifiche, è possibile consolidare e rinforzare le murature esistenti in modo efficace. Nei materiali compositi alle malte è demandato il compito di proteggere le fibre e garantire loro la perfetta adesione al supporto.

Tra i materiali compositi per il rinforzo strutturale più avanzati oggi disponibili, i sistemi CRM (Composite Reinforced Mortar) offrono una risposta completa e certificata alle esigenze di consolidamento delle murature esistenti.

sistemi CRM per il rinforzo strutturale

Sistemi CRM per il rinforzo strutturale: tecnologia e certificazione CVT

I materiali per il rinforzo strutturale webertec CRM/60, webertec CRM/95 e webertec CRM/180 di Saint-Gobain rappresentano una gamma completa di sistemi CRM per il rinforzo strutturale, sviluppata per interventi di consolidamento murature esistenti in edifici storici, residenziali e pubblici. Tutte le soluzioni sono certificate CVT e conformi al paragrafo 11.1 delle NTC2018, garantendo:

  • elevate prestazioni e durabilità nel tempo;
  • sicurezza sismica e affidabilità tecnica;
  • compatibilità con i materiali tradizionali;
  • facilità e rapidità di posa.

Grazie a queste caratteristiche, i sistemi webertec CRM rappresentano la scelta ideale per chi cerca un CRM strutturale certificato CVT, in grado di assicurare un intervento sicuro, sostenibile e personalizzato in base alle esigenze dell’edificio e del contesto di intervento.

webertec CRM/60 è un sistema CRM per il rinforzo strutturale specifico per il consolidamento e il rinforzo di strutture in muratura, ideale per interventi di rinforzo a flessione e taglio su paramenti murari e colonne, per il confinamento strutturale e per il rinforzo di archi, volte ed elementi secondari. Il sistema, composto da webertec BTcalceG, webertec reteAR99x99 e paraspigoloAR99x99 in fibra di vetro alcali-resistente, webertec connetore VR in GFRP ad aderenza migliorata e webertec ancorante V in vinilestere, unisce alte prestazioni meccaniche a piena compatibilità con i materiali esistenti.

webertec CRM/95 è un CRM strutturale certificato CVT adatto a una vasta gamma di interventi di consolidamento murature esistenti, dal rinforzo di paramenti murari e colonne fino ad archi, volte e tamponamenti. Composto da webertec BTcalceG, webertec reteAR66x66 e paraspigoloAR66x66, webertec connetore VR in GFRP e webertec ancorante, si distingue per versatilità e affidabilità, risultando facilmente integrabile con le finiture Weber per interventi strutturali duraturi e performanti.

Completa la gamma webertec CRM/180, una soluzione ad alta resistenza progettata per strutture murarie complesse e interventi che richiedono elevati requisiti prestazionali. Conforme alle NTC2018 e certificato CVT, è composto da webertec BTcalceG, webertec reteAR33x33 e paraspigoloAR33x33, webertec connetore VR in GFRP e webertec ancorante V in vinilestere. L’ottimale combinazione di componenti ad alte prestazioni e facilità di applicazione rende il sistema ideale per garantire sicurezza sismica e massima compatibilità con i materiali originali anche negli edifici più complessi.

consolidamento murature esistenti

Ciclo applicativo dei sistemi CRM: precisione e affidabilità in ogni fase

Il corretto ciclo applicativo dei sistemi CRM per il rinforzo strutturale prevede:

  1. Rimozione dell’intonaco esistente e pulizia accurata del supporto murario tramite idrolavaggio o idrosabbiatura.
  2. Riparazione di rotture o cavità con tecniche adeguate (scuci e cuci, rincoccio, ristilatura, etc.).
  3. Applicazione del sistema di rinforzo CRM secondo le indicazioni tecniche del produttore, su murature stabili, pulite e resistenti.

Un processo che unisce rigore tecnico e semplicità operativa, assicurando l’efficacia dell’intervento e la durabilità della struttura nel tempo.

I sistemi CRM webertec rappresentano l’evoluzione tecnologica del rinforzo strutturale: soluzioni certificate CVT, compatibili con i materiali tradizionali e pensate per ogni esigenza di consolidamento murature esistenti.

Freno al vapore, barriera al vapore e membrane traspiranti: differenze, applicazioni e norme

La gestione del vapore acqueo all’interno degli edifici è fondamentale per garantire comfort abitativo, efficienza energetica e durabilità dei materiali. Questo articolo analizza le differenze tra freno al vapore, barriera al vapore e membrane traspiranti, con riferimento alle norme UNI e ai valori Sd, offrendo una panoramica tecnica e applicativa.

Cos’è il vapore acqueo e la condensa interstiziale

Il vapore acqueo è naturalmente presente nell’aria e può penetrare negli elementi costruttivi. Quando incontra superfici fredde, si condensa formando umidità interstiziale. Questo fenomeno può danneggiare l’isolante termico, favorire la formazione di muffe e compromettere la salubrità degli ambienti interni.

Per misurare la resistenza di un materiale al passaggio del vapore acqueo viene utilizzare il valore Sd (spessore equivalente d’aria) che, secondo la norma UNI 11470:2015, classifica i materiali in questo modo:

Sd ≤ 0,1 m → altamente traspirante

Sd 0,1–0,3 m → traspirante

Sd 2–20 m → freno al vapore

Sd ≥ 100 m → barriera al vapore

La scelta e la corretta applicazione del materiale dipendono dalla destinazione d’uso e dalle condizioni ambientali, elementi fondamentali per la protezione dell’isolante, il comfort abitativo e l’efficienza energetica dell’edificio. Che si tratti di un tetto, un pavimento o altri elementi dell’involucro edilizio, è essenziale affidarsi a prodotti certificati che garantiscano risultati duraturi e sicuri.

Differenze tra barriera al vapore, freno al vapore e membrane traspiranti

La corretta scelta e posa delle membrane per il controllo del vapore è essenziale per la durabilità e l’efficienza energetica degli edifici. Conoscere le differenze tra barriera al vapore, freno al vapore e membrane traspiranti consente di progettare soluzioni efficaci e sicure.

  • Barriera al vapore: è uno strato impermeabile progettato per impedire al vapore acqueo di attraversare l’isolante termico. Il suo scopo principale è prevenire la condensazione interstiziale, che può compromettere le proprietà dei materiali e la salubrità degli ambienti interni. Realizzata in materiali come polietilene, polipropilene o alluminio, deve essere scelta in base al contesto edilizio e applicata con cura. Una posa non corretta può causare infiltrazioni d’aria, condensa interna e riduzione delle prestazioni acustiche e termiche dell’edificio.
  • Freno al vapore: consente una diffusione controllata del vapore, adattandosi alle variazioni di umidità interna ed esterna. Può essere ad alta diffusività o a bassa diffusività.
  • Membrana traspirante: permette il passaggio del vapore verso l’esterno, evitando accumuli di umidità all’interno della stratigrafia.

Mentre la barriera al vapore impedisce completamente il passaggio del vapore, il freno al vapore ne consente una diffusione controllata. La scelta tra i due dipende dalle esigenze specifiche del progetto e dal valore Sd richiesto dalla norma UNI 11470.

barriera al vapore tetto

Applicazioni pratiche sulle coperture

Quali sono le applicazioni delle barriere e freni a vapore e delle membrane traspiranti e come scegliere il prodotto idoneo per il sistema di copertura?

In primo luogo, è fondamentale proteggere l’isolante dall’ingresso di vapore proveniente dall’interno dell’edificio. A tale scopo è opportuno prevedere uno strato di barriera al vapore prima della posa degli strati di isolante.

La barriera al vapore, quindi bloccherà l’apporto di vapore proveniente dagli ambienti riscaldati dell’edificio. Anche il freno al vapore si applicherà sul lato caldo della copertura, ma a differenza della barriera a vapore limiterà, ma non bloccherà il passaggio del vapore.

Le membrane traspiranti generalmente vengono poste sotto il manto di copertura (es. tegole, lastre) ed hanno una doppia funzione: impedire l’entrata meteorica verso l’interno dell’edificio, proteggere l’isolante e permettere il passaggio di vapore dall’interno verso l’esterno, evitando condense interstiziali e umidità all’interno dell’isolante.

barriera vapore

Soluzioni Saint-Gobain conformi alle normative

Saint-Gobain propone soluzioni certificate ed efficaci per il controllo del vapore, in modo da proteggere l’isolante e, dove necessario, garantire la tenuta dell’aria:

  • Bituver Aluvapor Tender: membrana elastoplastomerica con lamina in alluminio con funzione di barriera al vapore. Caratterizzata da Sd elevato, viene posata mediante sfiammatura e vanta una protezione efficace contro l’umidità.
  • Isover VARIO XTRA: membrana con funzione di freno al vapore a media diffusività e tenuta all’aria, certificato EPD, con Sd variabile tra 0,3 e 25 m. Ideale per nuove costruzioni e ristrutturazioni, si adatta alle diverse condizioni igrometriche.
  • Isover Syntolight 150 e Isover Syntolight 170: membrane traspiranti e impermeabili all’acqua, ideali per la protezione di coperture isolate termicamente e di pareti esterne contro l’umidità, il vento e la formazione di condensa, con Sd = 0,2 m

Massetti autolivellanti: la soluzione rapida e performante per i pavimenti

massetti autolivellanti

I massetti autolivellanti stanno diventando una scelta sempre più diffusa nel settore delle costruzioni grazie alla loro praticità e velocità di posa. Rispetto ai massetti tradizionali, riducono i tempi di lavorazione e garantiscono superfici perfettamente planari, ideali sia per pavimentazioni residenziali sia commerciali. In questo articolo scopriremo cosa sono i massetti autolivellanti, i vantaggi di un autolivellante per pavimenti e il loro utilizzo su impianti radianti.

Cosa sono i massetti autolivellanti

Il massetto autolivellante è una particolare variante del massetto tradizionale, costituito da malte molto fluide con un’altissima lavorabilità. Grazie alla sua consistenza, non richiede l’operazione manuale di spianamento: il materiale si livella da solo, riducendo significativamente i tempi di posa e consentendo di procedere più rapidamente con l’installazione della pavimentazione finale.

I massetti autolivellanti rappresentano quindi una soluzione pratica e versatile, adatta sia a nuove costruzioni sia a ristrutturazioni, garantendo una superficie uniforme e pronta per qualsiasi tipo di rivestimento.

massetto radiante

Autolivellante per pavimenti e impianto radiante

L’utilizzo di un autolivellante per pavimenti è particolarmente indicato in presenza di impianti radianti. Questi sistemi di riscaldamento a pavimento migliorano il comfort abitativo, distribuendo il calore in modo omogeneo e riducendo la dispersione di polveri nell’ambiente.

Per un impianto radiante tradizionale, il massetto deve avere spessore minimo di 3 cm sopra i tubi per garantire una corretta trasmissione del calore e resistenze meccaniche adeguate. In caso di sistemi radianti a basso spessore, invece, gli autolivellanti moderni permettono di ottenere superfici planari anche con soli 5 mm sopra tubo, rendendo possibile la posa su pavimenti esistenti senza interventi invasivi.

Prodotti consigliati: weberfloor maxi e weberfloor level 250

Per realizzare pavimenti con autolivellanti di alta qualità, Saint-Gobain propone due soluzioni innovative:

  • weberfloor maxi: massetto fluido autolivellante a base di anidrite-cemento, a ritiro quasi nullo. Ideale per pavimentazioni interne residenziali e commerciali di grandi superfici, può essere applicato su sistemi radianti a pavimento di tipo tradizionale, con uno spessore di 30 mm sopra tubo o bugna, garantendo una distribuzione omogenea del calore. Offre inoltre elevate resistenze meccaniche e stabilità dimensionale. Si tratta di un prodotto nuovo, perfetto per ampie metrature in cui non è necessario realizzare giunti.
  • weberfloor level 250: massetto fluido autolivellante a base di anidrite ad elevata purezza, specifico per impianti radianti a basso spessore. Applicabile sia in adesione al sottofondo sia su pannelli isolanti, consente una distribuzione uniforme del calore e spessori minimi sopra tubo a partire da 5 mm, in funzione della tipologia di impianto. Perfetto per residenze e superfici commerciali leggere, a ritiro quasi nullo e facile da stendere.

La gamma weberfloor è il frutto di anni di ricerca e sviluppo, garantendo soluzioni affidabili per la regolarizzazione e il ripristino dei sottofondi, con prestazioni elevate e rapidità di posa.

autolivellante per pavimenti

Vantaggi dei massetti autolivellanti

I massetti autolivellanti offrono numerosi vantaggi:

  • riduzione dei tempi di posa rispetto ai massetti tradizionali;
  • superficie perfettamente planare, pronta per qualsiasi rivestimento;
  • ideali per impianti radianti, con distribuzione uniforme del calore;
  • applicabili su superfici già esistenti o nuove costruzioni, anche a basso spessore;
  • elevata resistenza meccanica e stabilità dimensionale nel tempo.

Grazie a queste caratteristiche, un massetto autolivellante rappresenta la soluzione ideale per chi desidera un pavimento efficiente, duraturo e pronto in tempi rapidi.

Efficientamento energetico: materiali e soluzioni per progettare edifici ad alte prestazioni

efficientamento energetico

L’efficientamento energetico della casa è oggi una priorità assoluta nella progettazione e nella riqualificazione del patrimonio edilizio. Ridurre i consumi, migliorare la classe energetica degli edifici e rispettare le normative ambientali sono obiettivi sempre più centrali per progettisti, imprese e committenti. Per raggiungerli, è necessario adottare un approccio integrato che combini tecnologie avanzate e materiali altamente performanti, in grado di ottimizzare le prestazioni dell’involucro edilizio in termini di efficienza energetica.

Efficienza energetica: il ruolo chiave dei sistemi a cappotto

Uno degli interventi più efficaci per migliorare l’efficientamento energetico di una casa è l’isolamento termico a cappotto ETICS (External Thermal Insulation Composite System). Questo sistema consiste nell’applicazione di uno strato isolante continuo sulle pareti esterne dell’edificio, creando una vera e propria barriera contro le dispersioni di calore.

Realizzare un cappotto termico significa costruire una stratigrafia costituita da pannelli isolanti, adesivi, fissaggi, rasature con reti di rinforzo e finiture. Un sistema ben progettato e correttamente installato può garantire una riduzione significativa dei consumi energetici, una maggiore stabilità termica degli ambienti interni e un sensibile incremento della classe energetica dell’edificio.

classe energetica

I sistemi a cappotto Saint-Gobain per l’efficientamento energetico

I sistemi a cappotto Weber di Saint-Gobain Italia sono progettati per integrare materiali ad alte prestazioni, certificati e compatibili con diverse esigenze applicative, sia in ambito residenziale che terziario.

L’intera gamma di sistemi webertherm è progettata per garantire elevata compatibilità tra i diversi componenti, dalla colla ai rasanti, dalla rete di armatura alla finitura colorata, in modo da assicurare continuità prestazionale e resistenza agli agenti atmosferici nel tempo. La corretta stratificazione del sistema, unita alla qualità dei materiali e alla posa a regola d’arte, rende il cappotto termico una soluzione efficace per ridurre le dispersioni di calore, migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo, contribuendo in modo concreto alla sostenibilità dell’edificio.

I pannelli isolanti dei sistemi Weber conferiscono caratteristiche specifiche al sistema in base alla loro natura e sono personalizzabili grazie a una vasta gamma di sistemi isolanti, in particolare la lana di vetro e la lana roccia.

Lana di vetro e lana di roccia sono due delle soluzioni più complete in termini di performance. Offrono un’eccellente protezione termica, garantiscono un’elevata traspirabilità, contribuiscono all’isolamento acustico e sono dotati di una eccellente reazione al fuoco, caratteristiche che le rendono particolarmente adatte in contesti dove il comfort abitativo e la sicurezza rappresentano priorità. Inoltre, sono materiali traspiranti e stabili nel tempo, ideali per sistemi a lunga durabilità.

Isolamento a secco ad alte prestazioni: contropareti esterne efficienti

Accanto ai sistemi a cappotto, un’altra strategia efficace per migliorare l’efficienza energetica degli edifici è l’utilizzo di sistemi a secco, come le contropareti Gyproc GX3. Si tratta di soluzioni leggere ma altamente performanti, che uniscono:

  • Lastre in gesso fibrorinforzato Gyproc Glasroc® X da 12,5 mm sono caratterizzate da un nucleo con elevata coesione e una rete in fibra di vetro che le rende resistenti all’acqua, all’umidità e allo sviluppo di muffe.
  • Struttura metallica composta da profili metallici Gyproc External Profile Zn-Mg, costituiti da un apposito rivestimento in zinco-magnesio, adatto all’utilizzo in ambiente esterno.
  • Strato di materiale isolante in lana di vetro Isover Clima34 G3 o altro isolante a marchio Isover
  • Tessuto idrorepellente traspirante Tyvek®, posto tra la struttura metallica e la lastra in gesso fibrorinforzato Gyproc Glasroc® X.

Queste contropareti raggiungono valori di trasmittanza termica U fino a 0,280 W/m²K, contribuendo in modo decisivo alla riduzione delle dispersioni e all’efficientamento energetico della casa. Le lastre e gli isolanti sono inoltre certificati con EPD, conformi ai CAM e hanno basso contenuto di VOC.

efficienza energetica

Le soluzioni Saint-Gobain per coperture efficienti

Nelle città moderne, il fenomeno dell’isola di calore urbana sta diventando una sfida sempre più urgente. Le superfici scure degli edifici, in particolare i tetti, assorbono grandi quantità di calore, contribuendo all’aumento delle temperature e al consumo energetico per il raffrescamento.

Una soluzione efficace arriva dai Cool Roof, coperture ad alta riflettanza solare e emissività termica, capaci di ridurre la temperatura superficiale e migliorare il comfort abitativo. Il parametro chiave è l’SRI (Solar Reflectance Index), che misura la capacità di un materiale di riflettere la luce solare e disperdere il calore.

efficientamento energetico casa

Queste tecnologie non solo aiutano a contenere i consumi energetici, ma sono anche riconosciute da protocolli ambientali come LEED e CAM, che ne incentivano l’uso attraverso requisiti minimi di prestazione. Investire in coperture ad alto SRI significa contribuire a città più fresche, ma soprattutto conseguono in edifici sostenibili e resilienti.

Con il marchio Isover, Saint-Gobain è in grado di offrire tutti i componenti di sistemi di copertura completi, ovvero isolanti in lana minerale e sintetici, collanti, primer e soprattutto soluzioni impermeabili anche alto SRI, sia sotto forma di membrane bitume-polimero a rotolo, sia tramite finiture e guaine liquide ad alte prestazioni, in modo da offrire la miglior soluzione possibile per edifici energeticamente efficienti.

Una strategia integrata per edifici energeticamente efficienti

Combinare più sistemi isolanti ad alte prestazioni permette di costruire o riqualificare edifici che rispondano efficacemente ai requisiti normativi, riducano le emissioni e migliorino la classe energetica dell’immobile. Le soluzioni Saint-Gobain si integrano in un’unica strategia progettuale, pensata per affrontare le sfide dell’edilizia contemporanea e realizzare edifici ad alte prestazioni, sostenibili e orientati al futuro.