I pavimenti in piastrelle sono estremamente comuni ma non certo esenti da problemi tecnici e costruttivi. L’impiego di materiali scadenti o il ricorso a tecniche applicative errate possono provocare, nel breve e lungo periodo, alcune criticità, come ad esempio il distacco delle piastrelle. Nel nuovo tutorial realizzato con la collaborazione di Saint-Gobain Italia, Seby Torrisi affronta un problema analogo: con un piccolo intervento mirato e circoscritto, rimuove una mattonella instabile e parzialmente scollata per sostituirla con una nuova. Di seguito, vediamo qual è il procedimento adottato dal maker siciliano.
Rimozione della mattonella
Per prima cosa, Seby procede alla rimozione della mattonella instabile, riconoscibile dal caratteristico suono sordo che produce quando viene colpita lievemente sulla zona distaccata. Si tratta di un’operazione semplice ma delicata, perché bisogna evitare di danneggiare le altre mattonelle. Il maker siciliano inizia a rompere la piastrella partendo da un angolo, dando piccoli colpi secchi con un martelletto, cercando di limitare il più possibile le vibrazioni che potrebbero trasmettersi alle mattonelle adiacenti. Per rimuovere la parte ancora incollata al massetto, utilizza anche un piccolo scalpello; fatto ciò, ripulisce l’intera zona così da eliminare tutti i residui di polvere e detriti.
Preparazione per la posa
Quando si sostituisce una singola mattonella all’interno di una pavimentazione, il problema principale è costituito dalla posa: il nuovo elemento, infatti, deve risultare in piano con quelli già fissati, così da non creare un dislivello antiestetico. Ragion per cui, Seby procede preliminarmente ad una “finta posa”, applicando sul retro della piastrella quattro strisce di nastro carta (due per lato); in tal modo, può rimuoverla facilmente dopo averla poggiata nello spazio di destinazione e segnato dei punti di “equilibratura”, utili per collocarla successivamente nella stessa posizione. Questa procedura serve per valutare con precisione qual è lo spessore a disposizione per l’applicazione del nuovo collante.
Lo step successivo consiste nel cercare di livellare lo strato sottostante, raschiando superficialmente piccoli residui di collante e massetto preesistenti, così da ottenere una base il più possibile uniforme. Se l’intervento avesse riguardato una superficie più ampia, Seby avrebbe provveduto a ripristinare anche il massetto.
Incollaggio della piastrella e rifinitura delle fughe
Dopo aver pulito il fondo, Seby applica uno strato di adesivo sigillante sul massetto, lasciando qualche centimetro dal margine esterno, così da evitare che il prodotto debordi al di fuori della fuga. Poggiata la mattonella, cercando di rispettare lo spessore delle altre fughe, il maker siciliano vi esercita una leggera pressione, così da uniformare la distribuzione del prodotto adesivo e mettere la piastrella in piano con il resto del pavimento. L’ultimo passaggio consiste nella stuccatura delle fughe, per il quale utilizza una cazzuola ed una spatolina; in genere, prodotti di questo tipo hanno bisogno di 12 ore per asciugarsi. Trascorso tale lasso di tempo, Seby ripulisce il pavimento con una spugna umida.
I prodotti Saint-Gobain utilizzati
Anche in questo caso, Seby Torrisi ha potuto attingere all’offerta di Saint-Gobain Italia per la realizzazione del proprio tutorial. L’incollaggio della mattonella è stato effettuato utilizzando webercolor HS, un adesivo sigillante flessibile universale a base di polimeri silano modificati, verniciabile e antimuffa, applicabile ad una vasta gamma di supporti diversi, dal calcestruzzo ai massetti cementizi. In caso di interventi analoghi ma di più ampia portata, è consigliabile impiegare webercol UltaGres 400, un adesivo cementizio ad elevata resistenza, indicato anche per pavimenti radianti, mosaici vetrosi e posa in facciata. Per sigillare le fughe, invece, Seby ha utilizzato webercolor premium, il nuovo sigillante cementizio a granulometria fine e dalla elevata resistenza meccanica; in aggiunta, si tratta di un prodotto antimacchia e antibatterico, grazie al particolare trattamento agli ioni d’argento al quale viene sottoposto.