Completata la rimozione della maggior parte dei detriti presenti, Rulof può finalmente procedere alla realizzazione della pavimentazione di una delle gallerie dell’infernotto che si trova al di sotto del proprio laboratorio a Torino. Il maker torinese realizzerà gli interventi necessari grazie al supporto di Saint-Gobain Italia, che fornirà i materiali necessari per la posa del massetto.
Prima parte: preparazione del supporto
Il progetto di Rulof prevede la costruzione di un pavimento su più livelli, mediante la realizzazione di una serie di gradoni, con il più alto che occuperà il fondo della galleria dell’infernotto. Per preparare il supporto, costituito da uno strato di detriti piuttosto compatto, Rulof esegue i seguenti passaggi:
- Scava una canalina nel suolo (perpendicolare alle pareti dell’infernotto), servendosi di una zappa triangolare, in cui collocherà dei pannelli di contenimento in legno;
- Regolarizza la superficie di fondo, spostando i detriti con un rastrello;
- Posa un tubo di areazione – che verrà poi inglobato nel massetto – creando un alloggiamento direttamente nel suolo e coprendolo con i detriti;
- Isola il suolo dal massetto collocando un telo di plastica per impedire la risalita dell’umidità;
- Verifica che la superficie di supporto sia in bolla; per fare ciò utilizza delle barre di ferro fissate (con una manciata di cemento) su dei mattoni, che fungeranno poi da guide per la regolarizzazione del massetto in fase di posa. Colma il dislivello, individuato con questo sistema, spostando i detriti dal lato con il dislivello più pronunciato.
Nel frattempo, Rulof riceve la consegna del materiale fornito da Saint-Gobain: nove tonnellate e mezzo di massetto. Per trasferire tutti i sacchi giù nell’infernotto, realizza un ingegnoso sistema di scivoli che consente di trasportarli comodamente direttamente dalla strada.
Seconda parte: posa del massetto
Dopo aver completato gli interventi di preparazione, Rulof può dedicarsi alla posa del massetto. Prima, però, inserisce delle reti zincate, per rinforzare il massetto; le appoggia su dei mattoni, così che si trovino all’incirca a metà dell’altezza del massetto.
Fatto ciò, impasta il prodotto nella betoniera, versandolo poi sulla superficie da ricoprire. Una volta ricoperto tutto lo spazio all’interno dei pannelli di contenimento, Rulof regolarizza la superficie servendosi di una lunga staggia di alluminio. Trascorse dodici ore, il tempo necessario a far sì che il massetto sia asciutto e calpestabile, il maker torinese può rimuovere i pannelli di contenimento.
I prodotti Saint-Gobain utilizzati
Per realizzare il massetto dell’infernotto, Rulof ha utilizzato weberplan MR81, un massetto pronto ad essiccazione medio-rapida adatto a qualsiasi rivestimento ceramico; calpestabile dopo dodici ore, può essere lavorato anche con pompa a pressione; il prodotto è adatto sia all’uso interno che esterno ed è indicato per la realizzazione di massetti ancorati, desolidarizzati o galleggianti.