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#FaiConIMakers, Rulof consolida una parete dell’infernotto

Dopo aver completato una serie di lavori nel proprio ufficio sotterraneo, Rulof torna a dedicarsi alla ristrutturazione dell’infernotto che si trova al di sotto del suo laboratorio. In precedenza, il maker torinese era stato impegnato nella rimozione delle macerie e dei detriti che ostruivano alcune zone delle gallerie. Completato in buona parte lo sgombero, Rulof può finalmente pianificare gli interventi successivi, grazie anche al supporto offerto da Saint-Gobain Italia, che mette a disposizione i propri prodotti multimarca e la necessaria consulenza tecnica.

Il consolidamento della parete

Una parte della copertura dell’infernotto poggia su di una sorta di ‘parete’ naturale dalla superficie piuttosto irregolare; si tratta di uno strato di sedimenti, caratteristico del sottosuolo di tutta la città di Torino e, più in generale, dell’intera Pianura Padana. Lo strato si è formato durante l’era glaciale: lo slittamento dei ghiacciai lungo le pareti delle montagne ha trascinato a valle una enorme quantità di pietre, dando loro una forma tipicamente levigata. Nel corso del tempo, i detriti si sono accumulati e solidificati per effetto della pressione dei ghiacciai e degli strati superficiali.

Pur essendo solida e compatta, la parete composta da sedimenti ha una superfice altamente irregolare che, se toccata, rischia di sgretolarsi facilmente. Ragion per cui, Rulof ha deciso di consolidare questa parte dell’infernotto, utilizzando un’apposita malta a base di calce. Dopo aver impastato alcuni sacchi di prodotto nella betoniera, il maker di origini olandesi procede all’applicazione dello stesso, utilizzando la stessa tecnica impiegata per intonacare l’ufficio ricavato all’interno del suo laboratorio: prende una manciata di malta e la scaglia con le mani contro la parete, senza utilizzare alcun attrezzo. Nelle zone in cui c’è troppo materiale (o non ce n’è abbastanza), agisce ‘a mano libera’, così da ricoprire la parete con uno strato omogeneo.

Il progetto in 3D per l’infernotto

Completato l’intervento sulla parete grezza, Rulof illustra – con un software di elaborazione grafica in 3D – come intende ristrutturare l’intero infernotto. Gli interventi previsti dal maker torinese sono i seguenti:

Messa in piano del pavimento inclinato di una galleria, per mezzo di sbarramenti realizzati con assi di legno da colmare con un prodotto autolivellante. In tal modo, Rulof otterrà una scalinata di notevole impatto dal punto di vista visivo;

Costruzione di una parete, per ottenere un grande ambiente chiuso – con relativo ingresso – destinato alla registrazione dei video;

Realizzazione di una scalinata, in corrispondenza di una botola già aperta in precedenza, per dotare l’infernotto di un secondo punto di accesso.

I prodotti Saint-Gobain utilizzati

Per il consolidamento della parete di sedimenti grezzi, Rulof ha impiegato webertec BTcalceG; si tratta di una malta strutturale a base di calce idraulica naturale. È particolarmente indicata per gli interventi di consolidamento strutturale che prevedano anche l’impiego di elementi di rinforzo quali le reti in fibra di vetro. Il prodotto è utilizzabile su di una vasta gamma di supporti, dal calcestruzzo ai mattoni, fino al tufo e alla pietra mista; va applicato sopra un fondo leggermente inumidito, creando uno strato di almeno 2 cm.

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