Quando si effettuano lavori di ristrutturazione edilizia di una certa portata, spesso è necessario provvedere al consolidamento delle pareti, soprattutto se la muratura si presenta danneggiata o caratterizzata da ampie zone incoerenti. Più in generale, si tratta di un intervento indispensabile per migliorare la solidità della muratura, così da prepararla per le successive operazioni di stuccatura e tinteggiatura. In questo articolo vedremo quali sono i passaggi da seguire per implementare correttamente il consolidamento di una parete in muratura.
Consolidamento: quale intervento scegliere
Il consolidamento di una struttura in muratura può essere scelto in funzione di motivazioni progettuali tra un intervento localizzato su parte dell’edificio, con il sistema intonaco strutturale e rete di rinforzo a basso spessore (1 cm), oppure con il sistema intonaco strutturale e rete di rinforzo ad alto spessore (3 cm). La scelta dipende dalle carenze dell’edificio e dalle criticità che esso presenta. Di seguito, vedremo in particolare come realizzare il sistema.
Cosa occorre: utensili e materiali
Il consolidamento di una parete richiede pochi materiali; è sufficiente procurarsi un apposito intonaco strutturale, un rotolo di rete in fibra di vetro e dei connettori in fibra di vetro o in acciaio inox (a seconda del sistema). Per quanto riguarda gli attrezzi, occorrono: un martello, uno scalpello, un trapano miscelatore, un trapano a rotazione, una pistola per il lavaggio ad aria compressa (o ad acqua), un frattone, una staggia, una spatola e una cazzuola.
Esecuzione dell’intervento: i passaggi da seguire
La prima fase dell’intervento consiste nella rimozione dell’intonaco preesistente, servendosi di un martello e di uno scalpello adatto allo scopo. Il consiglio è di procedere con pazienza, cercando di non danneggiare la muratura sottostante. Fatto ciò, con un trapano a rotazione vanno realizzati dei fori per l’intero spessore del muro (dal diametro di 25 mm) leggermente inclinati verso l’alto, in corrispondenza dei giunti di intonaco, ad una distanza non superiore ai 70 cm. Si consiglia, per motivi di praticità, di ‘segnalare’ i fori con delle ‘spie’ in plastica. A questo punto, è possibile procedere come segue:
- Pulire i fori e il resto della muratura con la pistola ad aria compressa, in maniera tale da rimuovere i residui superficiali;
- Eseguire la regolarizzazione delle superfici, cioè ritrovare la planarità del muro, se necessario. Questa operazione la si può realizzare con l’applicazione di un primo strato di intonaco strutturale dopo aver bagnato il supporto. Per questa operazione può essere utile servirsi di una staggia in alluminio (o altro materiale) per uniformare l’applicazione del prodotto;
- Ritrovata la planarità, si può procedere con l’applicazione di uno strato di intonaco; nei sistemi a basso spessore non supera i 7 mm mentre in quelli ad alto spessore può raggiungere i 12 mm;
- Applicare le reti di rinforzo annegandole nell’ intonaco quando quest’ultimo è ancora fresco; bisogna distribuirlo in maniera omogenea e far sì che risulti planare;
- A questo punto si devono inserire i connettori. Questi sono come dei chiodi o dei tasselli che permettono alla rete, applicata sui due lati del muro, di essere meccanicamente attaccata al muro stesso.
- Nei sistemi a basso spessore, inserire i connettori in fibra di vetro nei fori ed eseguire la ‘sfioccatura’, delle estremità, ossia, aprire le fibre di vetro a raggiera per poi coprirle con l’intonaco. Nei sistemi ad alto spessore, vanno inseriti i connettori in acciaio inox, lasciandoli esposti per 10 cm o 15 cm; dopo aver inserito una porzione di rete attorno alla barra, questa va ripiegata contro la parete;
- Coprire i connettori con un altro strato di intonaco.
I prodotti Saint-Gobain da utilizzare
Per implementare gli interventi di consolidamento sopra descritti, è possibile attingere alle soluzioni e ai sistemi Saint-Gobain Italia, utilizzando i prodotti a marchio Weber:
- webertec BTcalceF, un intonaco strutturale a base di calce idraulica per la regolarizzazione e l’inglobamento del sistema di rinforzo;
- Connettori tubolari in fibra di vetro alcali resistenti webertec ConnettoreV, per sistemi a basso spessore, oppure webertec elicafixA, barre elicoidali in acciaio per il rinforzo di sistemi ad alto spessore;
- Reti strutturali in fibra di vetro a basso contenuto di zirconio webertec reteAR50 (per sistemi a basso spessore) o webertec reteAR75 (per sistemi ad alto spessore).