Cos’è l’edilizia sostenibile. Case green per un comfort maggiore

edilizia sostenibile

L’edilizia sostenibile è molto più di una semplice tendenza: è un approccio fondamentale per progettare, costruire e gestire gli edifici con una particolare attenzione per l’impatto ambientale.

In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è al centro dell’attenzione, l’edilizia sostenibile emerge come una soluzione cruciale per mitigare l’impatto del settore edile, dell’urbanizzazione e del consumo energetico e promuovere uno stile di vita più ecologico.

Case green: cosa sono?

Le case green sono un esempio tangibile di edilizia sostenibile, progettate con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dei materiali e dei processi di costruzione e che permettono di offrire un comfort abitativo superiore.

Queste abitazioni sono caratterizzate da una serie di elementi che le rendono efficienti dal punto di vista energetico e ambientale; ad esempio, l’uso di materiali da costruzione a basso impatto ambientale e derivati da materiali riciclati, che contribuisce a ridurre l’impronta di carbonio dell’edificio.

Inoltre, le case green sono progettate per massimizzare l’efficienza energetica. Questo può includere l’installazione di sistemi fotovoltaici per la produzione di energia solare, la progettazione di un isolamento termico avanzato per ridurre la dispersione di calore e l’impiego di finestre ad alta efficienza energetica per massimizzare l’illuminazione naturale e ridurre la necessità di riscaldamento e raffreddamento meccanico.

Edilizia sostenibile: benessere delle persone in primo piano

Le case green sono progettate con un occhio di riguardo per l’ambiente ma anche con un’attenzione particolare per la salute e il benessere degli occupanti. Questo include:

  • l’uso di materiali in grado di migliorare la qualità dell’aria interna;
  • una maggiore attenzione verso gli aspetti visivi e architettonici, fondamentale per creare un ambiente piacevole, in grado di promuovere il benessere psicologico;
  • la progettazione di spazi ben illuminati per migliorare il comfort visivo;
  • una cura particolare per il comfort acustico, che permette di creare ambienti silenziosi.

edilizia sostenibile materiali

Edilizia sostenibile e materiali: l’approccio di Saint-Gobain

In qualità di azienda leader del settore edile, presente in 76 Paesi e con oltre 350 anni di storia, Saint-Gobain si è data un obiettivo sfidante e ambizioso: diventare un punto di riferimento per le tecnologie di costruzione sostenibile.

L’obiettivo specifico del gruppo è quindi quello di ridurre al minimo consumi ed emissioni inquinanti provenienti dagli edifici e dalle varie fasi di costruzione degli stessi. Per farlo serve ripensare anzitutto ai materiali, investendo in ricerca e sviluppo per trovare soluzioni economicamente sostenibili e che rispettino a pieno gli odierni requisiti di performance sostenibili, ricorrendo a materiali riciclati e di origine naturale.

Negli anni il brand ha sviluppato e prodotto innumerevoli materiali innovativi a basso impatto ambientale, tra cui:

  • massetti e adesivi innovativi ottenuti da materiali riciclati o da sottoprodotti di altri materiali industriali, che permettono di ridurre le emissioni di CO2;
  • vetri basso emissivi con un buon controllo solare, realizzati a partire da un substrato composto dal 64% di materiale riciclato e utilizzando il 100% di energia da fonti rinnovabili;
  • lastre di gesso rivestito caratterizzate da un contenuto di materiale riciclato certificato.

Green Library: la prima libreria di materiali per l’edilizia sostenibile

Green Library, messa a punto da Saint-Gobain per sostenere il lavoro quotidiano di progettisti e professionisti del settore, è la prima libreria di materiali dedicata al Green Building. Questo tool permette di semplificare la ricerca dei prodotti Saint-Gobain sulla base delle certificazioni di prodotto e dei criteri ambientali volontari, come LEED®, WELL®, BREEAM, e obbligatori definiti dai CAM (Criteri Ambientali Minimi).

Green Library è di facile utilizzo, e funziona come un motore di ricerca che permette di:

  • recuperare e scaricare tutti i documenti e le certificazioni ambientali di prodotto in pochi click;
  • conoscere i protocolli ambientali attraverso una tabella sinottica e richiedere la distanza dal cantiere.

Massetti e adesivi piastrelle: materiali a basso impatto ambientale

adesivi piastrelle a basso impatto

Quasi il 40% delle emissioni totali di CO2 a livello mondiale è dovuto alle attività del settore edile, che si attesta tra i principali responsabili di emissioni. La gestione degli edifici, la produzione, il trasporto e l’installazione dei materiali per la costruzione sono le attività che impattano sul dato totale.

La ricerca e lo sviluppo di materiali a basso impatto ambientale diventano quindi attività fondamentali per rendere il settore edile e la gestione degli edifici sempre più sostenibili.

Massetti a basso impatto e adesivi a base di materiale riciclato sono due esempi di materiali altamente utilizzati nel campo delle costruzioni e che possono contribuire a ridurre l’embodied carbon degli edifici se prodotti in maniera più sostenibile, ad esempio a partire da materiale di recupero.

Materiali a basso impatto ambientale: l’impegno di Saint-Gobain

Ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di CO2 del settore edile è uno degli obiettivi verso cui Saint-Gobain Italia è attiva concretamente da diverso tempo. Proporre soluzioni e sistemi per una progettazione edile sostenibile è un passo importante, che può avvenire solo grazie a volontà e investimenti mirati. L’azienda, molto attiva in questo campo, ha infatti già portato sul mercato diverse soluzioni a basso impatto, come ad esempio:

Ad ampliare la gamma di soluzioni per un’edilizia sostenibile entrano ora in gioco anche i massetti e gli adesivi per piastrelle a basso impatto ambientale.

massetti a basso impatto

Perché trovare un’alternativa al cemento Portland

Il calcestruzzo è il materiale più utilizzato in edilizia grazie alle caratteristiche uniche che lo hanno reso da sempre fondamentale nel campo delle costruzioni: resistenza, durata, versatilità e basso costo. Ma la produzione di cemento contribuisce a circa l’8% delle emissioni globali di CO2.

L’impatto ambientale particolarmente significativo è dato dalla produzione di cemento Portland (composto da clinker), il principale legante del calcestruzzo, realizzato a partire da calcare cotto a quasi 1.500° C, temperatura che può essere raggiunta solo grazie all’utilizzo di combustibili ad alto contenuto energetico, in gran parte fossili. A questa temperatura il calcare permette la produzione di clinker (ossido di calcio) e CO2 (detta anche carbonio da calcinazione). Il processo di calcinazione è fondamentale affinché il clinker funzioni come legante.

Trovare un’alternativa all’utilizzo di cemento Portland è al contempo sfidante e fondamentale per ridurre l’impatto ambientale del settore edile.

Weber newlife: una gamma innovativa a basso impatto ambientale

La nuova gamma newlife di Saint-Gobain è uno degli esempi concreti di impegno dell’azienda nella produzione di materiali a basso impatto ambientale. Questa nuova gamma è composta da massetti e adesivi innovativi, prodotti grazie all’utilizzo di leganti alternativi al cemento Portland, ottenuti da materiali riciclati o da sottoprodotti di altre produzioni industriali, che permettono di ridurre le emissioni di CO2 a parità di prestazioni.

La gamma newlife a marchio Weber di Saint-Gobain Italia è composta da due prodotti:

  • il massetto weberplan MR81 newlife, un massetto a consistenza terra umida a presa normale ed asciugamento rapido, a lavorabilità migliorata per applicazioni in interno;
  • la colla webercol Ultragres newlife, un adesivo a deformabilità migliorata ed alta capacità bagnante per la posa di ceramica, marmo, pietre naturali in interno ed esterno.

weberplan MR81 newlife: il massetto a basso impatto ambientale

Il massetto weberplan MR81 newlife è un massetto pronto a presa normale, a base di leganti selezionati ed esente da cemento Portland, a rapido asciugamento, caratterizzato da elevata resistenza meccanica, perfetto per applicazioni in interno.

weberplan MR81 newlife si contraddistingue per:

  • sostenibilità: il 20% del sistema legante è a base di materiale riciclato, questo fa sì che venga emessa il 70% di CO2 in meno, rispetto agli altri massetti della gamma weberplan;
  • prestazioni: bassissimi ritiri, fino a 300 mq senza giunti in caso di aree regolari, resistenza agli ambienti umidi;
  • certificazioni: bassissime emissioni di VOC (Composti Organici Volatili) e certificazione secondo la normativa europea sui massetti.

 webercol Ultragres newlife: l’adesivo per piastrelle a basso impatto ambientale

La colla webercol Ultragres newlife è un adesivo a deformabilità migliorata, scorrevole, ad alta capacità bagnante ed elevate prestazioni. Questo adesivo si caratterizza per un contenuto di cemento Portland inferiore all’1%, ideale per la posa in interno ed esterno, del gres ceramico, pietra naturale e marmo non sensibile alla macchiabilità. Inoltre, è compatibile con fondi a base anidrite o gesso senza utilizzo di primer.

webercol Ultragres newlife si contraddistingue per:

  • sostenibilità: il 99% del sistema legante è a base di materiale riciclato, questo fa sì che venga emessa il 56% di CO2 in meno, rispetto agli adesivi C2TES1 della gamma webercol;
  • prestazioni: posa a pavimento e parete, alta bagnabilità, ottima per la posa di grandi formati, posa su cartongesso o fondi in anidrite senza necessità di primer;
  • certificazioni: bassissime emissioni di VOC (Composti Organici Volatili) e certificazione secondo la normativa europea sugli adesivi per ceramici.

Soluzioni a secco per esterni: come scegliere la lastra più adatta al tuo progetto

soluzioni a secco per esterni

Il mondo dell’edilizia, negli ultimi anni, si è concentrato sempre di più sulla ricerca del massimo comfort abitativo e su interventi e progetti volti a massimizzare il risparmio energetico degli edifici.

Le recenti normative in ambito di isolamento termico e acustico e la necessità di realizzare involucri performanti e sostenibili, spingono professionisti e operatori del settore a progettare soluzioni innovative e integrate, in grado di adattarsi perfettamente a progetti di riqualificazione del patrimonio edilizio e a interventi di nuova costruzione.

È in questo contesto che si inseriscono le soluzioni a secco per esterni, alleate perfette per realizzare edifici efficienti.

Cosa sono i sistemi a secco per esterni

Per sistemi di costruzione a secco si intendono tutti quei metodi costruttivi che non prevedono l’utilizzo dell’acqua o l’impiego di materiali di connessione, come collanti e sigillanti, nel processo di assemblaggio.

Nella fase di montaggio, i componenti dei sistemi a secco hanno una diversa gestione dato che sono prodotti finiti, precedentemente lavorati, che vengono uniti attraverso giunzioni meccaniche (ad esempio viti, tasselli…) per realizzare l’intero edificio o anche solo alcuni elementi della costruzione.

I sistemi a secco per esterni, quindi, permettono di realizzare le pareti perimetrali attraverso una combinazione di lastre in gesso rivestito e gesso fibro-rinforzato, strutture metalliche per esterno e per interno e pannelli isolanti in lana minerale. Questa tecnica costruttiva prevede una progettazione dettagliata degli elementi che la compongono al fine di ottenere le prestazioni attese: la struttura, l’involucro esterno e l’involucro interno.

Perché scegliere le soluzioni a secco per esterni?

In Italia, la costruzione degli edifici ha privilegiato a lungo l’utilizzo di tecnologie tradizionali, attraverso l’impiego di mattoni o blocchi in laterizio posti in opera mediante giunti di malta. Ma negli ultimi anni, sia per gli interventi di ristrutturazione, sia per nuovi progetti, si sta sempre più diffondendo l’utilizzo dei sistemi a secco, grazie agli innumerevoli vantaggi:

  • permettono di ridurre i costi di costruzione, a parità di prestazione;
  • la loro facilità di posa permette di abbattere i tempi di costruzione;
  • garantiscono un risparmio energetico elevato;
  • permettono di garantire un elevato livello di isolamento termo-acustico;
  • sono maggiormente ecosostenibili perché facilmente riciclabili, sostituibili e riutilizzabili;
  • la loro versatilità li rende adatte a progetti ed edifici differenti.

cartongesso per esterni

Gyproc Glasroc® X, la soluzione Saint-Gobain

Gyproc Glasroc® X è una lastra di ultima generazione a base di gesso perfetta per le soluzioni a secco per esterni. Questa lastra è armata su entrambe le facce da un tessuto in fibra di vetro e finita con un rivestimento resistente ai raggi UV ed eccezionali prestazioni in ambienti umidi, grazie alla sua composizione che la rende resistente all’umidità e alla muffa.

La lastra Gyproc Glasroc® X è stata progettata per soluzioni di tamponamento o di rivestimento (come contropareti e facciate ventilate). Risulta idonea sia per l’applicazione diretta di finiture come rasatura cementizia e rivestimento colorato a spessore (a base acrilica o silossanica) o pittura, oppure come base per le applicazioni di tipo ETICS.

I sistemi a secco per esterni Gyproc Glasroc® X rappresentano la risposta di Saint-Gobain Italia alle richieste di comfort e prestazioni per i tamponamenti perimetrali degli edifici e delle facciate ventilate, grazie alle loro caratteristiche:

  • resistenza all’umidità e alla formazione di muffe;
  • comportamento al fuoco;
  • stabilità dimensionale;
  • efficienza energetica;
  • isolamento acustico;
  • sostenibilità;
  • resistenza agli urti.

Colore cameretta: come sceglierlo

colore cameretta

Quando ci si appresta a decorare le pareti della camera dei bambini si corrono spesso due rischi opposti: quello di strafare, riportando sulle pareti una giungla di animali a grandezza naturale, o quello di scegliere estetiche classiche e un po’ datate optando per i classici panna, rosa e azzurro.

Per scegliere il colore della cameretta, invece, serve trovare il giusto compromesso tra i propri gusti, i colori più amati dai bambini (e i più adatti a infondere serenità e calma) e le ultime tendenze di interior design.

Quali fattori valutare nella scelta colori della camera bambini

Per scegliere il colore delle pareti della camera dei bambini è fondamentale prendere in considerazione diversi elementi:

  • la dimensione della stanza, che può condizionare la scelta di sfumature più chiare o più scure;
  • l’esposizione della stanza e di conseguenza la quantità di luce naturale che entra;
  • il colore di pavimenti, infissi e arredi, in modo da creare un ambiente armonico;
  • la disposizione degli arredi, tenendo sempre conto che con il tempo cambiano;
  • l’età del bambino e le diverse esigenze che può avere in fase di crescita.

colore camera bambini

I colori pastello, una scelta sempre di tendenza

Negli ultimi anni i colori tenui e pastello sono stati di tendenza per la colorazione delle pareti della cameretta dei bambini. È possibile optare per una base beige a cui affiancare una parete colorata, oppure scegliere un unico colore con cui dipingere tutta la stanza, lasciando il soffitto bianco.

I colori pastello più adatti alla camera dei bambini sono il verde salvia, il rosa pesca o peach fuzz, il giallo canarino, il nocciola e l’azzurro carta da zucchero.

Geometrie ed elementi naturali per la camera dei bambini

Piccoli triangoli, pois colorati, pattern di foglie o di nuvolette sono tra gli elementi più amati per la decorazione delle stanze dei bambini, che possono rendere l’ambiente più allegro e personale. Spesso questi elementi vengono dipinti su una sola parete della stanza, quella che ospita il letto, per non appesantire troppo.

Anche in questo caso si può optare per colori pastello o contrasti non troppo forti, tenendo sempre in considerazione che le camerette sono spesso piene di stimoli per i più piccoli e i colori e la decorazione delle pareti aiutano a rendere la stanza accogliente e a dare un senso di quiete e tranquillità.

colore pareti cameretta

Dare spazio alla fantasia, senza esagerare

La cameretta dei bambini è uno spazio con funzioni differenti: in cameretta si gioca, si sogna, si dorme, si cresce… La stanza diventa un piccolo mondo da esplorare e un palcoscenico per la fantasia, dove inventare nuove storie e dare vita a giochi mai visti. Più i bambini crescono più si delineano i loro interessi e anche le decorazioni della cameretta possono essere legate alle loro passioni e a quello che più amano, ma senza esagerare. Sempre meglio ricordare che less is more!

In questo caso, per la decorazione delle pareti possono entrare in gioco elementi della natura o della fantasia, come un arcobaleno o un albero o la sagoma di un dinosauro. Il consiglio è di optare sempre per colori non troppo forti ed evitare disegni estremamente dettagliati, faticosi da realizzare ma anche da cancellare.

weberpaint, la soluzione ideale per tinteggiare la cameretta dei bambini

Quando si sceglie di tinteggiare la camera dei bambini è fondamentale optare per prodotti di qualità, sicuri e in grado di garantire un grande impatto estetico. Inoltre, scegliere un prodotto lavabile è fondamentale per avere pareti pulite e in ordine a lungo, anche in presenza degli “attacchi d’arte” e delle manine curiose dei più piccoli.

La gamma weberpaint di Saint-Gobain Italia offre soluzioni differenti, perfette per tinteggiare la camera dei bambini:

weberpaint protect, l’idropittura lavabile traspirante resistente a muffe e funghi, caratterizzata da elevata copertura e finitura molto opaca;

weberpaint iride, l’idropittura lavabile ad alta copertura, caratterizzata da elevata resistenza al lavaggio e perfetta per finiture particolarmente fini;

weberpaint mistral, l’idropittura lavabile traspirante con elevata capacità mascherante e buona resistenza al lavaggio.

 

Vetro basso emissivo. Cos’è?

vetro basso emissivo

L’efficienza energetica è sempre più al centro dell’attenzione nella progettazione di edifici residenziali e non. Un edificio efficiente, infatti, consente di evitare spreco di risorse salvaguardando l’ambiente, e di ottenere un maggior comfort abitativo.

Tra i vari elementi che svolgono un ruolo importante nel bilancio energetico di un edificio non possiamo non citare le finestre, e di conseguenza i vetri con cui vengono realizzate, che possono causare dispersione di calore verso l’esterno durante la stagione invernale.

Per ottenere un comfort termico ottimale è quindi fondamentale prendere in considerazione alcuni aspetti, in fase di progettazione: trasmittanza termica, trasmissione luminosa e fattore solare. Le vetrate isolanti top di gamma, caratterizzate da un vetro basso emissivo, costituiscono la scelta migliore.

A cosa serve il vetro basso emissivo?

Il vetro basso emissivo è un vetro isolante in grado di raggiungere elevati livelli di isolamento termico, con riduzione della trasmittanza termica, grazie a una struttura e a un trattamento particolare. Il vetro di partenza è un vetro float a cui vengono aggiunti diversi tipi di strati di deposito (coating) che permettono di ridurne l’emissività, ossia la capacità di disperdere calore verso l’esterno in inverno.

Il valore dell’emissività viene dato in base al rapporto di calore emesso da un materiale specifico rispetto a un corpo nero, su una scala che varia da 0 a 1. Un corpo nero ha un’emissività pari a 1, mentre un riflettore perfetto ha un’emissività pari a 0. In questo range di valori, i vetri float si aggirano solitamente intorno a un grado di emissività di 0.89, mentre i vetri basso emissivi si caratterizzano per un grado di emissività al disotto della soglia 0.10.

Le caratteristiche di un vetro basso emissivo

Il vetro basso emissivo è un vetro selettivo unidirezionale in grado di garantire un buon equilibrio energetico ed è caratterizzato da:

  • una trasmissione di luce elevata,
  • un valore di trasmittanza termica basso,
  • un buon controllo solare,
  • un ottimo aspetto estetico.

Il vetro basso emissivo di alta gamma Saint-Gobain

Saint-Gobain Italia ha sviluppato una gamma innovativa di vetri basso emissivi per il mercato residenziale, caratterizzati da doppio strato di argento e da un processo magnetronico sottovuoto.

Il vetro PLANITHERM® INFINITY abbina alle caratteristiche del basso emissivo a un buon controllo solare, creando un vetro selettivo con un indice di selettività (1,9 TL/g), e un’altissima trasmissione luminosa (TL=72%) che lo rende perfetto per chi cerca una soluzione di eccellenza per il mercato residenziale.

Per i climi più caldi o comunque per quegli edifici principalmente esposti a Sud e a Ovest, le finestre equipaggiate con PLANITHERM® INFINITY sono la soluzione ideale per raggiungere un’altissima efficienza energetica, riducendo i consumi per il raffrescamento estivo pur mantenendo un’elevata luminosità degli ambienti interni.

vetro bassa emissione

PLANITHERM® INFINITY ORAÉ®: il primo vetro a bassa impronta di carbonio

È possibile realizzare un vetro basso emissivo e a basso impatto ambientale? La risposta di Saint-Gobain Italia è ORAÉ®, un substrato innovativo prodotto nello stabilimento di Pisa, ottenuto con un processo produttivo con emissioni di CO2 ridotte del 42% rispetto al vetro standard, a parità di prestazione tecniche, qualitative ed estetiche (un’impronta di carbonio di soli 6,64 kg CO2 eq./m2, riferimento spessore 4 mm) .

Il settore edile è responsabile del 40% delle emissioni annue di anidride carbonica a livello globale. Uno degli obiettivi di Saint-Gobain è da sempre quello di proporre soluzioni innovative in grado di rendere il settore edile sempre più sostenibile. Per ottenere un substrato come ORAÉ®, a bassa impronta di carbonio, Saint-Gobain ha lavorato in stretto contatto con i fornitori della filiera del vetro per ottenere il 64% di materiale riciclato, utilizzando il 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili, pur mantenendo le elevate caratteristiche estetiche e tecniche del prodotto standard.

ORAÉ® è il primo e unico vetro piano a bassa impronta di carbonio dotato di Certificazione Ambientale di Prodotto (EPD, documento riassuntivo dell’analisi LCA) per gli spessori di 4,6,8 e 10 mm, ed è conforme a tutti i Protocolli e Standard di Sostenibilità Ambientale (LEED, BREEAM, WELL, CAM).

Le caratteristiche innovative del nuovo substrato sono state associate al prodotto di punta della gamma Saint-Gobain per realizzare il nuovo PLANITHERM® INFINITY ORAÉ®, la risposta alle esigenze per il mercato residenziale e terziario, dove le vetrate e le finestre diventano sempre più di grandi dimensioni e richiedono caratteristiche tecniche sempre più performanti.

Impermeabilizzazione coperture: come scegliere il sistema più adatto

impermeabilizzazione coperture

L’impermeabilizzazione delle coperture riveste un’importanza cruciale nell’ambito dell’edilizia: non solo preserva l’integrità strutturale degli edifici, ma ne assicura anche la durabilità nel tempo.

Il contatto tra acqua e opera edilizia è una delle maggiori problematiche da prendere in considerazione in tutte le fasi del progetto. Più del 50% dei fenomeni legati al degrado degli edifici è da associare ad un’errata progettazione o a una cattiva esecuzione dell’impermeabilizzazione delle coperture. Le infiltrazioni d’acqua, dovute a una copertura non adeguatamente impermeabilizzata, possono infatti causare danni strutturali significativi che possono richiedere onerosi interventi di riparazione, o addirittura mettere a repentaglio la sicurezza dell’edificio.

A seconda del progetto, della tipologia di copertura e di edificio, esistono differenti sistemi per l’impermeabilizzazione che possono essere scelti in funzione di alcuni aspetti principali:

  • la tipologia di struttura;
  • la provenienza dell’acqua rispetto alla collocazione dello strato impermeabile;
  • la natura del supporto.

Impermeabilizzare con le membrane bitume-polimero

Le guaine bituminose, chiamate anche membrane bitume-polimero, sono materiali compositi, composti da due elementi principali:

  • il compound bituminoso, ossia bitume modificato con polimeri termoplastici;
  • il supporto, ossia l’armatura della membrana, composta da materiali differenti come velo vetro, poliestere o una combinazione di entrambi.

Compound bituminoso e supporto lavorano in sinergia per offrire un’ottima impermeabilizzazione caratterizzata da elevate resistenze meccaniche. La tipologia del bitume e la qualità dell’armatura permettono di creare un’ampia gamma di soluzioni con caratteristiche differenti, da valutare e scegliere in base alla tipologia di copertura da impermeabilizzare.

Impermeabilizzare con le membrane liquide poliuretaniche

Le impermeabilizzazioni delle coperture eseguite grazie all’utilizzo di sistemi poliuretanici liquidi ad applicazione a freddo permettono di realizzare uno strato continuo elastico e resistente che consente di aumentare la durabilità della struttura, riuscendo ad assecondarla nelle sue deformazioni.

Grazie alle membrane liquide poliuretaniche monocomponenti è possibile creare uno strato impermeabile senza interruzioni basato sulla reazione delle resine poliuretaniche con l’umidità presente nell’aria (polimerizzazione igrodurente). Questa tipologia di membrana si caratterizza per:

  • elevate prestazioni;
  • facilità di applicazione, senza uso di fiamme libere;
  • resistenza al gelo e a temperature estremamente elevate, senza perdere le proprie caratteristiche;
  • resistenza ai raggi UV;
  • elevata adesione alla maggior parte del supporto.

Le guaine liquide poliuretaniche permettono di intervenire su coperture e strutture molto differenti tra loro, come tetti piani e inclinati, lastrici solari, coperture continue industriali, balconi e terrazzi, giardini pensili, parcheggi, stadi e tribune.

Impermeabilizzare con le guaine liquide elasto-bituminose

Le guaine elasto-bituminose sono liquide in fase di applicazione e, una volta terminate le lavorazioni, diventano un manto solido, continuo e impenetrabile. Infatti, attraverso il processo di polimerizzazione del prodotto liquido, si ottengono legami tra molecole compatibili sviluppando così una perfetta adesione nei confronti del supporto.

Questo tipo di guaine si caratterizza per:

  • ottima adesione al sottofondo;
  • elevata elasticità;
  • elevata versatilità;
  • assenza di punti di giunzione-saldatura.

Impermeabilizzare con le guaine elasto-cementizie

Le guaine elasto-cementizi sono in grado di coniugare perfettamente la resistenza del cemento con la flessibilità del componente polimerico con l’obiettivo di adattarsi al meglio a qualsiasi situazione. Il cemento, infatti, apporta resistenza meccanica all’impermeabilizzante, mentre il legante polimerico ne conferisce elasticità, aumentando l’adesione ai supporti.

Questo tipo di guaina si caratterizza per:

  • elevato crack bridging;
  • facilità di applicazione;
  • ampia versatilità.

sistemi per impermeabilizzazione

I prodotti Saint-Gobain per un’impermeabilizzazione affidabile e duratura

La gamma di prodotti Saint-Gobain rappresenta un punto di riferimento nel settore edilizio per l’impermeabilizzazione delle coperture. Dai rivestimenti flessibili alle membrane autoadesive, Saint-Gobain offre soluzioni progettate per garantire prestazioni eccellenti e una durata nel tempo. Con una vasta gamma di sistemi disponibili, è fondamentale selezionare la soluzione più adatta alle specifiche esigenze:

I prodotti Saint-Gobain, grazie alla loro comprovata efficacia e affidabilità, rappresentano una scelta eccellente per un’efficace impermeabilizzazione delle coperture.

Comfort acustico negli alberghi: il benessere dei clienti in primo piano

comfort acustico alberghi

L’esperienza di un ospite in un hotel va ben oltre la comodità del letto, la particolarità dell’arredo e la qualità del cibo. Il comfort acustico svolge un ruolo cruciale nel determinare la soddisfazione dei clienti di una struttura ricettiva: tranquillità, relax e privacy sono caratteristiche fondamentali per la scelta di un albergo, anche per soggiorni di una notte sola.

Nell’industria alberghiera, l’isolamento acustico delle camere e degli spazi comuni è diventato un elemento di differenziazione competitiva, perché è uno dei fattori che più impattano sulla qualità del soggiorno. Lo dimostrano le recensioni degli utenti: i rumori provenienti dalla strada, dalle stanze adiacenti e dai corridoi possono rendere poco piacevole (se non insonne) una notte in albergo.

Fonti di rumore negli alberghi: riconoscerle per gestirle correttamente

Il primo passo per progettare un buon isolamento acustico di un albergo è riconoscerne le fonti di rumore, mettendosi nei panni dei clienti e cercando di individuare anche il minimo crepitio.

Procediamo con ordine e partiamo con il riconoscere le fonti di rumore che arrivano dall’esterno:

  • la vicinanza di una strada pubblica;
  • la strada privata che porta fino alla struttura;
  • il parcheggio;
  • gli spazi comuni all’aperto (come piscina, giardino, aree esterne attrezzate con tavolini per bar e ristorante);
  • gli impianti di ventilazione (motori unità trattamento aria e condizionatori);
  • eventuali esercizi pubblici nelle vicinanze.

Per poi passare alle fonti di rumore interne:

  • le stanze occupate dagli ospiti e i relativi bagni;
  • i corridoi, le scale e gli ascensori;
  • le cucine, il bar e le altre sale ad uso del personale;
  • gli impianti di ventilazione (canalizzazioni e bocchette)
  • le parti comuni come le sale per colazione, pranzo e cena, ma anche i salottini interni e la palestra;
  • la hall di ingresso e la reception.

Per un buon comfort acustico degli alberghi è quindi necessario procedere con la progettazione dell’isolamento acustico delle facciate e delle partizioni interne, il livello sonoro di calpestio, l’assorbimento acustico e la progettazione degli impianti di ventilazione.

isolamento acustico alberghi

Normativa sull’isolamento acustico negli alberghi

La normativa di riferimento per individuare le caratteristiche di isolamento acustico nelle strutture ricettive è il D.P.C.M. del 5 dicembre 1997, che stabilisce limiti minimi di fonoisolamento R’w, di isolamento acustico standardizzato di facciata normalizzato rispetto al tempo di riverberazione (D2m,nT,w), di livello sonoro da calpestio (L’n,w) e di tempo di riverbero. Tali valori sono da misurare in opera e sono diversificati secondo la destinazione d’uso dell’edificio. Per quanto riguarda edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili, classificati come categoria C, i requisiti acustici sono riportati nella tabella A e corrispondo a:

R’w = 50 dB

D2m,nT,w = 40 dB

L’n,w = 65 dB

Sulla base dei parametri definiti dalla norma è quindi fondamentale progettare con attenzione l’isolamento e l’assorbimento acustico per:

  • pareti divisorie interne;
  • pareti perimetrali;
  • contropareti interne;
  • controsoffitti continui e modulari a rivestimento di solai esistenti;
  • canalizzazione impianti di ventilazione

Soluzioni innovative per l’isolamento acustico degli alberghi

Scegliere materiali di qualità, certificati e affidabili è fondamentale per ottenere un comfort acustico elevato e rendere piacevole l’esperienza di ogni ospite. Saint-Gobain Italia offre soluzioni innovative e sostenibili, perfette per il settore alberghiero e in grado di soddisfare le più severe normative ed esigenze in ambito alberghiero, sia nel caso di riqualificazione di ristrutturazione di edifici esistenti, sia per nuove progettazioni e costruzioni.

Per ottenere pareti divisorie e contropareti atte a garantire un buon isolamento acustico delle camere d’albergo, i sistemi che utilizzano le lastre Gyproc DuraGyp Activ’Air® sono la soluzione ideale, tra le più versatili in termini di applicazioni e destinazioni d’uso. Sono lastre di tipo speciale con incrementata densità del nucleo e con gesso additivato con fibre di vetro e fibre di legno. Queste caratteristiche conferiscono al prodotto un grado elevato di durezza superficiale e di resistenza meccanica. Inoltre, la tecnologia Activ’Air® permette alla lastra di assorbire e neutralizzare fino al 70% della formaldeide presente nell’aria degli ambienti interni.

Per gli spazi comuni e di ristoro, la realizzazione di controsoffitti continui e modulari permette di migliorare il comfort acustico, con particolare attenzione anche per la valenza estetica. Le lastre in cartongesso Saint-Gobain a marchio Gyproc e i pannelli in lana di vetro Isover 4+ sono l’alleato perfetto per questo tipo di lavorazioni. La lana di vetro Isover 4+, infatti, è la soluzione ideale per l’isolamento degli interni: prodotta in Italia a partire da sabbia e vetro riciclato, con un legante a base di materie prime rinnovabili, garantisce benessere e sostenibilità.

Gli impianti di ventilazione sono una delle principali cause di disturbo uditivo e su tali impianti vanno concentrati gli sforzi per la riduzione e l’abbattimento delle emissioni sonore. I prodotti Isover CLIMAVER® A2 NETO rappresentano la soluzione ottimale per la costruzione di sistemi per la distribuzione dell’aria in impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento che assicurano, grazie all’esclusivo rivestimento interno in tessuto neto, le migliori prestazioni in termini di assorbimento acustico senza diminuire le qualità di reazione al fuoco.

Anche vetrate e finestre fanno la loro parte nel regalare comfort acustico agli ospiti di un albergo. STADIP SILENCE® è il vetro stratificato acustico Saint-Gobain che permette di aumentare l’isolamento contro i rumori che si propagano per via aerea e i rumori da impatto: infatti è in grado di ridurre di 3dB l’acustica rispetto al vetro stratificato di pari spessore.

Saint-Gobain mette anche a disposizione un documento di approfondimento sulle nuove tendenze dell’hôtellerie in merito a comfort e sostenibilità. Leggi lo Speciale alberghi 2023 e scopri come sono stati utilizzati i prodotti Saint-Gobain per migliorare il comfort acustico di alcuni degli alberghi più belli d’Italia.

Colore Pantone 2024, spunti di utilizzo in arredamento

Colore Pantone 2024

Ogni dicembre, da 24 anni, Pantone annuncia il Colore dell’anno. Un colore scelto sulla base di lunghe ricerche, analisi e previsioni di esperti, per rappresentare il momento in cui ci si trova e ispirare le persone, in campo creativo ma anche nella vita quotidiana.

I colori Pantone degli ultimi 4 anni sono stati:

2020: Classic Blue, un blu solido e rassicurante che stimola calma e sicurezza;

2021: Ultimate Gray e Illuminating, un connubio cromatico di grigio e giallo che manda un messaggio di forza e speranza;

2022: Very Peri, una tonalità dinamica di blu pervinca con un sottotono viola rosso, un colore che incoraggia la creatività;

2023: Viva Magenta, un rosso cremisi ispirato alla natura, pensato per promuovere la sperimentazione e l’espressione di sé.

Ma qual è il colore Pantone 2024? È il Peach Fuzz 13-1023

Come viene scelto il colore Pantone dell’anno?

A capo del team di analisi c’è Leatrice Eiseman, consulente per Pantone dal 1985, e massima esperta nel campo dei colori. Eiseman, insieme a un team formato da persone provenienti da diverse parti del mondo, visita musei, negozi, mercati, ristoranti; osserva le palette di film, delle serie tv e dei cartoni animati; analizza quanto accade nel campo della moda, del design e dell’architettura; ascolta e analizza trend social, temi sociali, tematiche virali…

Il Pantone of the year rappresenta quella tinta che influenzerà il mondo del design, della moda, dell’arredamento e dell’arte per i 12 mesi successivi, ma che è anche in grado di cogliere “lo spirito del tempo” e di dare una risposta emotiva ai bisogni del momento.

colore pantone anno 2024

Peach Fuzz: il colore Pantone dell’anno per il 2024

Peach Fuzz 13-1023 è il colore Pantone del 2024. Un color rosa pesca morbido e delicato, che vuole rappresentare la capacità e il desiderio di prendersi cura di sé stessi e degli altri.

“Cercando una tonalità che riecheggiasse il nostro innato desiderio di vicinanza e connessione, abbiamo scelto un colore che irradia calore ed eleganza moderna. Una tonalità che risuona con la compassione, offre un abbraccio tattile e unisce senza sforzo la giovinezza con l’intramontabilità”. Queste le parole di Leatrice Eiseman, Executive Director di Pantone Color Institute™, che spiegano come è nata la scelta del team di ricerca.

Peach Fuzz vuole rappresentare empatia, compassione e desiderio di pace; è il colore perfetto per rappresentare i momenti di tranquillità regalati a sé stessi e alle persone che ci stanno vicine. Questa tonalità di pesca avvolgente e calda vuole condividere un messaggio di gentilezza, regalando una sensazione, quasi tattile, di morbido abbraccio.

peach fuzz arredamento

Colore Pantone Peach Fuzz in arredamento: come usarlo

Il colore Pantone 2024 Peach Fuzz suscita sentimenti di calore avvolgenti, per questo si adatta perfettamente ai più moderni progetti di interior design, volti a rendere confortevoli ed accoglienti gli ambienti di casa.

Elegante e quasi impalpabile, il Peach Fuzz si presta perfettamente per scaldare gli ambienti più moderni, ma si adatta perfettamente anche alle case più classiche, grazie alla sua allure vintage. Utilizzato a tutta parete o come piccolo richiamo di colore in alcune stanze, si abbina perfettamente agli elementi d’arredo più lineari ma anche a quelli più complessi o che si ispirano al design organico. Perfetto per far risaltare nuance come il bianco e il legno, si adatta anche a palette più originali e può essere accostato al verde, al cotto, al viola e al grigio. Le stanze in cui è più semplice usarlo sono sicuramente il soggiorno e la camera da letto, ma anche in cucina e in bagno può aiutare a creare un ambiente accogliente.

Saint-Gobain Italia offre una vasta gamma di idropitture per interni della linea weberpaint, formata da prodotti ad alte prestazioni, che permettono di realizzare finiture di alta qualità, tinteggiabili in oltre 1950 colori, anche di ispirazione ai colori Pantone dell’anno.

4 consigli per evitare umidità e muffa nel bagno cieco

muffa bagno cieco

Dotare la propria abitazione di un secondo bagno è un’esigenza molto diffusa e comprensibile per gestire al meglio la quotidianità della famiglia. Ma per questioni di spazio ridotto e di struttura dell’abitazione, spesso è necessario ricorrere alla progettazione e alla realizzazione di un bagno cieco, ossia un bagno privo di finestre.

I bagni ciechi sono spesso una sfida architettonica in termini di illuminazione naturale e di ventilazione. Se i problemi di luminosità sono facilmente aggirabili con un buon progetto di illuminotecnica, quelli di ventilazione e umidità da condensa hanno bisogno di maggior attenzione, per prevenite ed evitare la formazione di muffa.

1. Sistemi di areazione: l’importanza del ricambio d’aria

In un bagno cieco, l’areazione artificiale è essenziale: l’installazione di un sistema di areazione efficace aiuta a creare un corretto ricircolo d’aria e a rimuovere l’umidità dall’ambiente. Ventilatori e estrattori devono essere dimensionati correttamente in base alla grandezza del bagno. Scegliere dispositivi a basso consumo energetico non solo migliora l’efficienza, ma contribuisce anche all’eco-sostenibilità dell’ambiente.

umidità bagno cieco

 

2. Rivestimenti a parete: tra funzionalità ed estetica

I rivestimenti a parete svolgono un ruolo cruciale nel prevenire la formazione di muffa nel bagno cieco: è fondamentale scegliere materiali resistenti, come piastrelle ceramiche o resine specifiche, e rivestire le pareti fino al soffitto, evitando di lasciare porzioni scoperte per proteggere il muro dall’umidità. Oltre ad essere funzionali per prevenire lo sviluppo di muffe, i rivestimenti contribuiscono all’estetica complessiva del bagno, aiutando a rendere l’ambiente luminoso e accogliente, se si opta per colori chiari.

3. Pittura antimuffa: protezione a lungo termine per il bagno cieco

Una pittura antimuffa di qualità rappresenta un alleato prezioso nella lotta contro l’umidità e la proliferazione di batteri nei bagni ciechi.

Saint-Gobain Italia soluzioni adatte ad ogni esigenza:

  • weberpaint protect: un’idropittura lavabile traspirante pensata per ambienti ad elevato tasso di umidità come bagni e cucine; dotata di additivi specifici ad ampio spettro d’azione in grado di prevenire la formazione di muffe e funghi. L’idropittura weberpaint protect è facile da applicare e perfetta per realizzare finiture uniformi opache, adatte a qualsiasi design.
  • weberpaint defence: un’idropittura traspirante ad alta copertura, resistente all’aggressione di muffe e funghi; dotata di additivi specifici atti a prevenire la formazione di muffe e funghi. È ideale per ambienti con elevata umidità dell’aria e predisposti alla formazione di muffe. Si caratterizza per una resa elevata e per finiture uniformi particolarmente opache.

Entrambi i prodotti si adattano perfettamente a qualsiasi esigenza di design: sono tinteggiabili con sistema tintometrico webercolorlook, che permette di ottenere innumerevoli sfumature di colore.

4. Isolamento termico del bagno cieco: per il massimo confort

Anche lo scarso isolamento termico delle pareti può favorire la formazione di condensa e muffa nel bagno cieco. La presenza di mura fredde rivolte verso l’esterno o l’esposizione a nord, che non permette di scaldare le mura perimetrali, possono incorrere nella formazione di muffa a causa dell’aria calda e umida che si deposita su una parete fredda.

Un corretto isolamento termico delle pareti perimetrali, con prodotti di alta qualità, permette di prevenire la formazione di muffa sulle pareti del bagno cieco, al fine di mantenere un ambiente salubre e curato.

Tutte le tendenze arredamento per il 2024

tendenze arredamento 2024 vetrate

Il mondo dell’arredamento è in costante evoluzione e il 2024 promette di portare con sé una serie di tendenze affascinanti e innovative. Dal design sostenibile all’uso creativo del colore, ecco un’approfondita analisi delle tendenze che plasmeranno gli interni nel prossimo anno.

Divisori in vetro: un’elegante soluzione di design

I divisori in vetro, tra le tendenze più radicali del 2024, stanno rivoluzionando la concezione degli spazi. Oltre a conferire un tocco di eleganza agli interni, offrono un modo sofisticato e contemporaneo di separare gli ambienti, garantendo al contempo la massima luminosità. Perfette per separare la cucina a vista dal soggiorno, ma anche per creare nuovi spazi eleganti nel bagno patronale o create un ambiente dedicato ad un piccolo studio in un open space, le pareti divisorie in vetro si sono diffuse negli scorsi anni e stanno prendendo sempre più piede nei nuovi progetti residenziali.

La realizzazione di pareti divisorie in vetro richiede l’utilizzo di prodotti di altissima qualità, sia per una resa estetica adeguata al progetto, sia per garantire un livello di sicurezza elevato. Saint-Gobain Glass offre soluzioni di alta qualità, in grado di attarsi a innumerevoli progetti e necessità:

  • Stadip® Protect: vetro stratificato di sicurezza, composto da due o più lastre di vetro unite tra loro;
  • Stadip® Silence: la soluzione ideale per l’isolamento acustico dai rumori che si propagano per via aerea e i rumori da impatto, con le medesime caratteristiche di sicurezza del precedente;
  • Mirastar®: vetro a effetto specchio temprabile, perfetto per chi vuole giocare con la riflessione dello specchio senza rinunciare a una privacy elevata.

Tendenze colore interni 2024: audacia e sperimentazione

Il 2024 vedrà un’iniezione di audacia e vitalità nelle scelte cromatiche per le pareti interne. Le protagoniste del prossimo anno saranno tonalità decise come:

  • il verde prato, evocativo della natura rigogliosa,
  • il blu notte, che richiama le sfumature del cielo stellato,
  • il terracotta, che scalda l’ambiente con un forte richiamo alla terra e alla natura,
  • il rosa, anche nelle sfumature più intense,
  • il giallo, che regala luminosità e vitalità a qualsiasi stanza.

Le nuove idropitture per interni a marchio Weber, con la loro vasta gamma di colori vibranti, permetteranno di personalizzare gli spazi, creando ambienti che riflettono personalità e stile, ottenendo colori unici e audaci.

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Ecodesign e materiali sostenibili: per un futuro più verde

L’ecosostenibilità sarà al centro delle tendenze arredamento nel 2024, segnando un importante passo verso un futuro più verde e responsabile. La crescente consapevolezza ambientale spinge i consumatori a cercare materiali sostenibili per arredare le proprie case: legno riciclato, metallo proveniente da fonti certificate e tessuti organici diventano le scelte preferite. L’utilizzo di materiali sostenibili non solo riduce l’impatto ambientale, ma aggiunge anche un tocco di autenticità e calore a qualsiasi spazio.

La tendenza all’utilizzo di materiali ecosostenibili non riguarda solo i complementi d’arredo, ma anche la fase di progettazione di costruzione, al fine di ottenere edifici sempre più “ecologicamente responsabili”, grazie alla scelta di materiali per un’edilizia a basso impatto ambientale.

Mix di stili: un’espressione di creatività

La parola d’ordine per le tendenze per la casa 2024 è: personalità. La fusione di stili diversi, perfetti per esprimere la propria creatività e il proprio carattere, sarà la tenenza più diffusa nel 2024. L’incrocio di elementi vintage e moderni, minimalismo e lusso, colori vivaci ed elementi neutri, darà vita a spazi unici e accattivanti. Questa mescolanza di estetiche e periodi storici permette di creare ambienti personalizzati che raccontano storie e emozioni.

Le tendenze in arrivo per il prossimo anno, infatti, promettono di soddisfare una vasta gamma di gusti e preferenze. Sia che siate amanti del minimalismo o dell’eleganza classica, il 2024 offre opportunità straordinarie per esprimere la vostra creatività attraverso l’arredamento. Siate audaci, sperimentate e trasformate i vostri spazi in rifugi personalizzati e ispiranti, immersi nelle tendenze avvincenti e all’avanguardia.

Pensiline in vetro: una guida per la scelta tra stile, funzionalità e innovazione

pensiline in vetro

Le pensiline in vetro incarnano l’unione tra funzionalità e design nel mondo dell’architettura contemporanea. Sono un elemento architettonico versatile, in grado di unire eleganza e praticità, adatto sia ai progetti residenziali che a quelli commerciali, con una specifica funzione, ma anche in grado di abbellire e dare carattere a un ingresso, aggiungendo un tocco di raffinatezza e modernità all’architettura.

A cosa servono le pensiline in vetro?

Le pensiline in vetro sono strutture trasparenti realizzate per lo più con lastre di vetro temprato o stratificato di sicurezza, sostenute da supporti che possono variare in base al design e alla funzionalità desiderati. Questi eleganti elementi architettonici sono ampiamente utilizzati in una serie di applicazioni, inclusi ingressi residenziali e commerciali, fermate degli autobus, stazioni ferroviarie e persino stadi, e hanno alcune caratteristiche che le contraddistinguono:

  • proteggono dalle intemperie, fornendo riparo da pioggia, neve, grandine e sole eccessivo, migliorando il comfort degli utenti;
  • garantiscono elevata luminosità: la trasparenza del vetro, infatti, permette alla luce naturale di penetrare, creando aree luminose e accoglienti;
  • sono sicure e resistenti, grazie all’utilizzo di vetro temprato, che offre maggiore resistenza agli urti e agli stress termici, e di vetro stratificato di sicurezza, che mantiene la sua integrità anche in caso di rottura.

A seconda della collocazione, della funzione specifica e del design dell’immobile, è possibile progettare pensiline in vetro molto diverse tra loro, con caratteristiche tecniche e materiali differenti.

Pensiline in vetro senza tiranti: leggerezza e stile

Le pensiline in vetro senza tiranti sono un’opzione ideale per chi cerca un design pulito e senza ostacoli visivi. Grazie alla loro struttura autoportante, eliminano la necessità di elementi di supporto aggiuntivi, conferendo all’ambiente un aspetto aperto e spazioso. Questa soluzione è particolarmente apprezzata per gli ingressi principali di abitazioni moderne e di edifici commerciali, dove l’eleganza incontra la funzionalità.

pensilina in vetro

Fusioni di materiali: pensiline in vetro e ferro

L’unione tra vetro e ferro crea una combinazione di resistenza e raffinatezza. Le pensiline in vetro e ferro sono una scelta popolare per progetti che richiedono una struttura robusta e affidabile, senza rinunciare all’estetica. Questa combinazione permette di sfruttare al massimo le caratteristiche di entrambi i materiali, offrendo un risultato finale che unisce stabilità e bellezza.

Eleganza naturale: pensiline in vetro e legno

Il connubio tra vetro e legno crea un’atmosfera calda e accogliente. Le pensiline in vetro e legno sono perfette per progetti che mirano a creare un ambiente in sintonia con la natura circostante. Questa combinazione offre una soluzione elegante e naturale, ideale per residenze o spazi pubblici in cui si desidera creare un’atmosfera confortevole e rilassante.

Solidità e modernità: pensiline in vetro e acciaio

L’acciaio conferisce robustezza e resistenza strutturale, mentre il vetro aggiunge un tocco di contemporaneità e trasparenza: le pensiline in vetro e acciaio risultano quindi la scelta ideale per chi cerca una struttura solida senza rinunciare allo stile moderno e all’apertura visiva.

I sistemi per esterni Saint-Gobain: eccellenza e affidabilità

In fase di progettazione di una pensilina in vetro è fondamentale affidarsi ad esperti del settore in grado di scegliere l’opzione più funzionale, adatta al design dell’immobile, e di selezionare materiali resistenti ed eleganti.

I sistemi per esterni Saint-Gobain a marchio Logli Massimo S.p.A. offrono soluzioni all’avanguardia che uniscono innovazione, qualità e design. L’ampia gamma di pensiline in vetro è infatti pensata per soddisfare le più svariate esigenze dei professionisti del settore, garantendo un design unico e materiali di alta qualità.

Grazie a un lavoro costante del dipartimento Ricerca e Sviluppo dell’azienda, in collaborazione con i Dipartimentio di Meccanica e Tecnologie Industriali di varie Università, la famiglia di prodotti da esterno è costituita da elementi sempre all’avanguardia e in grado di adattarsi ad ogni progetto.

La Pensilina è il fiore all’occhiello dei sistemi per esterni Logli: un sistema senza tiranti e senza fori nel vetro, caratterizzato da un design minimalista perfetto per ogni contesto e da una facilità di montaggio unica. Questa pensilina in vetro senza fori è tra le più resistenti sul mercato ed è testata per supportare un carico di oltre 300 kg/m2. Infatti, è la prima ad aver ottenuto l’ETA (Valutazione Tecnica Europea). Lumia è invece la versione più evoluta che, rispetto a La Pensilina, consente di creare coperture senza soluzione di continuità, con profondità fino a 1,5m e con la possibilità di aggiungere delle comode strisce a LED per un’illuminazione funzionale e una decorativa.

Il catalogo Logli Massimo è ampio e permette di scegliere tra sistemi da esterni con caratteristiche molto diverse, ad esempio:

  • le pensiline appese con tiranti Canopy Light e Glass Canopy, progettate in modo tale da permettere anche sbalzi di notevoli dimensioni, garantendo sicurezza in linea con le normative vigenti;
  • i sistemi per facciate con connettori Spider Fluido e Fluido Clamp, che si distinguono per le linee morbide e sinuose, e permettono di creare un elemento dal design audace.

Riscaldamento a pavimento: quali massetti radianti scegliere

massetti radianti

I sistemi di riscaldamento a pavimento sono tra i sistemi maggiormente apprezzati e utilizzati per le nuove costruzioni e per le ristrutturazioni di edifici residenziali. Con l’evoluzione delle tecniche di costruzione, infatti, la progettazione di un edificio vede sempre più come protagonista la ricerca di soluzioni confortevoli in grado di migliorare la quotidianità di chi abita la casa, in termini di comfort visivo, acustico, termico e di qualità dell’aria.

Per ottenere un buon comfort termico e di qualità dell’aria, i sistemi di riscaldamento a pavimento sono la scelta ideale, infatti garantiscono:

  • una distribuzione omogenea del calore;
  • un ambiente più pulito;
  • l’assenza di polveri nell’aria;
  • una riduzione di problematiche allergiche.

Come progettare un impianto di riscaldamento a pavimento

Esistono in commercio diverse tipologie di sistemi per impianti radianti a pavimento; possono essere costituiti da un pannello isolante opportunamente sagomato in cui vengono alloggiati i tubi per il passaggio dell’acqua, oppure da un sistema ancorato direttamente al sottofondo. I tubi vengono poi ricoperti da idonei massetti radianti che permettono una facile trasmissione del calore e garantiscono adeguate resistenze meccaniche. Successivamente, si procede con la posa della pavimentazione, che deve essere scelta anche in base allo spessore del materiale e alla sua conducibilità termica. Tra i materiali più indicati e utilizzati, troviamo gres porcellanato, parquet, PVC e laminati.

In fase di progettazione è necessario quindi porre attenzione a tutti gli elementi che compongono l’impianto, in particolare alle caratteristiche del massetto radiante, che può impattare sull’efficienza del sistema radiante.

Massetti radianti: cosa sono? E a cosa servono?

Il massetto, negli impianti radianti a pavimento, costituisce una componente funzionale particolarmente importante: viene collocato sopra un impianto di riscaldamento a pavimento e funge da supporto alla pavimentazione, ripartisce i carichi applicati al pavimento e veicola il calore dai tubi dell’impianto radiante, fino al pavimento. È quindi necessario verificare che il massetto rispetti alcuni requisiti fondamentali come planarità, assenza di crepe, resistenza meccanica e stabilità dimensionale per poter procedere con una posa di qualità.

In fase di progettazione, è inoltre necessario tenere conto di specifici riferimenti normativi sui massetti radianti, in particolare delle norme UNI EN 11855 e UNI EN 1264. Quest’ultima è una norma di prodotto che definisce i requisiti e le prestazioni dei sistemi radianti che i produttori devono seguire ed è stata oggetto di revisione nel corso del 2021. Tra le principali modifiche è da segnalare la definizione di tutte le tipologie di sistema radiante a bassa inerzia e basso spessore (anche senza isolante).

Alcune parti della norma approfondiscono i dettagli di installazione e le caratteristiche che deve avere la progettazione del massetto destinato a rivestire l’impianto radiante a pavimento. Ad esempio, per i massetti cementizi, per natura più soggetti a ritiri idraulici, destinati all’applicazione di rivestimenti in pietra o in ceramica, la norma stabilisce che le zone delimitate da giunti di dilatazione non devono superare i 40 metri quadrati di area e una lunghezza massima di 8 metri. Nel caso di ambienti rettangolari, le zone delimitate da giunti possono superare queste dimensioni, ma con un rapporto massimo sulla lunghezza pari a 2:1.

Un altro punto rilevante della norma definisce lo spessore del massetto sopra tubo o bugna: lo spessore minimo di 30 mm sopra il tubo si applica ai massetti cementizi; in caso di massetti speciali, invece, tale spessore può essere derogato. Pertanto tutti i prodotti specifici dovranno indicare in scheda tecnica quale sia lo spessore minimo sopra il tubo. Lo spessore, infatti, è un aspetto molto importante nella progettazione di un massetto radiante e deve essere calcolato in base alla resistenza meccanica del massetto (in modo particolare la resistenza a flessione), la resistenza a compressione del pannello isolante e la destinazione d’uso dei locali.

Le soluzioni autolivellanti Saint-Gobain

La gamma di massetti Saint-Gobain Italia è composta da prodotti studiati appositamente per l’applicazione sugli impianti a pannelli radianti, con caratteristiche peculiari che si adattano ad ogni esigenza.

weberfloor level 250 è un massetto fluido autolivellante a base di anidrite ad elevata purezza e a ritiro quasi nullo, ideale per le applicazioni in interno in ambito residenziale e commerciale leggero, anche in caso di grandi superfici. Il prodotto è specifico per l’applicazione su sistemi radianti a pavimento a basso spessore di ultima generazione sia ancorati al sottofondo sia con pannello isolante e consente una distribuzione omogenea del calore in superficie.

weberfloor alfa 300 è un massetto fluido autolivellante a base di gesso alfa naturale, ad altissime prestazioni, pensato per applicazioni in interno in ambito residenziale e terziario, anche in caso di grandi superfici, adatto anche in caso di pavimentazioni destinate ad elevato traffico pedonale o al passaggio di carrelli elevatori per movimentazione merci. Grazie alla sua elevata fluidità è ideale per applicazioni su sistemi radianti a pavimento a basso spessore di ultima generazione sia ancorati al sottofondo sia con pannello isolante.

Entrambi i prodotti permettono di ottenere importanti vantaggi di utilizzo:

  • la posa non richiede l’utilizzo di rete metalliche o primer prima dell’applicazione delle colle deformabili S1 ed S2 della linea webercol;
  • sono utilizzabili su qualsiasi tipologia di impianto radiante;
  • assicurano un peso inferiore sul solaio pari a -100% rispetto ai sistemi tradizionali;
  • si caratterizzano per bassa inerzia, in modo da consentire una rapida messa a regime dell’impianto;
  • sono prodotti ecologici, che permettono di ridurre l’impatto ambientale del progetto;
  • sono certificati secondo la normativa europea EN 13813 e hanno ottenuto il marchio GEV_EMICODE: sono classificati, sulla base delle loro emissioni, come EC 1PLUS, ovvero la classe Premium che fissa nuovi criteri ancora più severi.