Pitture certificate HACCP. Normative e caratteristiche

Pitture certificate HACCP

Le pitture certificate HACCP rappresentano un elemento cruciale nella gestione degli ambienti dedicati alla lavorazione e alla manipolazione degli alimenti. Questi prodotti sono essenziali per garantire il rispetto delle normative igieniche e sanitarie, tutelando la salute dei consumatori e degli operatori del settore. Ma quali sono le normative che regolano l’utilizzo di pitture e vernici certificate HACCP, le caratteristiche principali di questi prodotti e le loro applicazioni specifiche?

Cosa sono le pitture certificate HACCP?

Le pitture certificate HACCP a norme ASL sono vernici per il settore alimentare, specificamente formulati per gli ambienti dove avviene la preparazione, lo stoccaggio e la vendita di alimenti. L’acronimo HACCP sta per Hazard Analysis and Critical Control Points, un sistema di prevenzione igienico-sanitario volto a garantire la sicurezza alimentare attraverso l’identificazione e il controllo dei potenziali rischi.

Secondo la normativa europea, il regolamento CE 852/2004 stabilisce i principi della certificazione HACCP, imponendo l’adozione di pitture e vernici che rispettino specifiche caratteristiche igieniche. Questi requisiti si applicano a tutti i locali dove si manipolano alimenti, inclusi, ad esempio, laboratori alimentari, ristoranti, mense e bar. Le pitture utilizzate devono contribuire a mantenere un ambiente salubre, riducendo il rischio di contaminazione, e tutelare la salute dei consumatori e degli operatori.

Pitture per ambienti sanitari

Caratteristiche delle pitture certificate HACCP

Le pitture certificate HACCP devono soddisfare una serie di requisiti per garantire la sicurezza igienica degli ambienti alimentari. Tra le caratteristiche principali, troviamo:

  • Resistenza al lavaggio: essenziale per mantenere standard igienici elevati, queste pitture devono poter essere lavate frequentemente senza deteriorarsi. Questo è fondamentale per prevenire la proliferazione di batteri e muffe.
  • Resistenza alle sostanze chimiche: le pitture devono resistere a detergenti e disinfettanti utilizzati per la pulizia delle superfici, senza alterarsi o rilasciare sostanze nocive.
  • Non tossicità: è imperativo che le pitture non contengano sostanze tossiche che potrebbero contaminare gli alimenti. Devono rispettare rigide normative riguardo alla cessione di sostanze volatili e altri composti chimici.
  • Durabilità: le pitture devono essere durature e resistenti all’usura, all’abrasione e alle sollecitazioni meccaniche, riducendo così la necessità di frequenti interventi di manutenzione, che potrebbero interferire con l’attività quotidiana degli ambienti di lavoro.

Applicazioni delle pitture per ambienti sanitari certificate HACCP

Le vernici certificate ASL devono essere utilizzate su tutte le superfici a contatto con gli alimenti e, in generale, devono essere facilmente pulibili e disinfettabili per garantire un ambiente sempre igienico.

Nel dettaglio:

  • Le porte dovrebbero essere rifinite con smalti, preferibilmente lucidi o semi-lucidi, per garantire una superficie liscia, non porosa, facile da pulire e disinfettare;
  • I soffitti devono essere progettati per prevenire la formazione e il ristagno di condensa, nonché la proliferazione di muffe;
  • I pavimenti devono essere realizzati con materiali privi di sostanze tossiche, resistenti all’abrasione e agli urti, facili da lavare e in grado di resistere agli agenti chimici;
  • Le pareti devono essere trattate con materiali non tossici, resistenti e facili da pulire;
  • Le finestre e gli infissi: devono essere progettati in modo tale da evitare l’accumulo di acqua o sporco, includendo anche barriere per prevenire l’ingresso di insetti.

Normative sulle vernici certificate HACCP

Il Regolamento CE 852/2004 stabilisce norme per garantire alti standard di igiene negli ambienti alimentari, integrando i principi HACCP e richiedendo collaborazione e formazione specifica del personale. L’HACCP aiuta gli operatori a mantenere la sicurezza alimentare, senza sostituire i controlli ufficiali delle Autorità competenti.

La Norma UNI 11021 è lo standard italiano che classifica i prodotti vernicianti destinati agli ambienti alimentari, con particolare riferimento alle pitture certificate HACCP. Questa norma stabilisce i requisiti e i metodi di prova per le vernici utilizzate su pareti e soffitti in ambienti dove sono presenti alimenti. Tra i requisiti fondamentali per l’idoneità figurano la determinazione delle sostanze organiche volatili, l’assenza di odori e la resistenza allo sporco.

Vernici certificate HACCP

Vernici certificate ASL: quali scegliere?

La scelta delle pitture certificate HACCP è fondamentale per garantire la conformità alle normative igienico-sanitarie.

weberpaint GLOW è particolarmente indicato per il settore alimentare, uno smalto murale all’acqua a elevate prestazioni, resistente a muffe e batteri. Questo prodotto è disponibile in finitura opaca o satinata e offre un’elevata resistenza ai lavaggi e ai comuni detergenti. Ha una ridotta presa di sporco e polvere, è facilmente smacchiabile, e offre un ottimo punto di bianco con una finitura liscia e fine. Inoltre, è conforme ai Criteri Ambientali Minimi (CAM).

La scelta del giusto prodotto non solo garantisce la conformità normativa, ma contribuisce anche a mantenere alti standard di sicurezza e igiene, cruciali per la protezione della salute pubblica e per il successo delle attività nel settore alimentare.

Cos’è il Green Building? Materiali ed esempi di edifici sostenibili

Green Building

Il Green Building rappresenta un approccio innovativo e responsabile all’edilizia, incentrato sull’idea di creare edifici che rispettino e proteggano l’ambiente, senza compromettere il comfort e la salute degli occupanti. In un contesto globale caratterizzato da crescenti sfide ambientali, il concetto di Green Building è diventato sempre più rilevante, trasformandosi da tendenza di nicchia a pratica necessaria. Ma cosa rende un edificio davvero “green” e quali sono le tecnologie, i materiali e le certificazioni che lo definiscono?

Cosa significa Green Building?

Il termine Green Building si riferisce a un approccio integrato alla progettazione, costruzione e gestione degli edifici, che tiene conto dell’intero ciclo di vita dell’edificio, dall’approvvigionamento dei materiali alla demolizione finale. Un edificio può essere definito come Green Building quando è progettato per ridurre il consumo di risorse, limitare le emissioni inquinanti e garantire un ambiente salubre e confortevole per gli occupanti. Questo obiettivo si raggiunge attraverso l’adozione di tecnologie avanzate e l’uso di materiali sostenibili, ma anche mediante la progettazione bioclimatica, che sfrutta al meglio le condizioni ambientali locali per minimizzare i consumi energetici. Saint-Gobain, socio del Green Building Council Italia, è fortemente impegnato in questo campo, promuovendo la diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile.

Certificazione LEED® e Green Building Council

Tra gli strumenti più riconosciuti a livello internazionale per valutare la sostenibilità degli edifici vi è la Certificazione LEED® (Leadership in Energy and Environmental Design), sviluppata dal Green Building Council degli Stati Uniti. Questo sistema di certificazione, che fornisce un quadro esaustivo per identificare e implementare soluzioni pratiche e misurabili per l’edilizia sostenibile, è applicabile a qualsiasi tipo di edificio e valuta vari aspetti, tra cui l’efficienza energetica, la gestione delle risorse idriche e la qualità dell’ambiente interno. Inoltre, il Green Building Council Italia promuove l’adozione di questi standard, adattandoli alle specificità del mercato locale.

Certificazione LEED

Materiali sostenibili per il Green Building

La scelta dei materiali gioca un ruolo cruciale nella realizzazione di un Green Building. Saint-Gobain offre una vasta gamma di soluzioni innovative e sostenibili per la realizzazione di questi edifici. Ad esempio, è una lastra di cartongesso con circa l’8% di materiale riciclato certificato, che offre le stesse prestazioni delle lastre convenzionali, ma con un impatto ambientale notevolmente ridotto. Questo tipo di materiale è ideale per chi cerca soluzioni ecocompatibili senza compromettere le prestazioni tecniche.

Un altro prodotto all’avanguardia è ®, una lastra in cartongesso progettata per migliorare la qualità dell’aria interna. Realizzata con il 35% di materiale riciclato, questa lastra è in grado di assorbire e neutralizzare i composti organici volatili (COV) presenti nell’aria, contribuendo a creare ambienti più salubri e confortevoli.

Esempi di edifici sostenibili

L’approccio del Green Building si applica a diverse tipologie di edifici, dai residenziali ai commerciali, dagli industriali ai pubblici. Gli edifici certificati LEED® dimostrano concretamente come sia possibile integrare sostenibilità, efficienza energetica e design innovativo.

Un esempio significativo è l’imponente palazzo di Via Veneto 89 a Roma, che ha ottenuto la certificazione di sostenibilità ambientale LEED® grazie a un intervento di riqualificazione che ha coinvolto anche Saint-Gobain Italia. In questo progetto è stato utilizzato il vetro PLANITHERM® INFINITY ORAÈ, caratterizzato da una bassa impronta di carbonio. Questo materiale combina elevate prestazioni termiche con una forte sostenibilità ambientale, contribuendo a ridurre i consumi energetici e garantendo al contempo un elevato livello di comfort termico all’interno dell’edificio.

Un altro esempio è il complesso Bernina7 a Milano, dove sono stati impiegati i vetri del sistema COOL-LITE® XTREME. Questo vetro, dotato di un rivestimento a triplo strato d’argento, massimizza la quantità di luce naturale che entra negli edifici, riducendo al contempo i consumi energetici.

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Comfort acustico e sostenibilità

Oltre all’efficienza energetica e alla qualità dell’aria interna, il comfort acustico è un altro aspetto fondamentale nella progettazione di edifici sostenibili. Un ambiente acusticamente confortevole contribuisce al benessere degli occupanti, riducendo lo stress e migliorando la qualità della vita.

I pannelli per controsoffitti a marchio Eurocoustic Minerval, Tonga e Tonga Therm, certificati Cradle to Cradle (C2C), sono soluzioni ideali per migliorare l’acustica degli ambienti interni. Questi pannelli offrono eccellenti prestazioni di assorbimento acustico, riducendo i livelli di rumore e creando ambienti più tranquilli e confortevoli. La certificazione C2C garantisce che questi prodotti vengano realizzati in modo sostenibile, con materiali sicuri per la salute umana e l’ambiente, e che possano essere riciclati o riutilizzati al termine della loro vita utile.

Il Green Building rappresenta il futuro dell’edilizia, un futuro in cui sostenibilità, efficienza energetica e benessere abitativo sono al centro di ogni progetto. Saint-Gobain, attraverso la sua partecipazione al Green Building Council Italia e lo sviluppo di materiali innovativi, è all’avanguardia in questo settore, offrendo soluzioni che contribuiscono a un mondo più sostenibile.

Maniglie per porte a vetro: dettagli che fanno la differenza

maniglie per porte a vetro

Quando si parla di arredamento e design d’interni, sono i dettagli a fare la differenza. Le maniglie per porte in vetro sono uno di quei particolari che, oltre a garantire funzionalità, influenzano notevolmente l’estetica di un ambiente. Che si tratti di una casa, di un ufficio o di uno spazio commerciale, le porte in vetro aggiungono luminosità e leggerezza agli spazi, ma è la scelta delle maniglie e dei pomelli a definire il carattere finale dell’arredo.

Pomelli per porte a vetro: versatilità e stile

I pomoli per porte a vetro di Logli offrono una vasta gamma di opzioni sia in termini di materiali che di forme, permettendo di personalizzare il look della porta a seconda del gusto e delle esigenze di design. Disponibili in acciaio, ottone e vetro, i pomelli possono essere scelti in base all’effetto estetico desiderato. Ad esempio, un pomello in acciaio dona un tocco moderno e minimalista, mentre l’ottone è ideale per un ambiente più classico o retrò. I pomelli in vetro, invece, sono perfetti per chi cerca un look elegante e raffinato.

Anche le forme giocano un ruolo fondamentale: dai classici pomelli a sfera, che offrono una presa confortevole e intuitiva, fino ai pomelli quadrati, più audaci e geometrici. Tra le opzioni più particolari troviamo i pomelli godronati, caratterizzati da una superficie zigrinata che conferisce un aspetto sofisticato e una presa migliore, rendendoli un elemento distintivo nell’arredamento d’interni.

pomoli porte a vetro

Maniglie per porte a vetro: finiture e innovazione

Le maniglie Logli si distinguono per l’ampia scelta di materiali e finiture. Realizzate in acciaio, alluminio o ottone, queste maniglie sono disponibili in diverse forme, come quelle tonde o quadrate, per adattarsi a qualunque stile d’arredo. La possibilità di scegliere finiture satinate, cromate o lucide permette di personalizzare ulteriormente l’estetica della porta, offrendo soluzioni che si sposano perfettamente con il design circostante.

Maniglia porta scorrevole vetro

Una menzione particolare va alla maniglia per porte scorrevoli in vetro a scomparsa: una soluzione ideale per chi desidera ottimizzare gli spazi senza rinunciare allo stile. Queste maniglie sono progettate per integrarsi perfettamente nel pannello della porta, offrendo un meccanismo di apertura fluido e discreto, perfetto per ambienti moderni e minimalisti.

Tra le innovazioni proposte da Logli troviamo anche le VHB. Questa soluzione innovativa consente di applicare la maniglia senza necessità di forare il vetro, mantenendo l’integrità della superficie. Il sistema di fissaggio prevede l’utilizzo di una striscia biadesiva ad alta adesione, che garantisce una presa sicura e duratura.

Maniglioni con serratura: sicurezza ed eleganza

Per ambienti che richiedono un livello di sicurezza maggiore, i maniglioni con serratura di Logli sono la scelta perfetta. Realizzati in acciaio inox AISI 304, questi maniglioni offrono non solo robustezza, ma anche una chiusura sicura grazie alla serratura posizionata all’estremità superiore del tubolare. Il sistema di chiusura è semplice e intuitivo: basta premere il cilindro con la chiave inserita per bloccare la porta, garantendo privacy e sicurezza, senza sacrificare il design.

maniglia logli

Scegliere le giuste maniglie o pomelli per porte in vetro può trasformare completamente l’aspetto di un ambiente. Grazie alla versatilità dei prodotti Logli, che spaziano dai maniglioni con serratura alle maniglie adesive con fissaggio VHB, è possibile combinare stile, funzionalità e innovazione, aggiungendo un tocco unico e personalizzato a ogni spazio.

Tutti i materiali per il risanamento e il ripristino dell’intonaco ammalorato

Risanamento intonaco ammalorato

Il ripristino o il risanamento dell’intonaco ammalorato è un intervento fondamentale per preservare l’integrità strutturale e l’estetica degli edifici. L’intonaco, essendo una delle parti più esposte alle intemperie e all’inquinamento, può subire danni significativi nel tempo, come fessurazioni, distacchi ed efflorescenze, quest’ultime, dovute, per esempio, al fenomeno dell’umidità da risalita. In questo articolo esploreremo diverse soluzioni per il ripristino dell’intonaco e le tecniche di utilizzo dell’intonaco di risanamento.

Rasanti e finiture per il ripristino dell’intonaco

Sul mercato si possono trovare diverse soluzioni di rasanti, cementizi e a base gesso, specifici per il ripristino dell’intonaco ammalorato da scegliere in funzione della causa che ha comportato l’ammaloramento e del fatto che si tratti di facciate esterne o di pareti interne. Alcuni di questi prodotti, tipicamente quelli cementizia, sono progettati per uso sia interno che esterno, con proprietà idrofughe ed elevata adesione. Le diverse granulometrie e i colori disponibili permettono di ottenere finiture estetiche di alta qualità, oltre a proteggere efficacemente la facciata dagli agenti atmosferici e dall’inquinamento.

Le finiture per il ripristino dell’intonaco non solo migliorano l’aspetto estetico dell’edificio, ma ne aumentano anche la durabilità. L’uso di rasature protettive è fondamentale per prevenire il degrado dell’intonaco sottostante, poiché un ulteriore aumento del grado di protezione dell’intonaco e quindi delle murature garantisce una lunga vita all’edificio, rendendolo anche più sicuro. L’impiego di finiture idrofughe, infine, è particolarmente efficace nel proteggere le facciate dagli agenti esterni, riducendo notevolmente la penetrazione dell’acqua e di conseguenza il rischio di formazione di muffe e alghe all’interno delle abitazioni.

A seconda di specifiche necessità è possibile scegliere tra numerosi rasanti differenti, ad esempio:

webercem RK355: rasante cementizio idrofugato traspirante per intonaci o calcestruzzo, a finitura civile fine, di colore bianco o grigio, per esterni ed interni. Ottima lavorabilità e facilità di ripresa.

webercem RP370: rasante idrofugato traspirante a finitura civile media, di colore bianco o grigio, per esterni ed interni. Ottima adesione anche su supporti critici come il calcestruzzo o i solai a predalles.

webercem RA30 START: rasante cementizio ad elevata adesione. In interno o esterno su supporti critici come calcestruzzo e predalles, ottima adesione su vecchie facciate finite con rivestimenti plastici, mosaici o ceramici. Resistente agli agenti atmosferici e alla carbonatazione.

Intonaco deumidificante

Intonaco deumidificante per murature umide e saline

Talvolta il risanamento degli intonaci può riguardare gli intonaci esistenti applicati su murature affette da umidità di risalita capillare, che provoca, sulle superfici di questi intonaci la formazione di macchie umide e il degrado delle finiture. Ci sono diversi rimedi specifici per questo problema, tra cui soluzioni che prevedono l’utilizzo di intonaco deumidificante, che può essere a base di calce idraulica naturale (NHL), cementizio e anche con proprietà termiche. Questi prodotti sono studiati per risanare efficacemente le murature umide, creando, quando applicati in interno, ambiente salubri e confortevoli.

L’intonaco deumidificante è caratterizzato da una struttura macroporosa che consente una maggiore traspirabilità, impedendo la formazione di efflorescenze saline e migliorando la deumidificazione muratura. L’uso di intonaci deumidificanti macroporosi è particolarmente efficace per murature in laterizio, tufo e o pietrame misto, che tendono ad assorbire molta umidità dal terreno. Questo tipo di intonaco crea una barriera contro l’umidità, favorendo la sua evaporazione e prevenendo il degrado della muratura.

Queste soluzioni non solo migliorano la deumidificazione della muratura, ma assicurano che le superfici della stessa restino asciutte comportando in tal modo innumerevoli benefici. Gli intonaci da risanamento termoisolanti, inoltre, aumentano anche la resistenza termica della struttura, rendendo gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico. L’uso di intonaci termoisolanti, combinato con proprietà deumidificanti, è una delle soluzioni più avanzate disponibili oggi sul mercato, offrendo una doppia funzione di risanamento e isolamento termico.

risanamento intonaco

Cicli di ripristino e di risanamento degli intonaci

Weber, marchio di Saint-Gobain Italia, offre un’ampia gamma di prodotti e soluzioni per cicli completi di ripristino e risanamento degli intonaci, che includono l’uso di intonaci idrofugati e rasature protettive ad alte prestazioni. Alcuni cicli sono progettati per affrontare il ripristino di intonaci esistenti ammalorati a causa di agenti atmosferici o a causa di semplice vetustà e per garantire una protezione duratura.

Altri cicli sono invece progettati per il risanamento degli intonaci ammalorati a causa di fenomeni legati all’umidità di risalita capillare. L’uso di intonaci per risanamento specifici, come quelli macroporosi e deumidificanti, risulta una pratica, collaudata da tempo, che assicura che le murature umide siano risanate nel modo più efficace e duraturo possibile.

Un ciclo completo di risanamento per le murature affette da umidità da risalita capillare inizia con la rimozione dell’intonaco ammalorato e la pulizia della superficie muraria. Successivamente, si applica uno primo strato di intonaco, denominato rinzaffo, che blocca l’umidità della muratura e favorisce l’adesione del successivo intonaco deumidificante. Questo intonaco, grazie alla sua composizione, permette di trattenere l’umidità e facilitare la sua evaporazione. Infine, si applica una rasatura protettiva che, oltre a migliorare l’aspetto estetico, protegge ulteriormente la muratura dagli agenti esterni.

A seconda di specifiche necessità è possibile scegliere tra numerosi prodotti differenti, ad esempio:

webersan thermo evoluzione, un intonaco termo-deumidificante che combina l’azione di risanamento con quella di isolamento termico delle murature degradate dalla presenza di umidità di risalita e di sali solfatici, cloruri e nitrati. È un prodotto monocomponente 3 in 1: con lo stesso prodotto, miscelato per ottenere diversa consistenza, è possibile realizzare lo strato di rinzaffo, la successiva intonacatura e la rasatura finale della muratura;

webersan evoluzione top, un intonaco macroporoso alleggerito e fibrato di colore grigio per la deumidificazione di murature saline degradate dal fenomeno di umidità di risalita capillare, certificato secondo la UNI EN 998-1 tipo R (Intonaco da risanamento). Monoprodotto professionale ottimizzato per l’applicazione a macchina intonacatrice 380V e 220V. A completamento del ciclo, applicare il rasante webersan evofinitura, una finitura minerale specifica per il risanamento.;

webersan evocalce, intonaco deumidificante macroporoso a base di calce idraulica naturale NHL per il risanamento di murature umide e saline degradate dal fenomeno di umidità di risalita capillare dell’acqua. Adatto a murature di qualsiasi natura e spessore, siano interne/esterne o di ambienti interrati; particolarmente indicato per interventi attenti alle tematiche della bioedilizia e per il recupero dell’edilizia storica-tradizionale. A completamento del ciclo, applicare il rasante webercalce finitura, una finitura minerale specifica per il risanamento ad elevata traspirabilità.

PNRR edilizia: tutte le novità

PNRR edilizia

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) costituisce una delle risposte più importanti che l’Italia ha adottato per far fronte alle sfide economiche e sociali emerse a seguito della pandemia. Questa iniziativa mira a stimolare la ripresa economica, a promuovere la resilienza delle istituzioni e dei settori chiave del paese e a garantire un futuro più sostenibile e prospero.

Un elemento cruciale all’interno di questo piano è rappresentato dal PNRR edilizia, che si configura come uno dei pilastri fondamentali per la realizzazione degli obiettivi prefissati: scopriamo tutte le novità.

PNRR edilizia: obiettivi e missioni

Il PNRR edilizia si inserisce all’interno di un piano più ampio che mira alla digitalizzazione, alla transizione ecologica e all’inclusione sociale. Le risorse destinate all’edilizia sono suddivise in diverse missioni, tra cui:

  • Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo;
  • Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica;
  • Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile;
  • Istruzione e Ricerca;
  • Inclusione e Coesione;
  • Salute RePowerEU.

Il piano si sviluppa in una serie di interventi che spaziano dalla riqualificazione degli edifici scolastici alla ristrutturazione degli immobili privati, con l’obiettivo di rendere il patrimonio edilizio italiano più sicuro, sostenibile e tecnologicamente avanzato.

PNRR edilizia privata

PNRR edilizia scolastica: un investimento per il futuro

Uno dei settori più rilevanti del PNRR è l’edilizia scolastica. Questo ambito, infatti, rappresenta un’area critica in cui si concentrano significativi investimenti per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle scuole. Gli edifici scolastici italiani sono spesso in condizioni non adeguate e il PNRR edilizia scolastica interviene proprio per colmare queste lacune.

In questo contesto, i controsoffitti acustici e i sistemi per l’isolamento a cappotto, ad esempio, contribuiscono a creare spazi educativi confortevoli e a ridotto consumo energetico. Inoltre, la sicurezza antisismica e antisfondellamento sono fondamentali per la tutela degli studenti e del personale scolastico.

PNRR edilizia scolastica

PNRR edilizia privata: opportunità per la ristrutturazione

Oltre all’edilizia pubblica, il PNRR dedica particolare attenzione anche all’edilizia privata. I fondi PNRR per la ristrutturazione edilizia offrono un’opportunità unica per i proprietari di immobili privati che intendono rinnovare le loro abitazioni, rendendole più sicure ed efficienti dal punto di vista energetico.

Anche in questo ambito, esiste una vasta gamma di soluzioni per la ristrutturazione edilizia. Dagli interventi di isolamento a cappotto ai sistemi a secco, fino ai vetri ad alta efficienza, tutte queste opzioni offrono la possibilità di beneficiare delle detrazioni fiscali previste dal PNRR, contribuendo al tempo stesso alla riduzione dell’impatto ambientale e al miglioramento del comfort abitativo.

Saint-Gobain per il PNRR

Saint-Gobain Italia, leader nell’edilizia sostenibile, offre un ampio ventaglio di soluzioni progettate per rispondere alle esigenze del PNRR edilizia, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza, l’efficienza energetica e il comfort degli edifici. Le aree di intervento coperte dalle soluzioni Saint-Gobain sono molteplici e spaziano dai sistemi per l’isolamento e l’impermeabilizzazione delle coperture all’isolamento a cappotto, fondamentali per ridurre le dispersioni termiche e garantire un’elevata efficienza energetica.

Tra le soluzioni più avanzate, i sistemi a secco e i controsoffitti acustici rappresentano un’opzione ideale per migliorare l’acustica interna e velocizzare i tempi di realizzazione dei progetti. Il sistema Gyproc X-Ray Protection, progettato per ambienti sanitari come ospedali, studi dentistici e case di cura, utilizza lastre di gesso additivate con fibre di vetro e solfato di bario, offrendo un’eccellente protezione dai raggi X e sostituendo le tradizionali soluzioni in lamina di piombo per pareti, contropareti e controsoffitti.

Saint-Gobain è all’avanguardia anche nella sicurezza strutturale, offrendo soluzioni indispensabili per proteggere gli edifici da catastrofi ambientali e garantire la sicurezza degli occupanti, come quelle antisismiche e antisfondellamento.

Alcuni esempi sono i controsoffitti antisfondellamento Gyproc per prevenire il cedimento e garantire la sicurezza degli occupanti.

L’offerta include anche vetri ad alte prestazioni, come il vetro termico PLANITHERM Infinity che, con elevata selettività, offre eccezionali prestazioni di controllo solare, efficienza energetica e alta trasmissione luminosa, garantendo comfort ottimale in ogni stagione, e rendendolo così la scelta ideale per le finestre del mercato residenziale. E infine, Saint-Gobain offre interventi collegati al completamento dell’opera, assicurando un risultato finale di alta qualità.

Grazie a queste soluzioni, Saint-Gobain consente di accedere alle agevolazioni fiscali previste dai fondi PNRR per la ristrutturazione edilizia, offrendo al contempo un contributo significativo alla sostenibilità e alla resilienza del patrimonio edilizio italiano.

Guida finestre: tutto quello che devi sapere sul vetro per l’edilizia residenziale

guida finestre

Quando si scelgono le finestre per la propria abitazione è fondamentale valutare sia la qualità del telaio che le caratteristiche del vetro. La giusta combinazione di questi elementi non solo migliora l’estetica della casa, ma incrementa anche l’efficienza energetica e il comfort abitativo. Questo articolo fornisce una guida finestre dettagliata su come scegliere il vetro per casa, analizzando le diverse tipologie di vetri per il residenziale disponibili sul mercato.

Tipologie di vetri per l’edilizia residenziale

Oggi esistono numerose opzioni di vetro per il residenziale, ognuna con specifiche caratteristiche che ne massimizzano le funzionalità. La scelta del vetro per finestre dipende dalle esigenze individuali e da vari fattori legati alla struttura della casa, come l’orientamento e le diverse stanze.

Ma quali sono le principali tipologie di vetro per casa?

Vetri basso-emissivi

I vetri basso-emissivi, noti anche come “vetri termici” o “isolanti”, sono ottenuti grazie alla deposizione di ossidi di metallo che riducono significativamente la dispersione del calore. Questo deposito permette al vetro di trattenere fino al 90% del calore, migliorando così l’isolamento termico della casa. In pratica, il calore del sole penetra facilmente ma non fuoriesce, contribuendo a mantenere la casa calda in inverno. Questo tipo di vetri sono particolarmente adatti per le esposizioni a Nord e per le vetrate con schermi solari.

Vetri selettivi

I vetri selettivi, chiamati anche “vetri a controllo solare” o “quattro stagioni”, sono trattati per migliorare le prestazioni isolanti. Questo tipo di vetro è progettato per selezionare i raggi solari che lo attraversano, respingendo gli infrarossi in estate per prevenire il surriscaldamento della casa, oltre a trattenere il calore all’interno della casa nel periodo invernale.

vetro per casa

Vetri di sicurezza: temperati o stratificati

La sicurezza è un fattore cruciale nella scelta del vetro per le finestre, tanto che dal 2014 in Italia è obbligatorio installare vetri di sicurezza nelle nuove abitazioni. I vetri temperati e stratificati offrono diverse soluzioni: i primi sono riscaldati a oltre 600°C e raffreddati rapidamente per creare un vetro che, in caso di rottura, si frantuma in piccoli pezzi non taglienti. I vetri stratificati, invece, sono trattati con una pellicola plastica (PVB) che mantiene i pezzi di vetro uniti in caso di rottura, riducendo il rischio di infortuni.

Vetri anti-rumore

Per le abitazioni situate in zone trafficate o particolarmente rumorose, come vicino a ferrovie o aeroporti, i vetri anti-rumore sono essenziali. Questi vetri stratificati contengono un film plastico che attenua i rumori esterni, garantendo un ambiente domestico tranquillo e silenzioso. La corretta installazione e l’uso di telai adatti, come quelli in alluminio, migliorano ulteriormente l’isolamento acustico.

Vetri traslucidi

I vetri traslucidi sono vetri che permettono il passaggio di luce ma non sono trasparenti. Questa tipologia è particolarmente utile per finestre al piano terra o in situazioni in cui la privacy è una priorità. Questi vetri assicurano riservatezza sia di giorno che di notte.

vetro per il residenziale

Vetri auto-pulenti

I vetri auto-pulenti sono trattati con una sostanza che li mantiene puliti grazie all’azione combinata del sole e dell’acqua. La luce solare decompone lo sporco, che viene poi lavato via dalla pioggia senza lasciare aloni. Questo tipo di vetro è ideale per finestre difficili da raggiungere e pulire manualmente.

Vetri extra-chiari

I vetri extra-chiari, privi di ossido di ferro, sono completamente trasparenti e offrono una trasmissione luminosa superiore rispetto ai vetri float tradizionali. Questa caratteristica li rende ideali per chi desidera finestre che assicurino una visibilità e una resa cromatica naturale ottimali.

Saint-Gobain Italia per il giusto vetro per casa

Affidarsi a produttori di alta qualità, come Saint-Gobain Glass, è fondamentale per scegliere il vetro giusto per le finestre della propria abitazione. Per effettuare la scelta corretta è necessario valutare vari fattori, come altitudine, latitudine, fascia climatica, esposizione al sole e al vento, e la posizione della casa (isolata, urbana, rumorosa, ecc.). Inoltre, è importante considerare l’uso specifico delle stanze (bagno, cucina, studio, ecc.) e le diverse esposizioni (nord, sud, est, ovest) per selezionare il vetro più adatto a ogni ambiente.

Per esempio, il vetro PLANITHERM® INFINITY di Saint-Gobain è pensato per il mercato della finestra in particolare quello residenziale, grazie alla sua elevata selettività, le elevate prestazioni di controllo solare ed efficienza energetica, combinate con la massima trasmissione luminosa. Questo vetro garantisce agli ambienti domestici massima trasparenza oltre che comfort energetico, con risparmi sui costi per il riscaldamento in inverno e sulla bolletta per l’aria condizionata in estate.

Per le zone più fredde o per le finestre esposte a nord, invece, il vetro basso-emissivo PLANITHERM® Clear 1.0 è una scelta ideale. Questo vetro utilizza strati multipli di ossidi metallici per riflettere l’irraggiamento infrarosso, mantenendo il calore all’interno degli ambienti.

Scegliendo accuratamente i vetri per finestre con l’aiuto di esperti di Saint-Gobain, si può migliorare notevolmente il comfort, la sicurezza e l’efficienza energetica della casa.

Cappotto e tetto danneggiati dalla grandine? Le migliori soluzioni di ripristino

cappotto danneggiato dalla grandine

Secondo i dati condivisi dall’European Severe Weather Database, nel bacino mediterraneo le grandinate con chicchi di grandi dimensioni sono aumentate del 30%. Nel 2023 in Europa si sono contate circa 10mila grandinate di grosse dimensioni, mentre nei 7 anni precedenti gli eventi di questo tipo non superavano i 3 mila casi. Solo in Italia il 2023 si sono verificate 1.468 grandinate intense.

Fenomeni di questo tipo, con forte intensità e grandi dimensioni dei chicchi, causano innumerevoli e ingenti danni che coinvolgono diversi settori, da quello agricolo, a quello automobilistico, a quello edile.

Per quanto riguarda il settore edile, sono le parti più esposte degli edifici a subire i danni maggiori: tetti, coperture, ombreggianti, tende da sole e tapparelle, ma anche semplicemente le facciate. Sono sempre più frequenti, infatti, i danni al cappotto termico causati dalla grandine.

Cappotto termico: quali sono i danni da grandine

Durante una violenta grandinata il cappotto termico può subire danni significativi: i chicchi di grandine possono causare crepe, ammaccature e persino buchi nel rivestimento esterno. Un cappotto danneggiato dalla grandine, con cavillature e distaccamenti dell’intonaco, non solo compromette l’aspetto estetico dell’abitazione, ma anche la sua funzionalità: le crepe e i buchi consentono all’umidità di penetrare all’interno degli strati fino alle pareti, provocando problemi di muffa e, nel tempo, anche un degrado strutturale.

cappotto danneggiato grandine

Come ripristinare i danni della grandine sul cappotto? webertherm renovETICS into

Un cappotto esterno danneggiato dalla grandine può essere ripristinato con soluzioni pensate ad hoc che non prevedono la rimozione del cappotto esistente.

webertherm renovETICS into è la soluzione Saint-Gobain Italia pensata per ripristinare i danni al cappotto senza dover ricorrere a interventi costosi o invasivi. webertherm renovETICS into è un sistema composto da intonaco fibrato e idrofugato webertherm into e rasante webertherm into, sviluppato per ridare alle superfici sulle quali è applicato tutta la robustezza, la resistenza e la solidità tipiche delle facciate intonacate in modo tradizionale. Inoltre, supera anche i vincoli decorativi dei sistemi standard, come ad esempio l’utilizzo esclusivo di rivestimenti colorati a spessore a base sintetica.

Scegliere webertherm renovETICS into permette di:

  • ripristinare sistemi a cappotto con difetti e danni di grave entità;
  • evitare la rimozione del cappotto danneggiato;
  • ripristinare la solidità della muratura tradizionale;
  • utilizzare qualsiasi finitura, con pitture o rivestimenti.

Come prevenire i danni della grandine sulle coperture?

La scelta dei materiali da utilizzare per la realizzazione del cappotto è una delle variabili che può rendere questa applicazione duratura e solida. Infatti, optare per soluzioni antigrandine certificate è la scelta ideale per non subire i danni che fenomeni atmosferici intensi possono causare.

Le membrane antigrandine a marchio Isover, certificate per la resistenza alla grandine secondo norma UNI EN 13583:2012, sono una soluzione efficace per proteggere il cappotto termico dai danni che può causare questo fenomeno atmosferico. Le membrane Isover, infatti, offrono una resistenza superiore agli agenti atmosferici, garantendo la durata e l’integrità della tua struttura.

Grazie alla tecnologia BituverTech®, le membrane antigrandine Isover sono in grado di assorbire gli impatti, mantenendo la loro integrità impedendo le possibili infiltrazioni; inoltre, sono progettate per adattarsi a diverse tipologie di superfici e strutture, offrendo una soluzione versatile e affidabile per ogni esigenza.

Tra i vari prodotti specifici a catalogo è possibile trovare:

  • Bituver Fleximat: membrana elastomerica (BPE) con armatura in TNT di poliestere a filo continuo rinforzato con fili in fibra di vetro. Caratterizzata per eccezionale resistenza all’invecchiamento termico (flessibilità a freddo inalterata dopo test di invecchiamento);
  • Bituver Monoplus: membrana con mescola elastoplastomerica APAO a base di resine metalloceniche. L’armatura è costituita da un tessuto non tessuto di poliestere a filo continuo rinforzato con fibre di vetro;
  • Bituver Renover: membrana monostrato a doppia mescola dedicata ai rifacimenti su vecchia membrana deteriorata. Il lato inferiore è realizzato con una specifica mescola elastomerica SBS che assicura altissima adesione. Il lato superiore in mescola innovativa APAO, invece, è messo a punto per consentire un’alta efficienza applicativa, forte riduzione degli inestetismi delle impronte in posa e un’ottima resistenza ai raggi UV.

Come scegliere la malta cementizia migliore per il proprio progetto

malta cementizia

La malta è uno dei componenti di base dei lavori in muratura. Può essere definita come un conglomerato, ovvero un impasto composto da materiali inerti, come sabbia, e leganti, come calce o cemento, a cui vanno aggiunte quantità variabili di acqua per ottenere un composto in grado di unire saldamente differenti elementi di muratura. La malta, infatti, viene solitamente utilizzata in edilizia per realizzare murature, interne ed esterne, intonaco e sottofondi.

Quali malte esistono e come sono composte

Le malte si dividono in diverse categorie sulla base del legante utilizzato e, di conseguenza, dei differenti usi a cui sono destinate:

  • malta cementizia, composta da cemento, inerte e acqua, caratterizzata da una buona impermeabilità. È fra i materiali da rivestimento più utilizzati, grazie alla sua versatilità, ed è ideale per la realizzazione di murature, intonaci, massetti e autolivellanti;
  • malta aerea, realizzata con leganti aerei come gesso o calce aerea a cui si aggiunge un inerte molto sottile, come calcare o silice. Ideale per lavori di finitura degli interni;
  • malta idraulica, formata da calce idraulica, sabbia e acqua. Si caratterizza per alta traspirabilità e performance meccaniche non elevate che la rendono ideale per l’utilizzo su murature storiche. Solitamente viene utilizzate per strutture leggere sottoposte a sollecitazioni minori;
  • malta bastarda, composta da due leganti, ovvero cemento e calcina idraulica mischiati a sabbia e acqua. Il doppio legante rende il composto più aderente alle superfici, maggiormente lavorabile, con una migliore resistenza meccanica e una buona impermeabilità. Solitamente viene utilizzata per lavori di muratura o per intonaci;
  • malta refrattaria, costituita da allumina, ossido ferrico, silice e calcina viva, leganti che conferiscono al composto una maggiore resistenza anche a temperature elevate.

Le caratteristiche della malta cementizia

Le malte cementizie si caratterizzano per:

  • resistenza: con la quale contribuiscono alla solidità e durabilità alle strutture;
  • versatilità: possono essere usate in diverse applicazioni, dall’elevazione di murature all’utilizzo come intonaco;
  • adesione: assicurano un’ottima aderenza ai materiali di costruzione;
  • lavorabilità: sono facili da miscelare e applicare;
  • impermeabilità: permettono di svolgere lavori edili duraturi anche quando esposti all’esterno e all’umidità.

Grazie alle loro proprietà, le malte cementizie sono perfette per una vasta gamma di applicazioni edili.

malta premiscelata

Le malte cementizie a marchio Weber di Saint-Gobain Italia

Weber, marchio di Saint-Gobain Italia, offre una gamma completa di malte cementizie adatte a ogni esigenza. Ecco alcune delle loro migliori soluzioni:

weber facciavista è una malta specifica per murature a vista, che combina estetica e resistenza. È ideale per realizzare pareti che devono mantenere un aspetto naturale e decorativo, garantendo al contempo una lunga durabilità;

weber MP910 è una malta cementizia premiscelata da muratura di classe M5, particolarmente indicata per l’intonacatura. Offre ottime prestazioni in termini di adesione e lavorabilità, ideale per lavori di costruzione e ristrutturazione;

weber MP910f è una variante della MP910 con granulometria media e una formulazione speciale per migliorare la finitura superficiale. Questa malta cementizia è l’ideale per intonaci che necessitano di una superficie liscia e uniforme;

weber MP920 è una malta cementizia per intonaci tradizionali, adatta per l’uso interno ed esterno. Offre un’ottima resistenza agli agenti atmosferici ed è perfetta per le facciate esterne;

weber maltoprem MB è una malta premiscelata per muratura, che garantisce una forte adesione e resistenza meccanica. È ideale per costruzioni che richiedono una robustezza superiore;

weber maltoprem MC è una malta premiscelata ad alte prestazioni, indicata per applicazioni speciali che necessitano di resistenza a compressione e durabilità nel tempo;

webermix pratico è una malta pronta all’uso, ad elevata plasticità, perfetta per piccoli interventi e riparazioni rapide. Offre praticità e velocità d’uso, senza compromettere la qualità del risultato finale.

Smalti murali: come usarli per una resa ottimale

smalti murali

Per rinnovare un ambiente spesso può bastare un nuovo colore: ritinteggiare le pareti, infatti, permette di dare alle stanze una ventata di freschezza, rendere l’ambiente più luminoso o anche cambiare stile.

Gli smalti murali possono essere un’ottima soluzione per chi cerca un prodotto per ritinteggiare le pareti caratterizzato da una rapida applicazione e una resa estetica unica, sia per ambienti domestici sia per quelli commerciali: questa tipologia di vernice permette, infatti, di ottenere una finitura resistente e brillante, che si adatta perfettamente a qualsiasi progetto, grazie anche ad una vasta gamma di colori.

Perché scegliere uno smalto murale

Sono quattro le principali caratteristiche che rendono uno smalto murale perfetto per tinteggiare le pareti interne di casa:

  • La flessibilità di utilizzo: gli smalti murali si adattano a qualsiasi tipo di design, sono perfetti per tinteggiare pareti e soffitti, ma anche per creare effetti decorativi, pareti a contrasto o piccoli dettagli di colore;
  • La facilità di pulizia: la superficie liscia e non porosa permette di pulire facilmente le pareti con un panno umido per rimuovere eventuali macchie;
  • La durabilità: grazie a una finitura dura e resistente lo smalto murale ha una buona resistenza all’usura e ai graffi, caratteristica che lo rende perfetto anche in ambienti in cui transitano molte persone;
  • La resistenza all’umidità e alla muffa: gli smalti murali di ultima generazione sono pensati per resistere all’umidità e alla formazione di muffe, per questo sono particolarmente adatti anche ad ambienti umidi come bagni, cucine e lavanderie.

smalto murale all'acqua

Come scegliere lo smalto murale per interni

Quando si tratta di scegliere lo smalto murale per ritinteggiare le pareti interne è importante tenere conto di diversi fattori per garantire una resa ottimale. Prima di tutto, è necessario considerare l’ambiente in cui verrà applicato lo smalto: se si tratta di una stanza ad alta umidità come il bagno o la cucina, è meglio optare per uno smalto murale all’acqua particolarmente resistente all’umidità.

In secondo luogo va valutata la tipologia di finitura che si desidera ottenere: opaca o satinata. La scelta dipende dallo stile e dall’effetto visivo che si vuole creare nell’ambiente.
Infine, è utile considerare le caratteristiche del prodotto da scegliere, come la copertura e la facilità d’applicazione. Meglio sempre optare per prodotti di alta qualità, in grado di assicurare risultati professionali e duraturi nel tempo.

Come applicare gli smalti murali

Applicare uno smalto murale per interni in modo corretto è essenziale per ottenere una resa ottimale sulle pareti. Prima di iniziare, è fondamentale assicurarsi che la superficie sia pulita e liscia, eliminando eventuali residui di polvere, sporco o imperfezioni.

Si passa quindi all’applicazione di un primer o di una base adatta a favorire l’adesione dello smalto e ad ottenere una copertura uniforme, come weberprim FIX, fissativo isolante trasparente. Una volta asciugato il primer, è possibile applicare lo smalto murale utilizzando un rullo di buona qualità. Per stendere lo smalto murale in modo da ottenere una finitura uniforme si consiglia di procedere con strati sottili, evitando le sovrapposizioni e lavorando in sezioni di circa un metro quadrato.

Solo quando la vernice è completamente asciutta si può valutare se sono necessarie altre passate per ottenere una copertura ideale.

smalto murale per interni

weberpaint GLOW: i nuovi smalti murali Saint-Gobain Italia

Saint-Gobain Italia offre un vasto catalogo di vernici e prodotti per la tinteggiatura di ambienti interni sia residenziali sia commerciali.

weberpaint GLOW è la nuova gamma di smalti murali all’acqua per interni ad alte prestazioni, caratterizzati da elevata resistenza all’aggressione di muffe, funghi e batteri. Lo smalto weberpaint GLOW assicura un’elevata copertura e permette di realizzare finiture lisce particolarmente fini, in versione opaca o satinata. Inoltre, il nuovo smalto ad acqua Saint-Gobain assicura un’elevata resistenza al lavaggio e all’azione di detergenti e disinfettanti, che lo rende idoneo ad ambienti sottoposti a requisiti HACCP;

weberpaint GLOW è perfetto per qualsiasi tipo di progetto e di design: è dotato di ottimo punto di bianco ed è colorabile con sistema tintometrico webercolorlook.

Parapetti per interno, sicurezza e design al primo posto

parapetti per interni

I parapetti in vetro per interni sono diventati una scelta popolare per chi desidera combinare estetica e funzionalità in un progetto di ristrutturazione o di nuova costruzione. Perfetti per scale, soppalchi e ballatoi interni, questi elementi offrono una soluzione moderna che valorizza qualsiasi ambiente.

Ma cosa rende i parapetti per interno in vetro così speciali?

Design unico e adatto ad ogni ambiente

Design minimalista è la parola d’ordine. I parapetti in vetro per interni sono ideali per chi ama le linee pulite e vuole puntare sulla luminosità degli ambienti. Grazie alla trasparenza del vetro, i parapetti per interni creano un effetto di continuità visiva, ampliando gli spazi e donando una sensazione di leggerezza.

Le linee pulite e minimal rendono questi elementi funzionali, pratici, ma soprattutto flessibili, perché perfettamente adattabili a qualsiasi stile di design e a qualsiasi tipologia di edificio, sia in ambito residenziale che pubblico.

Sicurezza ed estetica: i migliori materiali per parapetti per interno

Quando si parla di parapetti in vetro la sicurezza è una delle tematiche più importanti da valutare e in questi casi la scelta del vetro può fare la differenza.

Il vetro di sicurezza stratificato è tra i materiali più adatti a questo tipo di applicazione, perché assicura solidità e una forte luminosità. Questo tipo di vetro si ottiene grazie all’inserimento di un foglio plastico (di natura polimerica) tra due lastre di vetro, in questo modo, in caso di rottura accidentale, il materiale plastico tiene uniti i pezzi di vetro impedendo la formazione di fori, schegge e frammenti taglienti.

In aggiunta viene utilizzato il vetro temprato oltre che stratificato, che si caratterizza per una maggiore durezza della superficie, dovuta al processo di tempra, che ne migliora la resistenza meccanica aumentando di molto la resistenza alla spinta.

Anche i sistemi di fissaggio delle lastre sono molto importanti per la sicurezza dei parapetti in vetro: scegliere prodotti di alta qualità, realizzati e testati secondo le norme UNI 7697 e NTC 2018, permette di avere un’estetica perfetta garantendo elevati standard di sicurezza.

Massima personalizzazione per i parapetti interni

I parapetti in vetro offrono una vasta gamma di opzioni di personalizzazione. Si può scegliere tra vari tipi di vetro, come quello trasparente, oppure opaco o anche colorato, per adattarsi al meglio allo stile dell’abitazione. Inoltre, sono disponibili diversi sistemi di montaggio, come quelli con profili incassati o con attacchi puntuali, per soddisfare ogni esigenza estetica e strutturale.

parapetti in vetro

Parapetti in vetro per interni: le soluzioni Logli Saint-Gobain

Per chi cerca soluzioni di alta qualità per la progettazione e posa di parapetti in vetro per interni, moderni, funzionali e sicuri, Logli Saint-Gobain offre tre serie di sistemi di fissaggio eccellenti:

  • la serie DEFENDER, in alluminio, che permette di realizzare parapetti a fascione che lasciano spazio all’eleganza del vetro, garantendo prestazioni elevate;
  • la serie EVO, formata da attacchi puntuali realizzati in acciaio inox e dalle elevate caratteristiche meccaniche. Questa gamma offre performance elevate ed è in grado di adattarsi ad ogni esigenza e permette di scegliere tra vite a vista o borchia cieca e tra distanziatore regolabile o fisso.
  • La serie MQ, montanti quadri che permettono di fissare il vetro con morsetti o con fissaggi a punto, un classico intramontabile che enfatizza il fascino dell’acciaio inox.

La linea DEFENDER si tinge di un nuovo colore

La linea di profili DEFENDER si arricchisce con la nuova colorazione Rubigo: un effetto ruggine unico e raffinato.

Questo nuovo colore permette di dare un tocco estetico inconfondibile a qualsiasi progetto grazie alla sua versatilità, che lo rende ideale sia per interni sia per esterni, integrandosi armoniosamente in ogni contesto. Inoltre, la qualità dei prodotti Logli Saint-Gobain garantisce durata e protezione ineguagliabili.

Come scegliere l’impermeabilizzante più adatto al proprio progetto

L’impermeabilizzazione è essenziale per impedire all’acqua di entrare nelle mura delle abitazioni o di altre costruzioni edili. Proteggere la casa con un adeguato sistema impermeabilizzante è fondamentale, considerando che mantenere gli interni asciutti è l’unico modo per prevenire problemi come infestazioni di insetti, formazione di muffa e, nei casi estremi, cedimenti strutturali. Ma come scegliere l’impermeabilizzante più adatto al proprio progetto? Sul mercato ne esistono diverse tipologie, dall’impermeabilizzante elasto-cementizio alla membrana bituminosa, e ognuna di queste ha caratteristiche specifiche che ne determinano le funzionalità.

Come scegliere l’impermeabilizzante

Il contatto tra l’acqua e le strutture edili rappresenta una delle sfide principali da affrontare sia durante la progettazione sia la costruzione vera e propria. Oltre la metà dei casi di degrado degli edifici è infatti legata a una progettazione inadeguata o a una scorretta esecuzione dell’impermeabilizzazione, che può causare infiltrazioni Quindi come scegliere l’impermeabilizzante giusto?

impermeabilizzanti a base cementizia

Per scegliere l’impermeabilizzante appropriato è necessario considerare diversi fattori:

  • Tipologia di struttura. Ogni edificio ha caratteristiche specifiche che influenzano il tipo di protezione necessario. Ad esempio, le strutture interrate, come le fondazioni o i seminterrati, necessitano di soluzioni altamente resistenti alla pressione idrostatica.
  • Provenienza dell’acqua rispetto alla collocazione dello strato impermeabile. L’acqua può entrare in contatto con l’edificio a causa di fenomeni metereologici (acqua battente), infiltrazioni dovute ad acque reflue superficiali o di falda, fenomeni di capillarità delle fondazioni, perdite di impianti e tubazioni, o per la funzione stessa della struttura (come nel caso di vasche idriche di raccolta e piscine). Ogni fonte d’acqua richiede una strategia diversa di impermeabilizzazione.
  • Natura del materiale di supporto. Le tipologie di supporti presenti in edilizie sono varie e per ogni supporto occorre scegliere l’impermeabilizzante o il materiale impermeabilizzante più compatibile con lo stesso. Inoltre, è essenziale che il materiale di supporto sia sempre preparato adeguatamente, privo di irregolarità, pulito e asciutto per garantire la posa ottimale del prodotto impermeabilizzante.

I prodotti impermeabilizzanti si differenziano in base alla destinazione d’uso, alla composizione dei materiali e al metodo di posa. Saint-Gobain Italia propone un’ampia gamma di soluzioni progettate per ogni situazione, che spazia dalle malte osmotiche, agli impermeabilizzanti elasto-cementizi, passando per le membrane liquide a base di resine organiche e poliuretaniche, fino alle membrane prefabbricate bitume-polimero.

membrana impermeabilizzante

Membrane prefabbricate bitume polimero

Una delle soluzioni più comuni per proteggere le superfici dall’acqua è l’uso di una membrana impermeabilizzante bituminosa. Questa può essere applicata su tetti, terrazzi e balconi, offrendo una protezione efficace contro l’acqua.

La scelta della membrana impermeabilizzante dipende dal tipo di superficie e dall’esposizione all’acqua. Con il marchio Isover, Saint-Gobain propone membrane bituminose (https://www.isover.it/membrana-impermeabilizzante) di diversa tipologia: elastoplastomeriche, elastomeriche, con finitura metallica e autoadesive. La linea BituverTech® (https://www.isover.it/bituvertech), si distingue per una formulazione innovativa studiata e sviluppata nei laboratori di ricerca.

In termini di comfort termico, è inoltre fondamentale prendere in considerazione che tetti e superfici piane tendono a surriscaldarsi quando vengono colpiti dalle radiazioni solari. Il calore può quindi passare negli ambienti sottostanti favorendo l’aumento dei costi di condizionamento.

Per ovviare a questo problema è necessario scegliere un sistema di copertura ad elevato SRI (Solar Reflectance Index), ovvero Indice di Riflettanza Solare, quantificato secondo un apposito standard che mette in relazione due valori specifici come l’emissività termica e la riflettanza solare.

Saint-Gobain Italia propone una gamma di soluzioni per il risparmio energetico, caratterizzate da alto indice di riflettanza solare e con elevata resistenza alla grandine. Le soluzioni a catalogo certificate Bureau Veritas, ente certificatore a livello mondiale nei servizi di controllo e verifica, secondo le normative del settore:

  • Verifica della stratigrafia proposta e dei materiali utilizzati – secondo la norma UNI 8178-2: 2019 (analisi degli elementi e strati funzionali delle coperture continue e indicazioni progettuali per la definizione di soluzioni tecnologiche);
  • Verifica della resistenza termica e trasmittanza termica – secondo la norma UNI EN ISO 6946:2018 (Componenti ed elementi per edilizia – Resistenza termica e trasmittanza termica | Metodi di calcolo).

Le soluzioni certificate Saint-Gobain Roof System si adattano a progetti con esigenze differenti, tra cui:

Impermeabilizzanti a base cementizia

L’impermeabilizzante elasto-cementizio è una soluzione molto apprezzata poiché particolarmente versatile e adatta a diverse superfici. Per le superfici in calcestruzzo dove è necessario agire in controspinta è possibile invece utilizzare gli impermeabilizzanti osmotici, poiché tali prodotti, penetrano nelle porosità del materiale, creando una barriera efficace contro le infiltrazioni d’acqua.

Membrane liquide

Le guaine liquide a base acqua sono prodotti monocomponenti e pronti all’uso, che si applicano in forma pastosa o semiliquida. Una volta stese, polimerizzano formando un manto continuo, solido e impermeabile. Sono composte da emulsioni acquose di polimeri acrilici, bituminosi o una loro combinazione, e si distinguono per il tipo di leganti organici impiegati, che garantiscono adesione al supporto. L’ampia gamma Isover di prodotti liquidi a base acqua comprende guaine impermeabilizzanti, adesivi e finiture protettive per ogni utilizzo in copertura.

Per superfici particolarmente estese o complesse si raccomanda inoltre l’applicazione dei sistemi impermeabilizzanti poliuretanici weberdry PUR, la gamma di sistemi impermeabilizzanti professionali a base di resine poliuretaniche pure, ad alte prestazioni e applicazione liquida. Ideali per superfici esterne come tetti, terrazzi, balconi, parcheggi e tribune, offrono lunga durata, facilità di applicazione e certificazioni complete, tra cui EPD. Le soluzioni garantiscono elevate resistenze meccaniche, chimiche, termiche, ai raggi UV, agli agenti atmosferici e alla pressione positiva dell’acqua, rendendole adatte sia a nuove costruzioni che a interventi di ripristino.

Pavimenti radianti: una guida ai massetti autolivellanti a basso spessore

massetti autolivellanti a basso spessore

Ottenere un buon comfort abitativo è un obiettivo sempre più centrale nei progetti di costruzione e ristrutturazione degli edifici, anche grazie all’evoluzione delle tecniche costruttive che offrono sempre nuove soluzioni per ottenere un ambiente confortevole e salubre.

Quando si parla di comfort termico e di qualità dell’aria è fondamentale assicurare una distribuzione uniforme e ottimale delle temperature, per questo diventa centrale la corretta progettazione dei sistemi di riscaldamento a pavimento radiante.

Come funzionano i pavimenti radianti di tipo idronico

I sistemi di riscaldamento a pavimento di tipo idronico sono costituiti da una rete di tubi annegati nel massetto del pavimento, all’interno dei quali circola l’acqua a una determinata temperatura e pressione, per permettere al calore di diffondersi per irraggiamento, con una distribuzione uniforme.

La migliore distribuzione della temperatura nell’ambiente viene determinata dalla curva ideale di comfort termico, secondo la quale le zone più vicine al pavimento devono avere temperature lievemente maggiori rispetto alle zone più vicine al soffitto. La curva di comfort termico ottenuta tramite sistema radiante a pavimento è quella che più si avvicina alla temperatura ideale.

Gli impianti di nuova generazione sono progettati in modo da mantenere l’impianto ad una temperatura molto bassa, riducendo i consumi rispetto agli impianti tradizionali come termosifoni o impianti ad aria.  Inoltre, l’assenza di moti convettivi dell’aria, che solitamente vengono generati dalla differenza di temperatura tra corpo scaldante ed ambiente circostante e che sono tipici dei sistemi tradizionali, contribuisce a ridurre il movimento di polveri e di impurità dell’aria.

I sistemi radianti a basso spessore o bassa inerzia

I sistemi radianti a bassa inerzia termica sono tra le soluzioni più innovative in materia di pavimenti radianti e anche tra le più utilizzate nei progetti di ristrutturazione e riqualificazione, dato che sono in grado di garantire un ingombro limitato in altezza.

Questi nuovi sistemi radianti a basso spessore sono la soluzione migliore anche per gli edifici con classi energetiche A o B, che si caratterizzano per bassi carichi termici nella stagione invernale: possono essere controllati in modo rapido ed efficiente, impedendo all’edificio di riscaldarsi eccessivamente una volta raggiunta la condizione di comfort.

La conformazione di questi sistemi e l’esigenza di avere spessori bassi richiede la scelta di un massetto ad alta fluidità, studiato per questo scopo: un autolivellante a basso spessore con adeguate resistenze meccaniche, caratterizzato da un minore carico apportato al solaio, rispetto ai sistemi tradizionali. In questo modo è possibile:

  • ridurre il carico al solaio mediamente di almeno 40 kg/mq;
  • trasportare in cantiere un quantitativo inferiore di materiale;
  • ridurre le emissioni di CO2.

massetti radianti a bassa inerziaLe soluzioni Saint-Gobain per gli impianti radianti a basso spessore

Saint-Gobain Italia è sempre in prima linea nella ricerca e sviluppo di materiali e prodotti innovativi, volti a rendere il settore edile sempre più sostenibile e a migliorare il comfort abitativo degli edifici. La gamma Weber, ricca di soluzioni adatte ad ogni esigenza, accoglie anche massetti autolivellanti specifici per impianti radianti a basso spessore:

  • weberfloor level 250, massetto autolivellante a basso spessore a base di anidrite, caratterizzato da elevata fluidità, granulometria fine e distribuzione omogenea del calore, pensato per applicazioni su impianti radianti a basso spessore e bassa inerzia, in ambito prevalentemente residenziale e commerciale leggero;
  • weberfloor alfa 300, massetto autolivellante a basso spessore a base di gesso alfa, caratterizzato da elevata fluidità, granulometria fine e prestazioni meccaniche elevate, pensato per applicazioni su impianti radianti a basso spessore e bassa inerzia anche in ambito non residenziale, come ad esempio ospedali, scuole, uffici e centri commerciali.

pavimenti radianti

Come assicurare affidabilità e durabilità di un massetto radiante a basso spessore?

Saint-Gobain Italia ha realizzato uno studio approfondito per comprendere al meglio i comportamenti dei prodotti della gamma Weber utilizzati per la realizzazione di massetti a basso spessore, al fine di assicurare affidabilità e durabilità delle installazioni. L’analisi condotta su weberfloor level 250 e weberfloor alfa 300 è servita a valutare la loro resistenza a carico concentrato in funzione dei diversi spessori di applicazione per:

  • determinare lo spessore minimo di un massetto autolivellante sopra il tubo o la bugna in un sistema radiante a bassa inerzia, per garantirne l’efficienza termica e la resistenza strutturale;
  • valutare la dipendenza dallo strato isolante, analizzando come la resistenza a compressione dello strato isolante, posto sotto il pannello radiante, influenzi le performance complessive del sistema, al fine di ottimizzare la stratigrafia e l’applicazione dei massetti;
  • offrire indicazioni per una corretta posa in opera, condividendo consigli per eseguire un lavoro a regola d’arte, a partire dalla preparazione del supporto su cui posare l’impianto, alla corretta analisi dei giunti, fino alla posa dei rivestimenti.

Puoi scaricare la ricerca completa Saint-Gobain sui massetti autolivellanti nei sistemi radianti a basso spessore e bassa inerzia dal sito Weber!