PNRR edilizia: tutte le novità

PNRR edilizia

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) costituisce una delle risposte più importanti che l’Italia ha adottato per far fronte alle sfide economiche e sociali emerse a seguito della pandemia. Questa iniziativa mira a stimolare la ripresa economica, a promuovere la resilienza delle istituzioni e dei settori chiave del paese e a garantire un futuro più sostenibile e prospero.

Un elemento cruciale all’interno di questo piano è rappresentato dal PNRR edilizia, che si configura come uno dei pilastri fondamentali per la realizzazione degli obiettivi prefissati: scopriamo tutte le novità.

PNRR edilizia: obiettivi e missioni

Il PNRR edilizia si inserisce all’interno di un piano più ampio che mira alla digitalizzazione, alla transizione ecologica e all’inclusione sociale. Le risorse destinate all’edilizia sono suddivise in diverse missioni, tra cui:

  • Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo;
  • Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica;
  • Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile;
  • Istruzione e Ricerca;
  • Inclusione e Coesione;
  • Salute RePowerEU.

Il piano si sviluppa in una serie di interventi che spaziano dalla riqualificazione degli edifici scolastici alla ristrutturazione degli immobili privati, con l’obiettivo di rendere il patrimonio edilizio italiano più sicuro, sostenibile e tecnologicamente avanzato.

PNRR edilizia privata

PNRR edilizia scolastica: un investimento per il futuro

Uno dei settori più rilevanti del PNRR è l’edilizia scolastica. Questo ambito, infatti, rappresenta un’area critica in cui si concentrano significativi investimenti per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle scuole. Gli edifici scolastici italiani sono spesso in condizioni non adeguate e il PNRR edilizia scolastica interviene proprio per colmare queste lacune.

In questo contesto, i controsoffitti acustici e i sistemi per l’isolamento a cappotto, ad esempio, contribuiscono a creare spazi educativi confortevoli e a ridotto consumo energetico. Inoltre, la sicurezza antisismica e antisfondellamento sono fondamentali per la tutela degli studenti e del personale scolastico.

PNRR edilizia scolastica

PNRR edilizia privata: opportunità per la ristrutturazione

Oltre all’edilizia pubblica, il PNRR dedica particolare attenzione anche all’edilizia privata. I fondi PNRR per la ristrutturazione edilizia offrono un’opportunità unica per i proprietari di immobili privati che intendono rinnovare le loro abitazioni, rendendole più sicure ed efficienti dal punto di vista energetico.

Anche in questo ambito, esiste una vasta gamma di soluzioni per la ristrutturazione edilizia. Dagli interventi di isolamento a cappotto ai sistemi a secco, fino ai vetri ad alta efficienza, tutte queste opzioni offrono la possibilità di beneficiare delle detrazioni fiscali previste dal PNRR, contribuendo al tempo stesso alla riduzione dell’impatto ambientale e al miglioramento del comfort abitativo.

Saint-Gobain per il PNRR

Saint-Gobain Italia, leader nell’edilizia sostenibile, offre un ampio ventaglio di soluzioni progettate per rispondere alle esigenze del PNRR edilizia, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza, l’efficienza energetica e il comfort degli edifici. Le aree di intervento coperte dalle soluzioni Saint-Gobain sono molteplici e spaziano dai sistemi per l’isolamento e l’impermeabilizzazione delle coperture all’isolamento a cappotto, fondamentali per ridurre le dispersioni termiche e garantire un’elevata efficienza energetica.

Tra le soluzioni più avanzate, i sistemi a secco e i controsoffitti acustici rappresentano un’opzione ideale per migliorare l’acustica interna e velocizzare i tempi di realizzazione dei progetti. Il sistema Gyproc X-Ray Protection, progettato per ambienti sanitari come ospedali, studi dentistici e case di cura, utilizza lastre di gesso additivate con fibre di vetro e solfato di bario, offrendo un’eccellente protezione dai raggi X e sostituendo le tradizionali soluzioni in lamina di piombo per pareti, contropareti e controsoffitti.

Saint-Gobain è all’avanguardia anche nella sicurezza strutturale, offrendo soluzioni indispensabili per proteggere gli edifici da catastrofi ambientali e garantire la sicurezza degli occupanti, come quelle antisismiche e antisfondellamento.

Alcuni esempi sono i controsoffitti antisfondellamento Gyproc per prevenire il cedimento e garantire la sicurezza degli occupanti.

L’offerta include anche vetri ad alte prestazioni, come il vetro termico PLANITHERM Infinity che, con elevata selettività, offre eccezionali prestazioni di controllo solare, efficienza energetica e alta trasmissione luminosa, garantendo comfort ottimale in ogni stagione, e rendendolo così la scelta ideale per le finestre del mercato residenziale. E infine, Saint-Gobain offre interventi collegati al completamento dell’opera, assicurando un risultato finale di alta qualità.

Grazie a queste soluzioni, Saint-Gobain consente di accedere alle agevolazioni fiscali previste dai fondi PNRR per la ristrutturazione edilizia, offrendo al contempo un contributo significativo alla sostenibilità e alla resilienza del patrimonio edilizio italiano.

Guida finestre: tutto quello che devi sapere sul vetro per l’edilizia residenziale

guida finestre

Quando si scelgono le finestre per la propria abitazione è fondamentale valutare sia la qualità del telaio che le caratteristiche del vetro. La giusta combinazione di questi elementi non solo migliora l’estetica della casa, ma incrementa anche l’efficienza energetica e il comfort abitativo. Questo articolo fornisce una guida finestre dettagliata su come scegliere il vetro per casa, analizzando le diverse tipologie di vetri per il residenziale disponibili sul mercato.

Tipologie di vetri per l’edilizia residenziale

Oggi esistono numerose opzioni di vetro per il residenziale, ognuna con specifiche caratteristiche che ne massimizzano le funzionalità. La scelta del vetro per finestre dipende dalle esigenze individuali e da vari fattori legati alla struttura della casa, come l’orientamento e le diverse stanze.

Ma quali sono le principali tipologie di vetro per casa?

Vetri basso-emissivi

I vetri basso-emissivi, noti anche come “vetri termici” o “isolanti”, sono ottenuti grazie alla deposizione di ossidi di metallo che riducono significativamente la dispersione del calore. Questo deposito permette al vetro di trattenere fino al 90% del calore, migliorando così l’isolamento termico della casa. In pratica, il calore del sole penetra facilmente ma non fuoriesce, contribuendo a mantenere la casa calda in inverno. Questo tipo di vetri sono particolarmente adatti per le esposizioni a Nord e per le vetrate con schermi solari.

Vetri selettivi

I vetri selettivi, chiamati anche “vetri a controllo solare” o “quattro stagioni”, sono trattati per migliorare le prestazioni isolanti. Questo tipo di vetro è progettato per selezionare i raggi solari che lo attraversano, respingendo gli infrarossi in estate per prevenire il surriscaldamento della casa, oltre a trattenere il calore all’interno della casa nel periodo invernale.

vetro per casa

Vetri di sicurezza: temperati o stratificati

La sicurezza è un fattore cruciale nella scelta del vetro per le finestre, tanto che dal 2014 in Italia è obbligatorio installare vetri di sicurezza nelle nuove abitazioni. I vetri temperati e stratificati offrono diverse soluzioni: i primi sono riscaldati a oltre 600°C e raffreddati rapidamente per creare un vetro che, in caso di rottura, si frantuma in piccoli pezzi non taglienti. I vetri stratificati, invece, sono trattati con una pellicola plastica (PVB) che mantiene i pezzi di vetro uniti in caso di rottura, riducendo il rischio di infortuni.

Vetri anti-rumore

Per le abitazioni situate in zone trafficate o particolarmente rumorose, come vicino a ferrovie o aeroporti, i vetri anti-rumore sono essenziali. Questi vetri stratificati contengono un film plastico che attenua i rumori esterni, garantendo un ambiente domestico tranquillo e silenzioso. La corretta installazione e l’uso di telai adatti, come quelli in alluminio, migliorano ulteriormente l’isolamento acustico.

Vetri traslucidi

I vetri traslucidi sono vetri che permettono il passaggio di luce ma non sono trasparenti. Questa tipologia è particolarmente utile per finestre al piano terra o in situazioni in cui la privacy è una priorità. Questi vetri assicurano riservatezza sia di giorno che di notte.

vetro per il residenziale

Vetri auto-pulenti

I vetri auto-pulenti sono trattati con una sostanza che li mantiene puliti grazie all’azione combinata del sole e dell’acqua. La luce solare decompone lo sporco, che viene poi lavato via dalla pioggia senza lasciare aloni. Questo tipo di vetro è ideale per finestre difficili da raggiungere e pulire manualmente.

Vetri extra-chiari

I vetri extra-chiari, privi di ossido di ferro, sono completamente trasparenti e offrono una trasmissione luminosa superiore rispetto ai vetri float tradizionali. Questa caratteristica li rende ideali per chi desidera finestre che assicurino una visibilità e una resa cromatica naturale ottimali.

Saint-Gobain Italia per il giusto vetro per casa

Affidarsi a produttori di alta qualità, come Saint-Gobain Glass, è fondamentale per scegliere il vetro giusto per le finestre della propria abitazione. Per effettuare la scelta corretta è necessario valutare vari fattori, come altitudine, latitudine, fascia climatica, esposizione al sole e al vento, e la posizione della casa (isolata, urbana, rumorosa, ecc.). Inoltre, è importante considerare l’uso specifico delle stanze (bagno, cucina, studio, ecc.) e le diverse esposizioni (nord, sud, est, ovest) per selezionare il vetro più adatto a ogni ambiente.

Per esempio, il vetro PLANITHERM® INFINITY di Saint-Gobain è pensato per il mercato della finestra in particolare quello residenziale, grazie alla sua elevata selettività, le elevate prestazioni di controllo solare ed efficienza energetica, combinate con la massima trasmissione luminosa. Questo vetro garantisce agli ambienti domestici massima trasparenza oltre che comfort energetico, con risparmi sui costi per il riscaldamento in inverno e sulla bolletta per l’aria condizionata in estate.

Per le zone più fredde o per le finestre esposte a nord, invece, il vetro basso-emissivo PLANITHERM® Clear 1.0 è una scelta ideale. Questo vetro utilizza strati multipli di ossidi metallici per riflettere l’irraggiamento infrarosso, mantenendo il calore all’interno degli ambienti.

Scegliendo accuratamente i vetri per finestre con l’aiuto di esperti di Saint-Gobain, si può migliorare notevolmente il comfort, la sicurezza e l’efficienza energetica della casa.

Cappotto e tetto danneggiati dalla grandine? Le migliori soluzioni di ripristino

cappotto danneggiato dalla grandine

Secondo i dati condivisi dall’European Severe Weather Database, nel bacino mediterraneo le grandinate con chicchi di grandi dimensioni sono aumentate del 30%. Nel 2023 in Europa si sono contate circa 10mila grandinate di grosse dimensioni, mentre nei 7 anni precedenti gli eventi di questo tipo non superavano i 3 mila casi. Solo in Italia il 2023 si sono verificate 1.468 grandinate intense.

Fenomeni di questo tipo, con forte intensità e grandi dimensioni dei chicchi, causano innumerevoli e ingenti danni che coinvolgono diversi settori, da quello agricolo, a quello automobilistico, a quello edile.

Per quanto riguarda il settore edile, sono le parti più esposte degli edifici a subire i danni maggiori: tetti, coperture, ombreggianti, tende da sole e tapparelle, ma anche semplicemente le facciate. Sono sempre più frequenti, infatti, i danni al cappotto termico causati dalla grandine.

Cappotto termico: quali sono i danni da grandine

Durante una violenta grandinata il cappotto termico può subire danni significativi: i chicchi di grandine possono causare crepe, ammaccature e persino buchi nel rivestimento esterno. Un cappotto danneggiato dalla grandine, con cavillature e distaccamenti dell’intonaco, non solo compromette l’aspetto estetico dell’abitazione, ma anche la sua funzionalità: le crepe e i buchi consentono all’umidità di penetrare all’interno degli strati fino alle pareti, provocando problemi di muffa e, nel tempo, anche un degrado strutturale.

cappotto danneggiato grandine

Come ripristinare i danni della grandine sul cappotto? webertherm renovETICS into

Un cappotto esterno danneggiato dalla grandine può essere ripristinato con soluzioni pensate ad hoc che non prevedono la rimozione del cappotto esistente.

webertherm renovETICS into è la soluzione Saint-Gobain Italia pensata per ripristinare i danni al cappotto senza dover ricorrere a interventi costosi o invasivi. webertherm renovETICS into è un sistema composto da intonaco fibrato e idrofugato webertherm into e rasante webertherm into, sviluppato per ridare alle superfici sulle quali è applicato tutta la robustezza, la resistenza e la solidità tipiche delle facciate intonacate in modo tradizionale. Inoltre, supera anche i vincoli decorativi dei sistemi standard, come ad esempio l’utilizzo esclusivo di rivestimenti colorati a spessore a base sintetica.

Scegliere webertherm renovETICS into permette di:

  • ripristinare sistemi a cappotto con difetti e danni di grave entità;
  • evitare la rimozione del cappotto danneggiato;
  • ripristinare la solidità della muratura tradizionale;
  • utilizzare qualsiasi finitura, con pitture o rivestimenti.

Come prevenire i danni della grandine sulle coperture?

La scelta dei materiali da utilizzare per la realizzazione del cappotto è una delle variabili che può rendere questa applicazione duratura e solida. Infatti, optare per soluzioni antigrandine certificate è la scelta ideale per non subire i danni che fenomeni atmosferici intensi possono causare.

Le membrane antigrandine a marchio Isover, certificate per la resistenza alla grandine secondo norma UNI EN 13583:2012, sono una soluzione efficace per proteggere il cappotto termico dai danni che può causare questo fenomeno atmosferico. Le membrane Isover, infatti, offrono una resistenza superiore agli agenti atmosferici, garantendo la durata e l’integrità della tua struttura.

Grazie alla tecnologia BituverTech®, le membrane antigrandine Isover sono in grado di assorbire gli impatti, mantenendo la loro integrità impedendo le possibili infiltrazioni; inoltre, sono progettate per adattarsi a diverse tipologie di superfici e strutture, offrendo una soluzione versatile e affidabile per ogni esigenza.

Tra i vari prodotti specifici a catalogo è possibile trovare:

  • Bituver Fleximat: membrana elastomerica (BPE) con armatura in TNT di poliestere a filo continuo rinforzato con fili in fibra di vetro. Caratterizzata per eccezionale resistenza all’invecchiamento termico (flessibilità a freddo inalterata dopo test di invecchiamento);
  • Bituver Monoplus: membrana con mescola elastoplastomerica APAO a base di resine metalloceniche. L’armatura è costituita da un tessuto non tessuto di poliestere a filo continuo rinforzato con fibre di vetro;
  • Bituver Renover: membrana monostrato a doppia mescola dedicata ai rifacimenti su vecchia membrana deteriorata. Il lato inferiore è realizzato con una specifica mescola elastomerica SBS che assicura altissima adesione. Il lato superiore in mescola innovativa APAO, invece, è messo a punto per consentire un’alta efficienza applicativa, forte riduzione degli inestetismi delle impronte in posa e un’ottima resistenza ai raggi UV.

Come scegliere la malta cementizia migliore per il proprio progetto

malta cementizia

La malta è uno dei componenti di base dei lavori in muratura. Può essere definita come un conglomerato, ovvero un impasto composto da materiali inerti, come sabbia, e leganti, come calce o cemento, a cui vanno aggiunte quantità variabili di acqua per ottenere un composto in grado di unire saldamente differenti elementi di muratura. La malta, infatti, viene solitamente utilizzata in edilizia per realizzare murature, interne ed esterne, intonaco e sottofondi.

Quali malte esistono e come sono composte

Le malte si dividono in diverse categorie sulla base del legante utilizzato e, di conseguenza, dei differenti usi a cui sono destinate:

  • malta cementizia, composta da cemento, inerte e acqua, caratterizzata da una buona impermeabilità. È fra i materiali da rivestimento più utilizzati, grazie alla sua versatilità, ed è ideale per la realizzazione di murature, intonaci, massetti e autolivellanti;
  • malta aerea, realizzata con leganti aerei come gesso o calce aerea a cui si aggiunge un inerte molto sottile, come calcare o silice. Ideale per lavori di finitura degli interni;
  • malta idraulica, formata da calce idraulica, sabbia e acqua. Si caratterizza per alta traspirabilità e performance meccaniche non elevate che la rendono ideale per l’utilizzo su murature storiche. Solitamente viene utilizzate per strutture leggere sottoposte a sollecitazioni minori;
  • malta bastarda, composta da due leganti, ovvero cemento e calcina idraulica mischiati a sabbia e acqua. Il doppio legante rende il composto più aderente alle superfici, maggiormente lavorabile, con una migliore resistenza meccanica e una buona impermeabilità. Solitamente viene utilizzata per lavori di muratura o per intonaci;
  • malta refrattaria, costituita da allumina, ossido ferrico, silice e calcina viva, leganti che conferiscono al composto una maggiore resistenza anche a temperature elevate.

Le caratteristiche della malta cementizia

Le malte cementizie si caratterizzano per:

  • resistenza: con la quale contribuiscono alla solidità e durabilità alle strutture;
  • versatilità: possono essere usate in diverse applicazioni, dall’elevazione di murature all’utilizzo come intonaco;
  • adesione: assicurano un’ottima aderenza ai materiali di costruzione;
  • lavorabilità: sono facili da miscelare e applicare;
  • impermeabilità: permettono di svolgere lavori edili duraturi anche quando esposti all’esterno e all’umidità.

Grazie alle loro proprietà, le malte cementizie sono perfette per una vasta gamma di applicazioni edili.

malta premiscelata

Le malte cementizie a marchio Weber di Saint-Gobain Italia

Weber, marchio di Saint-Gobain Italia, offre una gamma completa di malte cementizie adatte a ogni esigenza. Ecco alcune delle loro migliori soluzioni:

weber facciavista è una malta specifica per murature a vista, che combina estetica e resistenza. È ideale per realizzare pareti che devono mantenere un aspetto naturale e decorativo, garantendo al contempo una lunga durabilità;

weber MP910 è una malta cementizia premiscelata da muratura di classe M5, particolarmente indicata per l’intonacatura. Offre ottime prestazioni in termini di adesione e lavorabilità, ideale per lavori di costruzione e ristrutturazione;

weber MP910f è una variante della MP910 con granulometria media e una formulazione speciale per migliorare la finitura superficiale. Questa malta cementizia è l’ideale per intonaci che necessitano di una superficie liscia e uniforme;

weber MP920 è una malta cementizia per intonaci tradizionali, adatta per l’uso interno ed esterno. Offre un’ottima resistenza agli agenti atmosferici ed è perfetta per le facciate esterne;

weber maltoprem MB è una malta premiscelata per muratura, che garantisce una forte adesione e resistenza meccanica. È ideale per costruzioni che richiedono una robustezza superiore;

weber maltoprem MC è una malta premiscelata ad alte prestazioni, indicata per applicazioni speciali che necessitano di resistenza a compressione e durabilità nel tempo;

webermix pratico è una malta pronta all’uso, ad elevata plasticità, perfetta per piccoli interventi e riparazioni rapide. Offre praticità e velocità d’uso, senza compromettere la qualità del risultato finale.

Smalti murali: come usarli per una resa ottimale

smalti murali

Per rinnovare un ambiente spesso può bastare un nuovo colore: ritinteggiare le pareti, infatti, permette di dare alle stanze una ventata di freschezza, rendere l’ambiente più luminoso o anche cambiare stile.

Gli smalti murali possono essere un’ottima soluzione per chi cerca un prodotto per ritinteggiare le pareti caratterizzato da una rapida applicazione e una resa estetica unica, sia per ambienti domestici sia per quelli commerciali: questa tipologia di vernice permette, infatti, di ottenere una finitura resistente e brillante, che si adatta perfettamente a qualsiasi progetto, grazie anche ad una vasta gamma di colori.

Perché scegliere uno smalto murale

Sono quattro le principali caratteristiche che rendono uno smalto murale perfetto per tinteggiare le pareti interne di casa:

  • La flessibilità di utilizzo: gli smalti murali si adattano a qualsiasi tipo di design, sono perfetti per tinteggiare pareti e soffitti, ma anche per creare effetti decorativi, pareti a contrasto o piccoli dettagli di colore;
  • La facilità di pulizia: la superficie liscia e non porosa permette di pulire facilmente le pareti con un panno umido per rimuovere eventuali macchie;
  • La durabilità: grazie a una finitura dura e resistente lo smalto murale ha una buona resistenza all’usura e ai graffi, caratteristica che lo rende perfetto anche in ambienti in cui transitano molte persone;
  • La resistenza all’umidità e alla muffa: gli smalti murali di ultima generazione sono pensati per resistere all’umidità e alla formazione di muffe, per questo sono particolarmente adatti anche ad ambienti umidi come bagni, cucine e lavanderie.

smalto murale all'acqua

Come scegliere lo smalto murale per interni

Quando si tratta di scegliere lo smalto murale per ritinteggiare le pareti interne è importante tenere conto di diversi fattori per garantire una resa ottimale. Prima di tutto, è necessario considerare l’ambiente in cui verrà applicato lo smalto: se si tratta di una stanza ad alta umidità come il bagno o la cucina, è meglio optare per uno smalto murale all’acqua particolarmente resistente all’umidità.

In secondo luogo va valutata la tipologia di finitura che si desidera ottenere: opaca o satinata. La scelta dipende dallo stile e dall’effetto visivo che si vuole creare nell’ambiente.
Infine, è utile considerare le caratteristiche del prodotto da scegliere, come la copertura e la facilità d’applicazione. Meglio sempre optare per prodotti di alta qualità, in grado di assicurare risultati professionali e duraturi nel tempo.

Come applicare gli smalti murali

Applicare uno smalto murale per interni in modo corretto è essenziale per ottenere una resa ottimale sulle pareti. Prima di iniziare, è fondamentale assicurarsi che la superficie sia pulita e liscia, eliminando eventuali residui di polvere, sporco o imperfezioni.

Si passa quindi all’applicazione di un primer o di una base adatta a favorire l’adesione dello smalto e ad ottenere una copertura uniforme, come weberprim FIX, fissativo isolante trasparente. Una volta asciugato il primer, è possibile applicare lo smalto murale utilizzando un rullo di buona qualità. Per stendere lo smalto murale in modo da ottenere una finitura uniforme si consiglia di procedere con strati sottili, evitando le sovrapposizioni e lavorando in sezioni di circa un metro quadrato.

Solo quando la vernice è completamente asciutta si può valutare se sono necessarie altre passate per ottenere una copertura ideale.

smalto murale per interni

weberpaint GLOW: i nuovi smalti murali Saint-Gobain Italia

Saint-Gobain Italia offre un vasto catalogo di vernici e prodotti per la tinteggiatura di ambienti interni sia residenziali sia commerciali.

weberpaint GLOW è la nuova gamma di smalti murali all’acqua per interni ad alte prestazioni, caratterizzati da elevata resistenza all’aggressione di muffe, funghi e batteri. Lo smalto weberpaint GLOW assicura un’elevata copertura e permette di realizzare finiture lisce particolarmente fini, in versione opaca o satinata. Inoltre, il nuovo smalto ad acqua Saint-Gobain assicura un’elevata resistenza al lavaggio e all’azione di detergenti e disinfettanti, che lo rende idoneo ad ambienti sottoposti a requisiti HACCP;

weberpaint GLOW è perfetto per qualsiasi tipo di progetto e di design: è dotato di ottimo punto di bianco ed è colorabile con sistema tintometrico webercolorlook.

Parapetti per interno, sicurezza e design al primo posto

parapetti per interni

I parapetti in vetro per interni sono diventati una scelta popolare per chi desidera combinare estetica e funzionalità in un progetto di ristrutturazione o di nuova costruzione. Perfetti per scale, soppalchi e ballatoi interni, questi elementi offrono una soluzione moderna che valorizza qualsiasi ambiente.

Ma cosa rende i parapetti per interno in vetro così speciali?

Design unico e adatto ad ogni ambiente

Design minimalista è la parola d’ordine. I parapetti in vetro per interni sono ideali per chi ama le linee pulite e vuole puntare sulla luminosità degli ambienti. Grazie alla trasparenza del vetro, i parapetti per interni creano un effetto di continuità visiva, ampliando gli spazi e donando una sensazione di leggerezza.

Le linee pulite e minimal rendono questi elementi funzionali, pratici, ma soprattutto flessibili, perché perfettamente adattabili a qualsiasi stile di design e a qualsiasi tipologia di edificio, sia in ambito residenziale che pubblico.

Sicurezza ed estetica: i migliori materiali per parapetti per interno

Quando si parla di parapetti in vetro la sicurezza è una delle tematiche più importanti da valutare e in questi casi la scelta del vetro può fare la differenza.

Il vetro di sicurezza stratificato è tra i materiali più adatti a questo tipo di applicazione, perché assicura solidità e una forte luminosità. Questo tipo di vetro si ottiene grazie all’inserimento di un foglio plastico (di natura polimerica) tra due lastre di vetro, in questo modo, in caso di rottura accidentale, il materiale plastico tiene uniti i pezzi di vetro impedendo la formazione di fori, schegge e frammenti taglienti.

In aggiunta viene utilizzato il vetro temprato oltre che stratificato, che si caratterizza per una maggiore durezza della superficie, dovuta al processo di tempra, che ne migliora la resistenza meccanica aumentando di molto la resistenza alla spinta.

Anche i sistemi di fissaggio delle lastre sono molto importanti per la sicurezza dei parapetti in vetro: scegliere prodotti di alta qualità, realizzati e testati secondo le norme UNI 7697 e NTC 2018, permette di avere un’estetica perfetta garantendo elevati standard di sicurezza.

Massima personalizzazione per i parapetti interni

I parapetti in vetro offrono una vasta gamma di opzioni di personalizzazione. Si può scegliere tra vari tipi di vetro, come quello trasparente, oppure opaco o anche colorato, per adattarsi al meglio allo stile dell’abitazione. Inoltre, sono disponibili diversi sistemi di montaggio, come quelli con profili incassati o con attacchi puntuali, per soddisfare ogni esigenza estetica e strutturale.

parapetti in vetro

Parapetti in vetro per interni: le soluzioni Logli Saint-Gobain

Per chi cerca soluzioni di alta qualità per la progettazione e posa di parapetti in vetro per interni, moderni, funzionali e sicuri, Logli Saint-Gobain offre tre serie di sistemi di fissaggio eccellenti:

  • la serie DEFENDER, in alluminio, che permette di realizzare parapetti a fascione che lasciano spazio all’eleganza del vetro, garantendo prestazioni elevate;
  • la serie EVO, formata da attacchi puntuali realizzati in acciaio inox e dalle elevate caratteristiche meccaniche. Questa gamma offre performance elevate ed è in grado di adattarsi ad ogni esigenza e permette di scegliere tra vite a vista o borchia cieca e tra distanziatore regolabile o fisso.
  • La serie MQ, montanti quadri che permettono di fissare il vetro con morsetti o con fissaggi a punto, un classico intramontabile che enfatizza il fascino dell’acciaio inox.

La linea DEFENDER si tinge di un nuovo colore

La linea di profili DEFENDER si arricchisce con la nuova colorazione Rubigo: un effetto ruggine unico e raffinato.

Questo nuovo colore permette di dare un tocco estetico inconfondibile a qualsiasi progetto grazie alla sua versatilità, che lo rende ideale sia per interni sia per esterni, integrandosi armoniosamente in ogni contesto. Inoltre, la qualità dei prodotti Logli Saint-Gobain garantisce durata e protezione ineguagliabili.

Come scegliere l’impermeabilizzante più adatto al proprio progetto

L’impermeabilizzazione è essenziale per impedire all’acqua di entrare nelle mura delle abitazioni o di altre costruzioni edili. Proteggere la casa con un adeguato sistema impermeabilizzante è fondamentale, considerando che mantenere gli interni asciutti è l’unico modo per prevenire problemi come infestazioni di insetti, formazione di muffa e, nei casi estremi, cedimenti strutturali. Ma come scegliere l’impermeabilizzante più adatto al proprio progetto? Sul mercato ne esistono diverse tipologie, dall’impermeabilizzante elasto-cementizio alla membrana bituminosa, e ognuna di queste ha caratteristiche specifiche che ne determinano le funzionalità.

Come scegliere l’impermeabilizzante

Il contatto tra l’acqua e le strutture edili rappresenta una delle sfide principali da affrontare sia durante la progettazione sia la costruzione vera e propria. Oltre la metà dei casi di degrado degli edifici è infatti legata a una progettazione inadeguata o a una scorretta esecuzione dell’impermeabilizzazione, che può causare infiltrazioni Quindi come scegliere l’impermeabilizzante giusto?

impermeabilizzanti a base cementizia

Per scegliere l’impermeabilizzante appropriato è necessario considerare diversi fattori:

  • Tipologia di struttura. Ogni edificio ha caratteristiche specifiche che influenzano il tipo di protezione necessario. Ad esempio, le strutture interrate, come le fondazioni o i seminterrati, necessitano di soluzioni altamente resistenti alla pressione idrostatica.
  • Provenienza dell’acqua rispetto alla collocazione dello strato impermeabile. L’acqua può entrare in contatto con l’edificio a causa di fenomeni metereologici (acqua battente), infiltrazioni dovute ad acque reflue superficiali o di falda, fenomeni di capillarità delle fondazioni, perdite di impianti e tubazioni, o per la funzione stessa della struttura (come nel caso di vasche idriche di raccolta e piscine). Ogni fonte d’acqua richiede una strategia diversa di impermeabilizzazione.
  • Natura del materiale di supporto. Le tipologie di supporti presenti in edilizie sono varie e per ogni supporto occorre scegliere l’impermeabilizzante o il materiale impermeabilizzante più compatibile con lo stesso. Inoltre, è essenziale che il materiale di supporto sia sempre preparato adeguatamente, privo di irregolarità, pulito e asciutto per garantire la posa ottimale del prodotto impermeabilizzante.

I prodotti impermeabilizzanti si differenziano in base alla destinazione d’uso, alla composizione dei materiali e al metodo di posa. Saint-Gobain Italia propone un’ampia gamma di soluzioni progettate per ogni situazione, che spazia dalle malte osmotiche, agli impermeabilizzanti elasto-cementizi, passando per le membrane liquide a base di resine organiche e poliuretaniche, fino alle membrane prefabbricate bitume-polimero.

membrana impermeabilizzante

Membrane prefabbricate bitume polimero

Una delle soluzioni più comuni per proteggere le superfici dall’acqua è l’uso di una membrana impermeabilizzante bituminosa. Questa può essere applicata su tetti, terrazzi e balconi, offrendo una protezione efficace contro l’acqua.

La scelta della membrana impermeabilizzante dipende dal tipo di superficie e dall’esposizione all’acqua. Con il marchio Isover, Saint-Gobain propone membrane bituminose (https://www.isover.it/membrana-impermeabilizzante) di diversa tipologia: elastoplastomeriche, elastomeriche, con finitura metallica e autoadesive. La linea BituverTech® (https://www.isover.it/bituvertech), si distingue per una formulazione innovativa studiata e sviluppata nei laboratori di ricerca.

In termini di comfort termico, è inoltre fondamentale prendere in considerazione che tetti e superfici piane tendono a surriscaldarsi quando vengono colpiti dalle radiazioni solari. Il calore può quindi passare negli ambienti sottostanti favorendo l’aumento dei costi di condizionamento.

Per ovviare a questo problema è necessario scegliere un sistema di copertura ad elevato SRI (Solar Reflectance Index), ovvero Indice di Riflettanza Solare, quantificato secondo un apposito standard che mette in relazione due valori specifici come l’emissività termica e la riflettanza solare.

Saint-Gobain Italia propone una gamma di soluzioni per il risparmio energetico, caratterizzate da alto indice di riflettanza solare e con elevata resistenza alla grandine. Le soluzioni a catalogo certificate Bureau Veritas, ente certificatore a livello mondiale nei servizi di controllo e verifica, secondo le normative del settore:

  • Verifica della stratigrafia proposta e dei materiali utilizzati – secondo la norma UNI 8178-2: 2019 (analisi degli elementi e strati funzionali delle coperture continue e indicazioni progettuali per la definizione di soluzioni tecnologiche);
  • Verifica della resistenza termica e trasmittanza termica – secondo la norma UNI EN ISO 6946:2018 (Componenti ed elementi per edilizia – Resistenza termica e trasmittanza termica | Metodi di calcolo).

Le soluzioni certificate Saint-Gobain Roof System si adattano a progetti con esigenze differenti, tra cui:

Impermeabilizzanti a base cementizia

L’impermeabilizzante elasto-cementizio è una soluzione molto apprezzata poiché particolarmente versatile e adatta a diverse superfici. Per le superfici in calcestruzzo dove è necessario agire in controspinta è possibile invece utilizzare gli impermeabilizzanti osmotici, poiché tali prodotti, penetrano nelle porosità del materiale, creando una barriera efficace contro le infiltrazioni d’acqua.

Membrane liquide

Le guaine liquide a base acqua sono prodotti monocomponenti e pronti all’uso, che si applicano in forma pastosa o semiliquida. Una volta stese, polimerizzano formando un manto continuo, solido e impermeabile. Sono composte da emulsioni acquose di polimeri acrilici, bituminosi o una loro combinazione, e si distinguono per il tipo di leganti organici impiegati, che garantiscono adesione al supporto. L’ampia gamma Isover di prodotti liquidi a base acqua comprende guaine impermeabilizzanti, adesivi e finiture protettive per ogni utilizzo in copertura.

Per superfici particolarmente estese o complesse si raccomanda inoltre l’applicazione dei sistemi impermeabilizzanti poliuretanici weberdry PUR, la gamma di sistemi impermeabilizzanti professionali a base di resine poliuretaniche pure, ad alte prestazioni e applicazione liquida. Ideali per superfici esterne come tetti, terrazzi, balconi, parcheggi e tribune, offrono lunga durata, facilità di applicazione e certificazioni complete, tra cui EPD. Le soluzioni garantiscono elevate resistenze meccaniche, chimiche, termiche, ai raggi UV, agli agenti atmosferici e alla pressione positiva dell’acqua, rendendole adatte sia a nuove costruzioni che a interventi di ripristino.

Pavimenti radianti: una guida ai massetti autolivellanti a basso spessore

massetti autolivellanti a basso spessore

Ottenere un buon comfort abitativo è un obiettivo sempre più centrale nei progetti di costruzione e ristrutturazione degli edifici, anche grazie all’evoluzione delle tecniche costruttive che offrono sempre nuove soluzioni per ottenere un ambiente confortevole e salubre.

Quando si parla di comfort termico e di qualità dell’aria è fondamentale assicurare una distribuzione uniforme e ottimale delle temperature, per questo diventa centrale la corretta progettazione dei sistemi di riscaldamento a pavimento radiante.

Come funzionano i pavimenti radianti di tipo idronico

I sistemi di riscaldamento a pavimento di tipo idronico sono costituiti da una rete di tubi annegati nel massetto del pavimento, all’interno dei quali circola l’acqua a una determinata temperatura e pressione, per permettere al calore di diffondersi per irraggiamento, con una distribuzione uniforme.

La migliore distribuzione della temperatura nell’ambiente viene determinata dalla curva ideale di comfort termico, secondo la quale le zone più vicine al pavimento devono avere temperature lievemente maggiori rispetto alle zone più vicine al soffitto. La curva di comfort termico ottenuta tramite sistema radiante a pavimento è quella che più si avvicina alla temperatura ideale.

Gli impianti di nuova generazione sono progettati in modo da mantenere l’impianto ad una temperatura molto bassa, riducendo i consumi rispetto agli impianti tradizionali come termosifoni o impianti ad aria.  Inoltre, l’assenza di moti convettivi dell’aria, che solitamente vengono generati dalla differenza di temperatura tra corpo scaldante ed ambiente circostante e che sono tipici dei sistemi tradizionali, contribuisce a ridurre il movimento di polveri e di impurità dell’aria.

I sistemi radianti a basso spessore o bassa inerzia

I sistemi radianti a bassa inerzia termica sono tra le soluzioni più innovative in materia di pavimenti radianti e anche tra le più utilizzate nei progetti di ristrutturazione e riqualificazione, dato che sono in grado di garantire un ingombro limitato in altezza.

Questi nuovi sistemi radianti a basso spessore sono la soluzione migliore anche per gli edifici con classi energetiche A o B, che si caratterizzano per bassi carichi termici nella stagione invernale: possono essere controllati in modo rapido ed efficiente, impedendo all’edificio di riscaldarsi eccessivamente una volta raggiunta la condizione di comfort.

La conformazione di questi sistemi e l’esigenza di avere spessori bassi richiede la scelta di un massetto ad alta fluidità, studiato per questo scopo: un autolivellante a basso spessore con adeguate resistenze meccaniche, caratterizzato da un minore carico apportato al solaio, rispetto ai sistemi tradizionali. In questo modo è possibile:

  • ridurre il carico al solaio mediamente di almeno 40 kg/mq;
  • trasportare in cantiere un quantitativo inferiore di materiale;
  • ridurre le emissioni di CO2.

massetti radianti a bassa inerziaLe soluzioni Saint-Gobain per gli impianti radianti a basso spessore

Saint-Gobain Italia è sempre in prima linea nella ricerca e sviluppo di materiali e prodotti innovativi, volti a rendere il settore edile sempre più sostenibile e a migliorare il comfort abitativo degli edifici. La gamma Weber, ricca di soluzioni adatte ad ogni esigenza, accoglie anche massetti autolivellanti specifici per impianti radianti a basso spessore:

  • weberfloor level 250, massetto autolivellante a basso spessore a base di anidrite, caratterizzato da elevata fluidità, granulometria fine e distribuzione omogenea del calore, pensato per applicazioni su impianti radianti a basso spessore e bassa inerzia, in ambito prevalentemente residenziale e commerciale leggero;
  • weberfloor alfa 300, massetto autolivellante a basso spessore a base di gesso alfa, caratterizzato da elevata fluidità, granulometria fine e prestazioni meccaniche elevate, pensato per applicazioni su impianti radianti a basso spessore e bassa inerzia anche in ambito non residenziale, come ad esempio ospedali, scuole, uffici e centri commerciali.

pavimenti radianti

Come assicurare affidabilità e durabilità di un massetto radiante a basso spessore?

Saint-Gobain Italia ha realizzato uno studio approfondito per comprendere al meglio i comportamenti dei prodotti della gamma Weber utilizzati per la realizzazione di massetti a basso spessore, al fine di assicurare affidabilità e durabilità delle installazioni. L’analisi condotta su weberfloor level 250 e weberfloor alfa 300 è servita a valutare la loro resistenza a carico concentrato in funzione dei diversi spessori di applicazione per:

  • determinare lo spessore minimo di un massetto autolivellante sopra il tubo o la bugna in un sistema radiante a bassa inerzia, per garantirne l’efficienza termica e la resistenza strutturale;
  • valutare la dipendenza dallo strato isolante, analizzando come la resistenza a compressione dello strato isolante, posto sotto il pannello radiante, influenzi le performance complessive del sistema, al fine di ottimizzare la stratigrafia e l’applicazione dei massetti;
  • offrire indicazioni per una corretta posa in opera, condividendo consigli per eseguire un lavoro a regola d’arte, a partire dalla preparazione del supporto su cui posare l’impianto, alla corretta analisi dei giunti, fino alla posa dei rivestimenti.

Puoi scaricare la ricerca completa Saint-Gobain sui massetti autolivellanti nei sistemi radianti a basso spessore e bassa inerzia dal sito Weber!

I migliori materiali per la protezione passiva dal fuoco

protezione passiva fuoco

L’incendio rappresenta uno dei pericoli più gravi per gli edifici, minacciando non solo la vita delle persone presenti, ma anche l’integrità strutturale degli immobili stessi. Oltre alle misure di protezione attiva, come estintori e sprinkler, è essenziale considerare la protezione passiva antincendio, un aspetto spesso trascurato ma altrettanto cruciale per garantire la sicurezza generale.

Ma cos’è esattamente la protezione passiva dal fuoco? E quali soluzioni possono essere implementate negli edifici? Sul mercato sono presenti diversi materiali per la protezione passiva antincendio, dagli intonaci in gesso rivestito agli intonaci a base gesso e le lane minerali , e ognuno di questi ha caratteristiche specifiche adatte per ogni esigenza.

Protezione passiva antincendio: cos’è?

La protezione passiva antincendio si attua mediante l’uso di materiali e sistemi appositamente progettati, e mira a creare compartimentazioni resistenti al fuoco e a preservare l’integrità degli elementi strutturali. L’obiettivo principale delle soluzioni di protezione passiva al fuoco è di prevenire il collasso delle costruzioni in caso di incendio e di contenere infine la propagazione delle fiamme e dei fumi, consentendo così un tempo sufficiente per l’evacuazione sicura degli occupanti e per le operazioni di soccorso.

Un aspetto cruciale di queste soluzioni è la loro capacità di agire in modo autonomo, senza richiedere l’intervento umano o l’attivazione di sistemi meccanici. Tra gli esempi di protezione passiva antincendio si includono l’utilizzo di prodotti incombustibili o che non contribuiscono allo sviluppo e propagazione dell’incendio, di materiali posti a protezione di elementi strutturali e di compartimentazioni resistenti al fuoco.

La resistenza al fuoco è un attributo fondamentale per tutti i sistemi di protezione passiva antincendio. Questo parametro, espresso in minuti e indicato con l’acronimo R-EI-REI, rappresenta l’intervallo di tempo durante il quale un elemento costruttivo esposto a un incendio mantiene la sua stabilità meccanica, la tenuta alle fiamme e l’isolamento termico necessario.

La resistenza agli incendi esterni delle coperture prevede invece la classificazione BROOF.

protezione passiva antincendio

Le soluzioni e i materiali per la protezione passiva di Saint-Gobain

Con l’obiettivo di assicurare la massima sicurezza degli occupanti e la durabilità degli edifici, Saint-Gobain si impegna nel settore della protezione passiva antincendio, offrendo una vasta gamma di soluzioni certificate, che utilizzano come materiali per la protezione passiva del fuoco lastre in gesso rivestito, gesso fibrorinforzato, intonaci a base gesso, controsoffitti modulari (pannelli in lastre in gesso rivestito / pannelli in lana di roccia) e continui (lastre in gesso rivestito), accessori isolanti in lana di vetro o di roccia, con classificazione di reazione al fuoco A1 e A2-s1,d0, sistemi di isolamento e impermeabilizzazione delle coperture.

Alcuni esempi di protezione passiva antincendio Saint-Gobain sono:

materiale protezione passiva fuoco

Investire in tecnologie e materiali per la protezione passiva dal fuoco è essenziale per tutelare la vita degli occupanti e gli immobili stessi dagli effetti dannosi degli incendi. Con soluzioni certificate e affidabili, è possibile assicurare un ambiente sicuro e resistente alle fiamme per tutti: scarica la nuova guida al fuoco Saint-Gobain!

Stanze monocromatiche. Arredare con un solo colore

stanze monocromatiche

Il colore è uno degli elementi fondamentali del design di interni. Con il colore possiamo creare un’atmosfera particolare, modificare la percezione di un ambiente, rendere una stanza più accogliente o vivacizzare un locale.

La scelta dei colori, però, deve essere ponderata e deve tenere in considerazione tutti gli elementi: pareti, pavimento, mobili e complementi d’arredo, in modo da creare il giusto equilibrio, ma anche esprimere il carattere di chi abita in quella casa. La scelta della palette di colori per gli interni deve quindi essere effettuata all’inizio del progetto di ristrutturazione o costruzione, per avere coerenza in tutta la casa. Le palette possono contenere colori differenti, a contrasto, oppure possono essere formate da colori in nuance, con un effetto monocromatico tono su tono.

Scegliere di progettare stanze monocromatiche, con un solo colore, significa creare uno spazio coeso e accattivante, che permette di giocare con le sfumature di uno stesso colore e con texture differenti.

Perché arredare con un solo colore

L’arredamento d’interni monocromatico, che prevede l’utilizzo di un solo colore o dello stesso colore in più sfumature, permette di creare un ambiente elegante e sofisticato che si contraddistingue per una pulizia e un’ordine visivo unici. La ripetizione di un solo colore, infatti, esprime equilibrio e armonia, soprattutto quando utilizzato in un contesto dallo stile minimalista.

Scegliere di arredare stanze monocromatiche, inoltre, ha diversi vantaggi:

  • gli abbinamenti sono più semplici da gestire, basta scegliere elementi con sfumature appartenenti alla stessa famiglia di colori;
  • l’ambiente risulta più rilassante e sicuro, con contrasti soft perfetti per un effetto distensivo, perfetto per le camere da letto, il bagno e il soggiorno;
  • il design è davvero unico. Ogni stanza con arredamento monocromo è accattivante, sorprendente e irripetibile.

arredare con un colore

Come realizzare una stanza monocromatica

Per scegliere il colore da utilizzare in una stanza è sicuramente importante pensare al gusto personale di chi abita la casa, oppure ai trend del momento, ma si può anche fare riferimento alla cromoterapia, la disciplina orientale che abbina ogni colore a particolari effetti a livello emotivo e umorale, tenendo in considerazione che con le stanze monocromatiche l’effetto potrà essere amplificato. Ad esempio, per ingressi e corridoi sono più adatte le tonalità del verde e del rosa, che rilassano i sensi e rendono l’ambiente accogliente; per la cucina è particolarmente indicato il giallo, che dà energia e amplifica la sensazione di pulizia e igiene; mentre per le camere da letto sono perfetti i toni del blu e del viola.

Progettare un arredamento monocromo ma accattivante è abbastanza semplice:

  • una volta scelto il colore di base è utile definire le sfumature da utilizzare per i vari elementi. Ad esempio una sfumatura più chiara per le pareti, una tonalità più scura per i mobili e una media per i complementi d’arredo e le tende;
  • è fondamentale giocare con le texture, per dare più profondità alla stanza. Perfetto optare per un letto con la testata in corda, un divano in velluto o un pouf in pelle.

arredamento monocromo

Le migliori idropitture da interni per stanze monocromatiche

weberpaint è linea di idropitture per interni a marchio Weber, caratterizzata per elevata qualità, versatilità e facilità di impiego. Questa linea è stata messa a punto per i professionisti che necessitano di finiture di diverse tipologie e applicabili in diversi ambiti e ai privati che desiderano ottenere finiture di qualità per gli ambienti interni.

weberpaint iride: idropittura lavabile per interni ad elevata copertura anche nelle tinte intense. Caratterizzata da ottimo punto di bianco e perfetta per realizzare finiture opache uniformi particolarmente fini;

weberpaint mistral: idropittura lavabile traspirante dotata di effetto riempitivo, ideale per mascherare le leggere imperfezioni del supporto o gli inestetismi applicativi. Perfetta per realizzare finiture opache uniformi su pareti e soffitti di tutti gli ambienti interni;

weberpaint protect: idropittura lavabile traspirante resistente a muffe e funghi, ideale per ambienti con elevato tasso di umidità nell’aria, come cucine e bagni. Facile da applicare e perfetta per realizzare finiture uniformi particolarmente opache;

weberpaint cover plus: idropittura per interni professionale, caratterizzata da alto potere coprente e ottima permeabilità al vapore acqueo. Ideale per realizzare finiture uniformi molto opache, si caratterizza per un elevato punto di bianco che conferisce luminosità agli ambienti;

weberpaint gypsum: idropittura per interni specifica per cartongesso ad adesione diretta, ottimo ancoraggio e adesione al cartongesso anche senza l’applicazione del fissativo. Caratterizzata da elevata copertura, da effetto uniformante con significativo mascheramento dei punti di giunzione e delle striature dei pannelli;

weberpaint defence: idropittura traspirante ad elevata copertura resistente all’aggressione di muffe e funghi; ideale per ambienti con elevata umidità dell’aria, come cucine, bagni, lavanderie. Facile da applicare, realizza finiture uniformi particolarmente opache.

Tutti i prodotti della linea weberpaint sono tinteggiabili in oltre 1950 colori tramite il sistema tintometrico webercolorlook, direttamente presso i rivenditori partner Weber.

Stile Japandi. Caratteristiche e peculiarità, per una casa elegante ed essenziale

stile japandi

Quando si parla di design, l’incontro tra culture differenti è un elemento fondamentale in grado di alimentare la creatività dei professionisti del settore e di far nascere nuove correnti e nuovi stili architettonici.

Un esempio affermato di questa unione di colture è lo stile Japandi, che mixa il carattere accogliente del design scandinavo e l’estetica minimale della cultura giapponese, due stili che posso sembrare molto diversi tra loro ma che in realtà hanno numerosi punti in comune.

Cos’è lo stile Japandi

Il termine Japandi nasce dalla crasi tra stile “Jap” (Japan) e stile “Andi” (Scandinavian) con l’intento di rappresentare un’estetica architettonica e una tendenza d’arredo che unisce il wabi-sabi giapponese, che si basa sulla ricerca della bellezza nelle cose semplici e imperfette, ai principi di uno stile di vita Hygge, l’approccio scandinavo a una vita essenziale che ci permette di godere delle piccole cose.

L’unione tra queste due filosofie di vita ha dato origine a un nuovo modo di abitare che pone al centro dell’attenzione la necessità di trovare un rifugio tranquillo, ordinato, essenziale e sostenibile, in grado di promuovere un senso di pace e di benessere. La casa in stile Japandi si caratterizza così per un’essenzialità elegante e un arredamento minimalista e funzionale con ambienti rilassanti, freschi e accoglienti.

casa stile japandi

Stile Japandi: tutte le caratteristiche

Una casa in stile Japandi è fatta di un equilibrio armonioso tra il design contemporaneo e gli elementi naturali. Riconoscere e ricreare lo stile Japandi è però meno complicato di quanto si possa pensare, basta conoscere le peculiarità che lo rendono unico:

  • il minimalismo: è una delle caratteristiche principali dello stile giapponese scandinavo. Gli spazi di casa risultano sempre organizzati e puliti, ogni stanza è pensata per essere arredata con poche cose essenziali e non sono previsti eccessi decorativi;
  • i colori neutri: lo stile Japandi ha una palette di colori in cui dominano le tonalità neutre. Bianco, grigio e beige si uniscono ad accenni di colore che prendono spunto dalla natura, come le sfumature di verde e di marrone. Non mancano piccoli dettagli di colore nero, come da tradizione giapponese;
  • i materiali naturali: legno, bambù, ceramica, corda, lino, terracotta… gli arredi richiamano un mondo naturale e organico essenziale, mantenendo pulizia nelle linee e armonia di colore. Anche per gli elementi decorativi si predilige l’accostamento di oggetti essenziali, come vasi dalle forme morbide, a elementi della natura, come rami verdi o secchi;
  • i dettagli artigianali: secondo l’approccio giapponese wabi-sabi l’artigianato è una delle espressioni più autentiche del design, perché ogni oggetto ha una sua imperfezione che lo caratterizza, a differenza degli oggetti realizzati in serie. Ceramiche, tessuti e complementi d’arredo realizzati a mano sono perfetti per dare un tocco di autenticità e originalità;
  • l’illuminazione calda: lo stile Japandi predilige la luce naturale, con grandi finestre e tende leggere che permettono di creare un’atmosfera luminosa ma soft. Per l’illuminazione artificiale è sempre meglio optare per luci calde e tenue, con lanterne di carta o lampade di tavolo o da terra in metallo o in vetro satinato.

Come ricreare lo stile Japandi in casa

Arredare una casa in stile Japandi è più semplice se si parte da zero con un nuovo progetto o con una ristrutturazione; i primi elementi a cui pensare, infatti, sono il pavimento e le pareti. Per i pavimenti è possibile optare per un parquet chiaro e opaco, oppure per un gres grigio o beige puntinato, per ricreare l’effetto pietra. Se si parte da una casa già arredata con un pavimento scuro, si può optare per l’utilizzo di grandi tappeti chiari dalle texture naturali, per rendere le stanze più accoglienti e in linea con lo stile scelto.

Le pareti, preferibilmente con finitura grezza e materica, devono avere un colore in accordo con il pavimento: meglio optare per una sola tinta neutra come il grigio, il beige o il burro, e lasciare per gli arredi e i complementi piccoli tocchi di colore più intenso, come verde, terra e nero.

Qualsiasi sia il progetto da realizzare, sposare l’estetica Japandi significa anzitutto mettere in primo piano il benessere e il comfort di chi vive quotidianamente quegli spazi. Per questo scegliere materiali naturali sicuri, di alta qualità e certificati, è fondamentale.

Saint-Gobain Italia offre una gamma di malte, intonaci e finiture colorate alla calce idraulica naturale, specifici per spazi interni e adatti a qualsiasi progetto:

webercalce into F/G: un intonaco per superfici interne, ideale per il recupero di edifici di pregio storico e architettonico e per eseguire intonacature traspiranti di edifici nuovi secondo i criteri della bioedilizia;

webercalce rasatura: un rasante naturale alla calce idraulica naturale NHL, esente da cemento, per la realizzazione di una finitura civile fine altamente traspirante per superfici interne in edifici nuovi o esistenti;

webercalce rasatura L: un rasante naturale a finitura bianca alla calce idraulica naturale NHL 3,5. Ideale per la realizzazione di finiture traspiranti naturali extra-lisce o ad effetto platrio, applicabile su superfici in edifici nuovi o esistenti.

I vantaggi dell’insufflaggio: tutto quello che devi sapere

vantaggi insufflaggio

L’insufflaggio si presenta come una soluzione innovativa e altamente vantaggiosa per chi desidera migliorare l’isolamento termoacustico della propria abitazione senza dover ricorrere a metodologie invasive o costose. Rispetto ai tradizionali sistemi di coibentazione a cappotto, che prevedono l’applicazione di pannelli isolanti direttamente sulla superficie esterna delle pareti, l’insufflaggio si distingue per la sua efficacia e praticità.

Questa tecnica, conosciuta anche come isolamento in intercapedine, si concentra sull’ottimizzazione delle cavità all’interno dei muri, riempiendole con un materiale isolante appositamente progettato per garantire prestazioni termiche e acustiche di alto livello.

Ma quando scegliere l’insufflaggio è la soluzione più efficace? E quali sono i vantaggi garantiti dall’insufflaggio? Ogni tecnica di isolamento si distingue per le proprie peculiarità, che determinano le sue modalità di impiego e le sue prestazioni in situazioni specifiche. Comprendere queste informazioni diventa cruciale per effettuare una scelta mirata e sicura, in grado di soddisfare le esigenze di progetto e garantire il miglior risultato possibile agli abitanti.

Quando scegliere l’insufflaggio come tecnica per l’isolamento

L’insufflaggio rappresenta una soluzione ideale per migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo degli edifici, ma quando scegliere l’insufflaggio diventa indispensabile? Basti pensare a tutti i casi in cui l’isolamento con tecniche tradizionali risulta poco praticabile a causa di costi elevati, lavori prolungati o limitazioni strutturali. Alcuni esempi di contesti in cui l’insufflaggio si rivela particolarmente efficace sono i muri a cassa vuota, ossia dotati di intercapedini, o i sottotetti non abitabili difficili da raggiungere, tipici degli edifici costruiti tra gli anni ’60 e ’90.

Nelle pareti perimetrali, l’isolamento in intercapedine avviene in seguito alla sigillatura di eventuali fessure di dispersione. Successivamente, si procede con la realizzazione di piccoli fori che permettono il passaggio del materiale isolante all’interno dello spazio tra i due muri, dal basso verso l’alto. Questo processo segue procedure certificate che assicurano una distribuzione ottimale del prodotto insufflato, anche in presenza di tubazioni o altri ostacoli presenti nel vuoto della parete.

Nei sottotetti, invece, il materiale isolante viene applicato tramite un sistema a insufflaggio aperto e in posa libera. In questo caso il prodotto viene distribuito sull’estradosso dell’ultimo solaio, garantendo una copertura uniforme su tutta la superficie. Questo processo permette di sfruttare appieno lo spazio disponibile nel sottotetto, assicurando un isolamento efficace e duraturo nel tempo.

Tutti i vantaggi dell’insufflaggio

Grazie alla sua semplicità, versatilità e rapidità di esecuzione, l’isolamento in intercapedine si conferma come una scelta intelligente per chi desidera rendere la propria casa più confortevole ed efficiente dal punto di vista energetico e non solo. Approfondiamo i vantaggi dell’insufflaggio:

  • è una soluzione relativamente economica rispetto ad altri metodi di isolamento tradizionale, come quello a cappotto;
  • è semplice e poco invasivo poiché non altera l’aspetto estetico della facciata dell’edificio e non richiede lavori di muratura o installazione di ponteggi;
  • può essere eseguito sia dall’esterno che dall’interno dell’abitazione, offrendo una notevole flessibilità d’intervento;
  • i tempi di posa sono ridotti e in una sola giornata è possibile isolare un intero appartamento, sia per le stanze abitate sia per quelle in ristrutturazione, riducendo al minimo i disagi per gli abitanti;
  • non riduce la superficie utile dell’abitazione;
  • offre un eccellente isolamento termico e acustico, con conseguente riduzione dei consumi sia d’estate che d’inverno.

insufflaggio

Lana di vetro Isover InsulSafe33 per l’insufflaggio

Il catalogo Saint-Gobain propone differenti prodotti pensati per l’isolamento termoacustico, adatti a qualsiasi tipologia di progetto. La scelta della lana di vetro Isover InsulSafe33 per l’isolamento in intercapedine rappresenta un investimento sicuro e vantaggioso per migliorare l’isolamento termico e acustico delle pareti perimetrali e dei sottotetti non abitabili, attraverso la tecnica dell’insufflaggio meccanico o della posa libera.

Le sue caratteristiche di incombustibilità e idrorepellenza rendono Isover InsulSafe33 particolarmente adatto per l’applicazione in pareti perimetrali o divisorie, garantendo un elevato livello di sicurezza e prevenendo problemi legati all’umidità, alla muffa e alla condensa. Inoltre, le certificazioni di qualità conformi alle normative di settore assicurano prestazioni affidabili nel tempo, senza compromettere l’efficacia dell’isolamento nel corso degli anni.

Grazie alle sue prestazioni superiori in termini di isolamento termoacustico, la lana di vetro in fiocchi Isover InsulSafe33 rappresenta una scelta eccellente per chi desidera ottenere il massimo comfort abitativo e ridurre i consumi energetici della propria casa. Investire in questo materiale significa garantire un ambiente più salubre, sicuro e confortevole per lungo tempo.