Cambiare il pavimento è tra le soluzioni più efficaci per dare alla nostra casa un aspetto completamente nuovo. Ad esempio, si può scegliere di adottare soluzioni di design ed innovative come l’utilizzo di pavimento in gres porcellanato, che per-mettano la creazione di spazi continui molto belli e facili da manutenere.
Due le soluzioni: rimuovere completamente il vecchio pavimento oppure sovrap-porne uno nuovo (a secco oppure con collante specifico). A volte si tratta di una reale necessità poiché quello esistente è molto rovinato. Oppure di un semplice desiderio di ammodernare lo stile dei nostri ambienti forse troppo datato con mate-riali efficienti come il pavimento in gres porcellanato.
Pavimento in gres porcellanato, come avviene la posa
Il materiale comunemente utilizzato è il pavimento in gres porcellanato. Questo perché permette un’infinita scelta di texture, dimensioni e spessori in funzione delle esigenze o dei gusti personali. Tuttavia, la posa dei grandi formati non è così semplice e scontata. Infatti, sono necessarie apposite strumentazioni e conoscenze specifiche di incollaggio secondo le vigenti prescrizioni tecniche.
Cosa si intende per piastrella di grande formato?
La norma Uni 11493-1 del 2016 definisce di grande formato le piastrelle con un lato di lunghezza superiore a 60 centimetri, come le piastrelle del pavimento in gres porcellanato. La norma contiene anche le linee guida per la posa di ceramica “Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete. Istruzioni per la progettazione, l’installazione e la manutenzione”. Infatti, sono presenti sul mercato piastrelle che superano i 3 metri di lunghezza e possiedono spessori ridottissimi: da 3 a 6 millimetri.
Quali sono le tecniche di posa e i collanti da utilizzare?
Quali sono le tecniche di posa e i collanti da utilizzare? Le piastrelle come quelle del pavimento in gres porcellanato, proprio in relazione alle loro dimensioni, esigono un sottofondo perfettamente planare e privo di irregolarità. Pertanto il consiglio è utilizzare il livellante weberfloor Zero30 (per spessori da 0 a 3 cm), in caso sia di ristrutturazioni sia di nuove costruzioni.
Inoltre, occorre prestare attenzione all’adesivo, da applicare con doppia spalmatura, sia sul sottofondo sia sul retro della lastra. Così da evitare vuoti al di sotto della superficie del materiale e creare l’effetto ventosa una volta posata la piastrella sul supporto. Contemporaneamente, la lastra ceramica deve essere compressa manualmente o con una piastra meccanica vibrante per assicurare il massimo contatto lastra-adesivo-supporto. Per la posa dei grandi formati, come stabilisce la norma, occorre impiegare un adesivo deformabile. Quindi, è necessario utilizzare un materiale come la nuova colla ad alte prestazioniwebercol UltraGres 400. Infatti, questo prodotto garantisce altissime prestazioni tecniche ed un elevato comfort applicativo nella stesura di piastrelle come un pavimento in gres porcellanato, da parte dell’applicatore specialista.
Il distacco corticale del frontalino del balcone e i fenomeni di infiltrazione sono sicuramente problemi che affliggono l’80% dei nostri balconi di casa. Tuttavia, indagando a fondo, si scopre che il primo è diretta conseguenza del secondo. Scopriamo le possibili modalità di intervento.
Le soluzioni Weber contro il distacco del frontalino del balcone
Esistono diverse soluzioni. Dalla più invasiva, con rimozione totale della pavimentazione fino ad arrivare alla parte strutturale; ripristino delle pendenze; rifacimento ex novo dell’impermeabilizzazione e delle ceramiche. Alla più leggera, con l’utilizzo di resine trasparenti, come ad esempio weberdry pur trans, da applicare direttamente sopra la pavimentazione esistente. Quest’ultima opzione è sicuramente un’ottima soluzione per il distacco del frontalino del balcone, ma risulterà temporanea soprattutto nel caso di passaggio frequente sulla superficie interessata.
Una terza via
Tra questi interventi si colloca anche una terza possibilità. Però, quest’ultima è attuabile solo nel caso in cui gli spessori delle soglie di ingresso o dell’ultimo scalino di eventuali scale lo consentano. Infatti, in questo caso è possibile utilizzare l’impermeabilizzante monocomponente weberdry elasto1 top. Prima dell’utilizzo, il prodotto deve essere diluito in acqua da dosare in base all’attrezzo utilizzato (rullo, pennello o spatola). Inoltre, si applica direttamente sopra la pavimentazione esistente, dopo averla preventivamente pulita a fondo e carteggiata. Occorrerà un trapano a basso numero di giri oppure è possibile anche miscelare a mano, in un recipiente sufficientemente capiente. Infine, la fibra di vetro, da inserire all’interno, permetterà una maggior resistenza e una prolungata durabilità dell’impermeabilizzazione.
Solitamente si applicano 2 mani, distanziate di circa 4 ore. Tuttavia, per piccoli interventi come quelli sul frontalino del balcone di un condominio, è possibile realizzare l’impermeabilizzazione con un solo strato di 2 mm di prodotto da applicare in una sola mano. Dopo almeno 24 ore può procedere con la posa della nuova pavimentazione con piastrelle ceramiche, utilizzando una colla ad alta deformabilità specifica come webercol Ultra Gres 400.
Come rinnovare definitivamente il balcone di casa
Effettuare l’intervento di ristrutturazione del frontalino del balcone è più facile di quanto non si possa credere. Innanzitutto, occorre rimuovere del tutto il vecchio pavimento, compresa l’eventuale impermeabilizzazione preesistente, fino ad arrivare al massetto. Dopodiché si procede ad una livellatura del sottofondo, prestando attenzione alle pendenze, con un livellante specifico come weberfloor Zero30. Successivamente si procede con il ciclo sopra descritto.
Però, come abbiamo visto, nel caso di infiltrazioni è molto probabile che siano presenti anche fenomeni di distacco corticale del frontalino del balcone. Per questo, una volta sistemata la parte sovrastante, si procede con il ripristino strutturale del frontalino del balcone.
I passaggi principali per ripristinare il frontalino del balcone
Per cominciare, bisogna rimuovere ogni parte “incoerente” o in via di distacco. In seguito, bisogna liberare completamente le armature ossidate, eliminando la ruggine dai ferri a mano con spazzola o tramite una macchina sabbiatrice. Infine, è necessario lavare accuratamente il supporto. Sui ferri esposti si applica webertec fer. Ad avvenuta presa, si applica con una cazzuola webertec ripararapido20, entrambe malte da ripristino del calcestruzzo. Poi, si danno una o più mani, fino alla ricostruzione totale della geometria e dei volumi mancanti.
È importante sottolineare che è possibile effettuare questo intervento anche nei mesi più freddi. Infatti, un prodotto rapido come webertec ripararapido20 garantisce una rapida presa e fa sì che il gelo non vada a modificare le sue prestazioni. Per la decorazione finale dell’opera di ripristino del frontalino del balcone, si consiglia l’utilizzo della pittura organica altamente protettiva webercote acrylcover L. Il prodotto è disponibile in tantissime colorazioni, da scegliere in base alle esigenze.
Capita sempre più spesso di dovere rinnovare gli ambienti di casa con soluzioni flessibili e di rapida applicazione. Ad esempio, i divisori in cartongesso sono facili da progettare e da realizzare. Ma dopo avere creato la parete, il controsoffitto o la nicchia come rifinire facilmente le nuove superfici?
Vediamo insieme di seguito come fare in pochi semplici passaggi.
Di cosa ho bisogno per rifinire i nuovi divisori in cartongesso?
Per divisori in cartongesso si intendono tutte quelle strutture che non chiudono completamente due ambienti, come le classiche pareti. Infatti, con le loro misure, permettono di suddividere ambienti ampi e di arricchire l’estetica e l’ architettura dell’abitazione interna.
Innanzitutto, se temi di non essere in grado di realizzare dei buoni divisori in cartongesso, rivolgiti al tuo cartongessista di fiducia. Però, ricordati di chiedergli di utilizzare un sistema certificato Saint-Gobain Italia e di stuccare tutti i giunti come da manuale tecnico, grazie agli stucchi Gyproc EvoPlus. Sarà un’operazione fondamentale per evitare quelle spiacevoli linee di separazione tra una lastra e l’altra.
Guarda il video che spiega tutti i vantaggi di una stuccatura a regola d’arte!
Altra cosa importantissima da sapere, è la caratteristica della superficie dei divisori in cartongesso che può essere liscia o granulosa tipo intonaco, cosiddetta “civile”. Cosa cambia tra le due tipologie?
Le differenze tra finitura liscia e finitura civile
La finitura lisca permette un’applicazione diretta sulla superficie del cartongesso, senza l’impiego di primer. In questa situazione, è possibile utilizzare la pittura specifica per cartongesso weberdeko gypsum, a base acqua. Così, grazie all’impiego delle sole mani la superficie sarà perfetta.
Invece, nel caso di finitura civile, per raggiungere il risultato desiderato è necessario utilizzare un primer di fondo. Infatti, quest’ultimo conferisce alla superficie dei divisori in cartongesso l’aspetto “granuloso”. Quindi, in funzione del grado di assorbimento del supporto e dell’effetto estetico che si intende raggiungere, occorre applicare un prodotto come weberprim. Questo deve essere lasciato “maturare” da 6 a 12 ore prima dell’applicazione della colorata desiderata. Infine, grazie a Weber, ti sarà possibile scegliere tra le ben 292 colorazioni della gamma di pitture per interno weberdeko.
È un intervento facile e veloce e può essere anche una buona idea farlo da sé!
Grazie all’isolamento del sottotetto hai pensato di realizzare un nuovo spazio abitativo? Ma cosa fare se diventa meta di ospiti indesiderati? Infatti, prima ancora di proteggere le nostre case, le coperture inclinate possono diventare riparo di insetti e volatili. Ad esempio, nidi di zanzare, api, vespe o di piccioni, che da lì possono poi diffondersi in tutta l’abitazione.
La giusta soluzione per l’isolamento del sottotetto è nel sistema tetto ventilato di Saint-Gobain Italia. Infatti, il sistema è composto dall’isolante in lana minerale Isover T-100 e dal telo sottotegola impermeabile e traspirante Bituver SyntoDefense. Questa tipologia di isolanti minerali sono gli unici che ti proteggono dal caldo estivo e dal freddo invernale. Inoltre, sono anche ottimi come isolanti per i rumori esterni, compreso quello della pioggia. Infatti, il tema degli isolanti acustici è di fondamentale importanza per valutare il miglior metodo per l’isolamento del sottotetto.
Bituver SyntoDefense: la giusta soluzione per l’isolamento del sottotetto
Invece, il telo sottotegola Bituver SyntoDefense per l’isolamento del sottotetto ti protegge dagli insetti. Infatti, grazie alla sua tecnologia che impedisce loro di depositare uova e fare nidi, è certificato come repellente per le zanzare.
Una piccola curiosità su questo materiale per l’isolamento del sottotetto. Bituver SyntoDefense nasce dalla ricerca ed applicazione nel campo tessile abbigliamento. Infatti, nel 2001 alcuni scienziati australiani realizzarono il prodotto su richiesta del World Health Organization dal Global Fund e dall’UNICEF. L’obiettivo di questa richiesta era trovare un modo per combattere la malaria e le malattie portate dagli insetti nel continente africano. In seguito, gli USA lo utilizzarono nell’operazione Desert Storm. Per entrambe le situazioni, gli scienziati realizzarono uno speciale additivo, innocuo per gli uomini, da utilizzare sui capi d’abbigliamento. Tuttavia erano in grado di risultare repellente per gli insetti quanto basta da evitare una loro presenza insistente. Quindi, a maggior ragione, l’additivo era sicuramente in grado scongiurare la deposizione di uova in risvolti ed intercapedini.
Bituver SyntoDefense dà inoltre all’isolamento del sottotetto una protezione aggiuntiva, in quanto rallenta il logorio di travetti, fibra di legno e calcestruzzo; è un trattamento permanente, che non è dilavato per contatto con agenti atmosferici. Così potrai godere del tuo sottotetto a lungo, in tutte le stagioni!
Il cartongesso è uno dei materiali più utilizzati nell’edilizia moderna. Grazie alle numerose proprietà tecniche, alla velocità di posa e alla flessibilità, aiuta a nascondere in maniera pratica ed esteticamente piacevole la parte impiantistica. In particolare, la linea di cartongesso Gyproc Habito Forte offre delle performance diverse e specifiche a seconda dell’esigenza. Ad esempio, negli ambienti bagno e cucina, dove solitamente le temperature sono più alte, il materiale utilizzato deve rispondere ad elevati standard di resistenza all’umidità. Il tutto per evitare spiacevoli macchie o disgregamenti.
La soluzione è utilizzare una lastra “idrorepellente”, come ad esempio Gyproc Habito Forte Hydro (conforme alla norma EN520). Questo prodotto è specifico per le pareti della cucina e del bagno in quanto garantisce un’efficace idrorepellenza in ambienti molto umidi. Non solo, l’elevata densità assicura anche un’eccellente resistenza meccanica agli urti e ai carichi appesi. Questo è molto importante per la posa dei pensili della cucina o per i sanitari sospesi, tanto di moda oggi.
Ma cosa c’è dietro ad un montaggio a regola d’arte del sistema Gyproc Habito Forte Hydro?
Ecco i passaggi che il tuo applicatore di fiducia dovrà effettuare per utilizzare al meglio Gyproc Habito Forte.
FASE 1
La prima fase consiste nella posa della struttura metallica con profili DIN Gyproc Gyprofile (antiossidanti e dielettrici). Questa avviene tramite il preventivo tracciamento delle pareti divisorie/contropareti e posa delle guide orizzontali a terra e a soffitto con chiodi. In alternativa è possibile utilizzare il nastro biadesivo speciale in polietilene espanso. Successivamente, si prosegue nella posa dei montanti verticali, in modo da formare il telaio portante della parete.
FASE 2
In seguito si passa alla posa delle lastre Gyproc Habito Forte Hydro. Quindi, verificato il corretto posizionamento ed allineamento dei montanti verticali, si procede alla posa dei vari strati di lastre. Dopo avere verificato la misura, si procede all’incisione del cartone a vista mediante l’utilizzo di un semplice cutter, avvalendosi del supporto di una riga o di un metro rigido di legno. Per il fissaggio, si utilizzano le specifiche viti autoperforanti in acciaio fosfatato.
FASE 3
Infine, tocca al trattamento dei giunti e finitura superficiale. La lastra Gyproc Habito Forte presenta una superficie già liscia, che necessita del solo trattamento dei giunti tra due diverse lastre. Finito il montaggio, si applica lo stucco mediante spatola in acciaio inox o frattone con lama piatta in acciaio inox. L’applicazione deve avvenire a riempimento del giunto interponendo tra le diverse mani l’apposito nastro di rinforzo.
Guarda il video che spiega tutti i vantaggi di una stuccatura a regola d’arte con Gyproc EvoPlus!
Ultimato questo passaggio, si procede con la posa delle piastrelle, dove previsto, utilizzando preventivamente sulle lastre il primer weberprim PF15. Quindi, le piastrelle sono incollate con una specifica colla della gamma webercol. Eventualmente, si rifinisce invece l’intera superficie direttamente con la pittura weberdeko gypsum, idropittura specifica per cartongesso.
In casa soffri il caldo d’estate e il freddo d’inverno? Troppi rumori dall’esterno se abiti in una zona con tanto traffico? I programmi TV del tuo vicino non sono di tuo gradimento? Urge isolare il tuo appartamento sia termicamente sia acusticamente! Ci sono diverse soluzioni, come la lana di vetro, per farlo, per tutte le esigenze…e tutte le tasche.
Proviamo a darti una mano con questa breve guida all’isolamento.
Isolamento a cappotto in lana di vetro
Sicuramente il sistema più completo per il tuo comfort termo-acustico, che consiste nell’installazione dall’esterno di pannelli termoisolanti seguendo una precisa stratigrafia ed impiegando specifici prodotti. Chiedi alla tua impresa di fiducia di installare il cappotto in lana di vetro Saint-Gobain. Così, starai bene d’estate e d’inverno ed il traffico sarà un lontano ricordo. Una soluzione duratura nel tempo, garantita e resistente al fuoco.
Saint-Gobain Italia offre un’ampia gamma di sistemi e soluzioni per l’isolamento termico a cappotto. Dalle più convenzionali alle più innovative, adatte ad ogni esigenza e tipologia di intervento.
Ad esempio, webertherm robusto universal è il sistema pensato per superare i limiti estetici dei tradizionali sistemi a cappotto. Infatti, consente l’applicazione di ogni tipo di rivestimento in facciata. Dalla più semplice pittura, che riporta all’estetica più diffusa del patrimonio edilizio italiano, fino all’installazione di elementi pesanti, quali materiali lapidei naturali o ricostruiti, e ceramiche di grandi formati. L’abbinamento a pannelli in lana di vetro Isover Clima34 G3 rappresenta una garanzia di eccellente isolamento termo-acustico, elevata traspirabilità e ottima resistenza al fuoco. Grazie alla sua versatilità e alla speciale tecnica applicativa, webertherm robusto universal è idoneo per ogni tipo di supporto. Tra questi, sono compresi anche i vecchi cappotti, la cui domanda di manutenzione e sostituzione è sempre più crescente negli ultimi anni. L’enorme vantaggio legato è la possibilità di posa diretta sul vecchio cappotto, evitandone così tutti gli oneri relativi allo smontaggio e il relativo smaltimento.
Inoltre, con solamente 10 cm di isolante hai diritto alla detrazione del 65% per il risparmio energetico. Se vivi in una zona che ha il diritto al “Bonus facciata”, la detrazione è addirittura del 90% (calcolata su un edificio in zona climatica E).
Isolamento tramite insufflaggio
Si tratta di una tecnica semplice, economica e rapida, largamente impiegata per il riempimento delle murature perimetrali dotate di intercapedine. Inoltre, è utilizzata nella ristrutturazione di sottotetti non abitabili sia di case mono-bi familiari sia di edifici condominiali costruiti tra gli anni ’60 e gli anni ’90. Basti pensare che oltre il 60% delle dispersioni deriva proprio dal tetto. Il prodotto Insulsafe33,lana di vetro in fiocchi di colore bianco, è realizzato con vetro riciclato e senza resina. Principalmente, si caratterizza per essere una soluzione traspirante, ecosostenibile e idrorepellente. Di conseguenza non ha problemi di condensa o umidità. Inoltre, è incombustibile e in grado di garantire quindi massima sicurezza di utilizzo, oltre ad assicurare elevati livelli di isolamento termico anche con bassi spessori. Infine, le sue prestazioni rimangono inalterate nel tempo.
Anche le fasi applicative sono semplici. Infatti, Isover InsulSafe non genera polveri, non ha scarti di lavorazione ed è semplice da movimentare grazie ai sacchi dal peso di 17 kg che contengono elevate quantità di materiale. Infine, la proposta di isolare tramite insufflaggio va inoltre fatta quando non è possibile “rubare” metri quadrati all’interno dell’abitazione.
Se lo spessore dell’intercapedine interno è di soli 10 cm accedi anche alle detrazioni fiscali del 65% per il rendimento energetico (calcolo effettuato su un edificio in zona climatica E).
L’utilizzo di una controparete
La controparete può essere istallata sia sulle pareti perimetrali, sia tra una stanza e l’altra o tra due appartamenti attigui. Nel primo caso si possono installare delle lastre accoppiate, indicate per incrementare le prestazioni di isolamento acustico degli ambienti, compresi quelli umidi (bagni e cucine).
Gyproc Habito Clima BVActiv’Air® è una lastra in gesso rivestito accoppiata sulla faccia non a vista con un pannello in lana di vetro Isover 4+, idrorepellente, prodotto in Italia con un’elevata percentuale di materie prime riciclate e rinnovabili (sabbia e vetro riciclato).
Per un comfort acustico ancora più elevato, è possibile installare le lastre Gyproc Habito Silence Activ’Air®, sempre di produzione italiana ed esente da VOC.
Per isolare invece due pareti confinanti, che siano all’interno dello stesso appartamento o tra due appartamenti vicini, basteranno anche solo 2 cm di isolante in lana di vetro Isover Arena 31 e le lastre in cartongesso ad alta resistenza meccanica Gyproc Habito Forte. Il risultato dell’isolamento acustico atteso è di ben 12 decibel superiore al minimo richiesto dalla legge: 62 dB contro 50 dB.
Grazie alla controparete Saint-Gobain non dovrai più “condividere” gli stessi programmi TV con il tuo vicino…e potrai appendere alle tue pareti tutto ciò che desideri, senza alcun problema!
L’insonorizzazione e l’isolamento acustico del pavimento dai rumori rappresenta una tipologia di comfort molto richiesta. Soprattutto, laddove si presentino rumori tali che il solaio della nostra casa non è in grado di isolare.
Oggi, nelle abitazioni di recente costruzione, grazie a normative più stringenti in materia, questo problema sembra essersi attenuato. Tuttavia, permangono numerosi casi di isolamenti dei pavimenti assolutamente non rispondenti alle normative vigenti.
Ma non solo il vicino di casa può essere il problema. Infatti, numerose altre possono essere le motivazioni per voler realizzare un isolamento acustico del pavimento. Ad esempio, talvolta capita che i rumori provengano anche da locali come bar e ristoranti posti direttamente al piano inferiore alla nostra abitazione.
Inoltre, può verificarsi anche che la necessità di voler isolare il pavimento dai rumori per non voler creare disturbo agli inquilini del piano inferiore.
Quindi è assolutamente necessario capire da che cosa volersi isolare acusticamente o come voler insonorizzare la propria stanza.
Le soluzioni Saint-Gobain per l’isolamento acustico del pavimento
Stai rinnovando la tua casa e hai necessità o semplicemente il desiderio di sostituire il pavimento? Saint-Gobain Italia non offre solo soluzioni per il comfort termico delle pareti e del tetto. Ma anche per l’isolamento acustico del pavimento, che ha una parte fondamentale per il tuo comfort acustico. Basti pensare ai rumori che arrivano dall’appartamento al piano superiore, e di cui faresti volentieri a meno…
Con il sistema per pavimenti Saint-Gobain Italia avrai un eccellente isolamento acustico del pavimento, grazie all’applicazione di soli 8 mm di feltro isolante Bituver Fonas 31.
Inoltre, per un pavimento esteticamente bello scegli weberfloor design. Si tratta di una pavimentazione cementizia continua con effetti di altissimo design estetico. Inoltre, grazie anche all’assenza delle fughe tipiche dei pavimenti con piastrelle, permette una maggiore salubrità e facilità di pulizia. Per di più, questo sistema è compatibile con gli impianti di riscaldamento o raffrescamento a pavimento che, grazie al massetto weberplan MR81 metal, è applicato tra l’impianto e la pavimentazione. Massimo comfort termico e isolamento acustico del pavimento. Cosa vuoi di più? Così, quando camminerai scalzo sul tuo nuovo pavimento Saint-Gobain Italia potrai godere di un piacevole caldo o di un piacevole fresco uniforme sotto ai piedi!
Mai come oggi è attuale il tema del rinnovo architettonico, del recupero e del rifacimento della facciata, soprattutto grazie anche ai rilevanti incentivi fiscali messi a disposizione dal Governo.
Le facciate sono il biglietto da visita delle nostre città e dei nostri paesi. Per questo motivo rinnovare e rinfrescare l’aspetto estetico esterno della nostra casa non comporta solamente un abbellimento formale. Soprattutto una nuova e maggiore protezione superficiale delle murature dagli effetti degli agenti atmosferici, dell’inquinamento e dei cambiamenti delle temperature.
Infatti, spesso evidenziano condizioni di degrado molto importanti soprattutto le pareti esposte a nord. Ad esempio la presenza di macchie o muffe, dovute probabilmente alla ormai deteriorata efficacia della pittura superficiale.
Cosa fare quindi prima di procedere al rifacimento della facciata?
Il nostro consiglio è quello di fare riferimento ad un tecnico esperto. Infatti, grazie alla sua esperienza, sarà in grado di valutare in maniera idonea la situazione e l’integrità prima di procedere al rifacimento della facciata. Dopodiché predisporrà uno specifico ciclo con i prodotti più idonei in funzione del contesto urbano dell’edificio. Nel caso invece in cui ci fosse la necessità di pre-rasare la facciata, è possibile ricorrere alle gamme webercem o webertherm AP60, in modo da ottenere una superficie da tinteggiare uniforme e planare. Attenzione però, quest’ultimo intervento supplementare non ricade nella detrazione fiscale del 90% per il Bonus Facciata.
In breve, questi i passaggi da rispettare per procedere al rifacimento della facciata:
Valutare attentamente l’integrità della facciata e asportare le eventuali parti in distacco.
Lavare bene con idropulitrice l’intera facciata. Nel caso di muffe o macchie, utilizzare prima del lavaggio la soluzione specifica per questo trattamento weberklin M, a pennello in una o due mani sull’intera superficie.
Primerizzare l’intera facciata con la gamma specifica weberprim, quindi scegliere il colore preferito tra gli oltre 400 appartenenti alla gamma webercolor, che sia acrilico, silossanico oppure alla calce. Due mani saranno sufficienti per dare un nuovo volto alla facciata.
A volte gestire al meglio lo spazio a disposizione sfruttando al massimo le potenzialità di un ambiente è davvero difficile. Tuttavia, il cartongesso può fare questo e molto di più. I lavori in cartongesso fai da te ti permetteranno di costruire pareti solide e durature, controsoffitti e ripiani a muro, nicchie, mensole e librerie. Tutto ciò con il minimo impatto per gli abitanti della tua casa.
Per questi motivi, il cartongesso è un materiale dai mille impieghi. Ecco alcuni consigli per poterlo utilizzare al meglio arredando e rimodulando ogni ambiente della casa.
Gestire al meglio gli spazi e arredare con i lavori in cartongesso
Utilità, comodità e anche bellezza estetica. Gli ambienti con una parete attrezzata in cartongesso, un controsoffitto o un qualsiasi altro elemento, infatti, possono acquistare nuova vita. Basta una semplice curvatura per dare vita a controsoffitti e pareti sagomati. Questo permetterà di trasformare qualsiasi stanza, anche la più banale e scontata, in qualcosa di sorprendente e di grande effetto. Un ambiente particolarmente ampio può migliorare con qualche piccolo accorgimento e acquistare, con poco, più movimento e più stile. Tutto questo è possibile con un piccolo muro in cartongesso, che migliora la percezione dello spazio. Così, si conferisce a un ingresso ampio un tocco di contemporaneità con maggiore funzionalità.
Nelle abitazioni di una volta, le nicchie, ovvero le rientranze rispetto al resto del muro, erano una consuetudine. Oggi, nelle case moderne, stanno tornando di moda e i lavori in cartongesso sono senza dubbio la soluzione migliore. Le nicchie in cartongesso rappresentano un tipo di arredo molto particolare. Infatti, permettono di evitare interventi murari drastici e costosi e così si può facilmente rimuovere il tutto in caso di ripensamenti. Ad esempio, sopra la testiera del letto è possibile ricavare una lunga nicchia che funga da comodino dove appoggiare cellulari, libri, ecc.
Libreria in cartongesso fai da te
Un’altra idea è costruire una libreria in cartongesso: le librerie scaldano, arredano e danno un tocco di stile agli ambienti. Ma quelle in cartongesso diventano veri e propri spazi rinnovati, elementi architettonici ma anche di design. Per questi lavori in cartongesso le forme possono essere infinite e i risultati inaspettati. Il tutto per dare vita ad una lettura in chiave moderna delle antiche librerie in muratura presenti nelle abitazioni d’epoca.
Idee e disegni in cartongesso fai da te: come cambia lo spazio
Sono davvero tante le possibilità estetiche e funzionali che un controsoffitto in cartongesso può offrire. Si possono creare i classici vani ripostiglio, nascondere led o altri sistemi illuminanti. Tuttavia le possibilità di design vanno ben oltre e riescono con pochi elementi a creare lavori in cartongesso particolari. Con un controsoffitto in cartongesso moderno si può variare l’altezza di un ambiente. Così, si possono trovare soluzioni originali per separare esteticamente una stanza da un’altra, senza dovere ricorrere necessariamente alla costruzione di una nuova parete. Il cartongesso inoltre, permette di realizzare controsoffitti curvi che possono dare un tocco davvero speciale alla propria casa. Per di più, un’altra funzione utile dei controsoffitti in cartongesso è la possibilità di installare i faretti, così da nascondere gli impianti dei sistemi illuminanti e a dare vita ad una illuminazione efficiente ed elegante.
Strutture e lavori in cartongesso: c’è da fidarsi?
Tanti sono i falsi miti legati ai lavori in cartongesso. Infatti, spesso si dice che sul cartongesso non si può appendere nulla, oppure che se lo si urta si spacca. Attualmente rappresenta uno dei materiali più utilizzati nell’edilizia e in particolare nelle ristrutturazioni. Tuttavia, sono sempre di più le nuove costruzioni che lo impiegano non solo per i divisori interni, ma anche per le pareti perimetrali.
L’evoluzione dei sistemi costruttivi, le ricerche nel campo dell’edilizia e le nuove tecnologie hanno dato vita a soluzioni capaci di coniugare caratteristiche di isolamento termo-acustico. Il tutto con una solidità e resistenza senza precedenti. Tutti i settori dell’edilizia richiedono l’utilizzo di prodotti e soluzioni che permettano di ottenere prestazioni elevate. Sia per rispettare un inasprimento delle vigenti prescrizioni normative (sicurezza, acustica, resistenza) sia per una ricerca del massimo comfort.
Gyproc ed il cartongesso fai da te:
la soluzione Saint-Gobain
Saint-Gobain Gyproc nel marzo 2016 ha lanciato Gyproc Habito™ Forte, la soluzione più performante tra le lastre in gesso rivestito, adatta sia per il mercato residenziale, storicamente legato a sistemi tradizionali, sia per il settore terziario (ad esempio scuole e ospedali), regolamentato da stringenti prescrizioni normative. Una vera rivoluzione, che rende possibili i lavori in cartongesso anche in situazioni che fino ad oggi non lo permettevano.
Gyproc Habito™ Forte, grazie alla sua formulazione, è in grado di offrire una elevatissima resistenza superficiale agli urti, in modo da vivere in piena sicurezza. Il tutto riducendo al minimo eventuali operazioni di ripristino dovute a danneggiamenti. Si contraddistingue anche per l’alto grado di sicurezza contro le effrazioni, l’elevata resistenza al fuoco e le prestazioni di isolamento acustico. Senza dimenticare l’estetica, grazie alla speciale carta dalla colorazione particolarmente bianca della faccia a vista. Inoltre, le lastre Gyproc Habito™ Forte sono sostenibili, prodotte al 100% in Italia con materie prime di origine naturale, esenti da VOC (Composti Organici Volatili) e sostanze dannose. Infine, due punti di forza fondamentali dei divisori in cartongesso: pulizia e velocità. La facilità di montaggio limita i disagi legati a polvere, sporcizia e disordine.
Parete in cartongesso Saint-Gobain per l’isolamento acustico
Una delle cose più fastidiose in casa è non poter stare tranquilli a causa di una presenza scomoda e ingombrante: il rumore dei vicini. Tra le soluzioni disponibili, la più utilizzata per migliorare le caratteristiche acustiche di un muro divisorio già esistente è la controparete in cartongesso. Quest’ultima vi farà finalmente godere il divano in santa pace, ma non solo! Vi farà risparmiare in bolletta perché grazie ai lavori in cartongesso e all’isolante in lana di vetro è possibile ridurre le dispersioni termiche.
Quindi, il sistema cartongesso + isolante in lana di vetro, come ad esempio Isover PAR 4+, garantisce non solo un notevole isolamento acustico, ma anche un ottimo isolamento termico, per un comfort perfetto. Oltre alle lastre in cartongesso, anche i pannelli in lana di vetro di Saint-Gobain Isover rispettano l’ambiente e sono sostenibili: nascono infatti da sabbia e vetro riciclato e il legante brevettato è a base di materie prime rinnovabili.
L’isolamento mediante insufflaggio consente di realizzare interventi di riqualificazione energetica, sfruttando la “cassa vuota” delle pareti perimetrali ed interne (tipicamente degli edifici degli anni ’60 e ’70) o le superfici dei sottotetti, senza ridurre lo spazio abitativo. Isover InsulSafe33 consente di ottenere un ottimo isolamento termico e acustico, con una lavorazione veloce, pulita e poco invasiva, che non necessita di permessi condominiali.
L’insufflaggio è una tecnica semplice, versatile e rapida per isolare termicamente e acusticamente le murature perimetrali e i sottotetti non abitabili della casa. Se si vive in un ambiente senza un adeguato isolamento termico, con conseguente dispendio energetico ed economico, è giunto il momento di correre ai ripari.
Isolamento tramite insufflaggio: di cosa si tratta?
L’insuflaggio è una tecnica di isolamento termico e acustico semplice. Inoltre, è molto economica e rapida e consente di riqualificare energeticamente l’abitazione attraverso il riempimento delle murature perimetrali dotate d’intercapedine. Infine, è possibile riempire anche i sottotetti non abitabili di difficile accesso.
L’insulflaggio è la soluzione ottimale. Soprattutto in quei casi in cui non si vuole o non si può intervenire con il cappotto esterno per problemi di carattere condominiale o economico, oppure con il cappotto interno per mancanza di spazio. Infatti, l’insufflaggio in parete, non ruba metri quadrati all’interno dell’abitazione. Inoltre, può essere abbinato ad altre tecniche di isolamento termo-acustico, come ad esempio una controparete in cartongesso, così da aumentare ancora di più le prestazioni.
Isolamento intercapedine
I muri caratterizzati da intercapedini sono adatti per essere insufflati. Questo intervento prevede inizialmente la sigillatura di eventuali fori presenti. Successivamente, avviene l’immissione dell’isolante, iniettato attraverso dei fori fatti nel muro con uno schema predefinito e grazie a un’apposita macchina. Infatti, essi consentono l’inserimento del materiale e la sua compressione all’interno della parete.
Per verificare l’esistenza di un’intercapedine è sufficiente che un applicatore specializzato in insufflaggio intercapedine esegua un sopralluogo. Inoltre, attraverso alcuni piccoli fori nelle pareti, poi sigillati, valuti appunto la possibilità di insufflare e lo spessore utile per l’inserimento del materiale isolante.
Isolamento sottotetti
L’isolamento in sottotetto è ancora più semplice. Infatti, il materiale può essere insufflato attraverso l’apposita macchina direttamente sul solaio. Inoltre è possibile scegliere il livello di isolamento in base al quale si definisce lo spessore di isolante.
L’unica accortezza consiste nel prevedere eventuali passerelle necessarie in caso di pedonabilità.
Insufflaggio: quali sono i vantaggi?
L’insufflaggio è una tecnica di isolamento rapida ed economica che si realizza in modo semplice e poco invasivo. Infatti, non altera l’aspetto della facciata, non ha bisogno di ponteggi e opere di muratura e può essere effettuati sia dall’interno sia dall’esterno dell’abitazione/dell’edificio.
I tempi di posa sono molto ridotti. Infatti, in una sola giornata è possibile isolare un intero appartamento, beneficiando dei conseguenti risparmi energetici secondo gli standard di legge richiesti. Grazie all’intervento è possibile accedere alle detrazioni del 55% – 65%. Così, l’investimento è ripagato al massimo in 4 anni e se si accede agli incentivi fiscali il tempo è addirittura dimezzato.
Materiale ideale per l’insufflaggio: lana di vetro Isover InsulSafe33
Isover InsulSafe33 è una lana di vetro in fiocchi di colore bianco, prodotta in Italia, a base di vetro riciclato e senza resina. Isover InsulSafe33 è compressa in sacchi e può essere insufflata meccanicamente. Rappresenta il prodotto ideale per l’isolamento termico ed acustico di intercapedini in parete e sottotetti di difficile accesso. Inoltre, è un prodotto traspirante, ecosostenibile e idrorepellente, per questo non ha problemi di condensa o di umidità. Infine, è incombustibile, in Euroclasse A1 di reazione al fuoco, il che garantisce massima sicurezza di utilizzo, soprattutto nel caso di sottotetti condominiali. Inoltre, le sue prestazioni rimangono inalterate nel tempo.
Isover InsulSafe33 non genera polveri, non ha scarti di lavorazione ed è semplice da movimentare grazie ai sacchi dal peso di 17,3 kg. Inoltre, contengono elevate quantità di materiale. Basti pensare che occorrono solo 18 sacchi per isolare un appartamento di 100 m2 con un’intercapedine di 10 cm di spessore.
Insufflaggio per isolamento termico pareti: un intervento che richiede professionalità
Il procedimento dell’insufflaggio intercapedini è semplice, occorre però preventivamente verificare lo stato attuale e le specifiche tecniche della parete. Pertanto, è bene procedere mediante un’ispezione endoscopica da parte di un posatore specializzato. Il muro deve essere osservato sia internamente sia esternamente. Infatti l’insufflaggio non è adatto alla presenza d’intonaco danneggiato, infiltrazioni d’acqua o umidità di risalita. Occorre verificare, tramite delle operazioni poco invasive, lo spessore dell’intercapedine aerata, accertarsi che non vi siano ostruzioni come ad esempio calcinacci. Inoltre, bisogna analizzare la posizione di pilastri, infissi, cassonetti delle tapparelle e fori di ventilazione. Infatti queste sono interruzioni del paramento murario e pertanto devono essere sigillati.
Se sussistono i requisiti per l’intervento, si procede compiendo una serie di fori per l’immissione del materiale isolante. Inoltre, la distanza non deve essere superiore a 1.5 m sia in senso orizzontale sia in senso verticale. Lo schema di foratura di ogni parete deve essere pianificato indipendentemente dalle altre. Infine, sotto ogni finestra deve essere predisposta una fila di fori così come sotto ogni presa d’aria.
I prodotti per l’insufflaggio
Quindi, si procede all’inserimento dell’isolante Isover Insulsafe33 con una macchina specifica compatibile con la lana di vetro che deve essere testata prima dell’uso. Si utilizza un’apposita scatola test, realizzata in accordo con lo standard EN 14064-2, poi si effettuano diverse prove d’installazione per impostare i parametri corretti.
Successivamente, s’introduce l’iniettore in un foro alla base e all’estremità laterale della parete. Quindi, dopo averlo riempito, si prosegue lungo tutta la fila inferiore, passando quindi alla fila superiore per arrivare a quella posta più in alto. Terminate queste fasi propedeutiche, si procede alla chiusura e stuccatura dei fori e all’eventuale tinteggiatura nella nuance scelta.
La lana minerale, detta anche lana di roccia o lana di vetro, è un prodotto naturale realizzato tramite fusione e solidificazione di roccia, sabbia, vetro. Il ciclo vitale di questo prodotto è tra i più biocompatibili e rispetta tutti i requisiti “green” per la salvaguardia dell’ambiente e della salute. Per questo alcune aziende arrivano a produrre lane minerali ricavate dal 95% di materie riciclate e riciclabili al 100% a loro volta. Scopriamo quali sono i vantaggi e i dati più recenti che attestano l’assoluta sicurezza di questo isolante.
Quale isolamento scegliere per la propria abitazione
Sebbene in inverno il riscaldamento sia sempre attivo o d’estate il condizionatore sia costantemente acceso risulta ugualmente difficile raggiungere la temperatura ideale. Infatti, in un’abitazione la presenza di pannelli isolanti, termici e acustici, è fondamentale per isolare un ambiente da un altro o dall’esterno. È bene distinguere gli isolanti termici dagli isolanti acustici, anche se in alcuni casi si trovano materiali in grado di soddisfare entrambi i requisiti.
Tutti i materiali che hanno un’elevata resistenza termica e quindi una scarsa capacità di trasmettere calore, si possono definire termoisolanti. Tra di essi, la lana minerale presenta delle ottime proprietà termiche e acustiche, una buona resistenza al fuoco, leggerezza e facilità di installazione. Saint-Gobain Isover, specializzata nell’isolamento termo-acustico, ha lanciato sul mercato la lana minerale di nuova generazione, Isover Arena, a base di componenti organici e vegetali.
I pannelli isolanti in lana minerale Isover
Con le sue eccezionali proprietà, Isover Arena è la risposta completa, sostenibile e altamente performante per tutte le esigenze del mercato. Grazie alle sue caratteristiche, fornisce un ottimo isolamentotermico e acustico e garantisce piena sicurezza in caso di incendio. Non consente deformazioni elastiche e conserva le deformazioni subite anche al cessare della causa che le ha provocate. La lana minerale Isover è prodotta con il 95% di materieprimenaturali e riciclate ed è riciclabile al 100%. Quindi, si prende cura dell’ambiente, contribuendo a uno sviluppo sostenibile nel tempo. Infatti, il suo impatto ambientale è valutato per il suo intero ciclo di vita (LCA – Life Cycle Assessment).
Le nuove soluzioni sono sviluppate per essere impiegate sia con i moderni sistemi a secco, sia con i sistemitradizionali. Perciò, i pannelli isolantiIsover Arena sono particolarmente indicati per l’isolamento termo-acustico di pareti divisorie interne. Inoltre, sono utilizzati anche per l’isolamento di contropareti interne a rivestimento di pareti, controsoffitti a rivestimento di solai, strutture in legno e pareti con intercapedine.
Quali sono i vantaggi dei prodotti Isover Arena
I vantaggi del prodotti Isover Arena secondo l’ottica dei progettisti, degli installatori e dei privati, sono l’ottima lavorabilità e il massimo comfort. Il tutto senza rinunciare alle eccellenti prestazioni dell’isolante sostenibile e alla conducibilità termica dei pannelli isolanti.
I pannelli isolanti Isover Arena assicurano alta produttività in cantiere, perché facili e veloci da maneggiare, tagliare e posare. La leggerezza del materiale lo rende facile da trasportare e da stoccare, permettendo l’impacchettamento di più pannelli per confezione.
Quale isolante Arena scegliere?
Per scegliere il miglior isolante è importante considerare le sue proprietà e le caratteristiche della struttura da isolare. Questo per garantire efficienza energetica e vivibilità ottimale degli ambienti di casa. I pannelli Isover Arena sono disponibili in diversispessori erivestimenti. Per quanto riguarda Isover Arena34, rappresenta la soluzione ideale per l’isolamento interno, sia dei moderni sistemi a secco sia dei sistemi tradizionali. Invece, Isover Arena32 ed Isover Arena31 permettono ai sistemi costruttivi di raggiungere le migliori prestazioni.
Le garanzie della lana minerale Saint-Gobain Isover
Il materiale naturale con peculiarità termiche e acustiche, della lana minerale Saint-Gobain Isover, è ottenuto dalla fusione dei componenti minerali opportunamente selezionati. Il processo di fusione è controllato allo scopo di ottenere un prodotto finito omogeneo, chimicamente inerte e che sia durevole nel tempo.
La lana minerale Isover rispetta i criteri della Direttiva Europea 97/69/CE, certificati da EUCEB, ente preposto alla certificazione dei prodotti a base di lana minerale. Inoltre, Isover Arena ha ottenuto la certificazione Eurofins Indoor Air Comfort Gold (livello massimo), nell’ambito della qualità dell’aria interna (IAQ – Indoor Air Quality).
Quest’isolante dalle ottime caratteristiche, supera i requisiti minimi ambientali imposti dal decreto italiano sui CAM Criteri Ambientali Minimi (D.M. 11 Ottobre 2017), ed è la soluzione ideale per progetti LEED, BREEAM, ITACA.
Sei uno studente universitario? Vuoi vivere una grande esperienza professionale e arricchire il tuo curriculum? Partecipa ad uno dei più famosi concorsi di architettura, il Multi Comfort Student Contest 2020.
Concorsi architettura: cos’è il Multi Comfort Student Contest?
Prima di tutto, il Multi Comfort Student Contest è uno dei più importanti concorsi di architettura internazionale basato sui principi del programma Multi Comfort di Saint-Gobain. Infatti, i principi di efficienza energetica, sostenibilità, comfort e benessere saranno i cardini sui quali si poggeranno i progetti degli studenti. Organizzato per la prima volta nel 2004 da Saint-Gobain Isover in Serbia, è diventato un evento internazionale nel 2005. Per esempio, all’edizione 2019 tenutasi a Milano, hanno partecipato 2.200 studenti di Architettura e Ingegneria Edile provenienti da 35 Paesi di tutto il mondo.
Complessivamente, il concorso si articola in due fasi. Innanzitutto, una fase nazionale, organizzata in ogni Paese, e poi una fase internazionale, a cui accedono i vincitori di ciascuna fase nazionale.
Edizione 2020, Parigi
Quest’anno sarà Parigi ad ospitare la 16esima edizione del Multi Comfort Student Contest. Per questo motivo, la task del concorso sarà la riqualificazione di un’area del quartiere Saint-Denis, nella periferia a Nord della città. Infatti, l’area sarà trasformata in una zona attrattiva, con uno o più complessi residenziali, scolastici e ricreativi. Il tutto sempre in un’ottica di sostenibilità, nel rispetto delle caratteristiche originarie del luogo e in considerazione delle esigenze dei suoi abitanti. Inoltre, l’evento sarà supportato dalle Autorità Locali parigine. Come parte attiva del concorso, agli studenti sarà chiesto di proporre:
un masterplan che spiega l’organizzazione di tutto il sito, il suo carattere, connessioni interne ed esterne;
la progettazione di edifici residenziali composti da 25-300 appartamenti e una scuola elementare (con asilo) di 18 classi;
la preservazione e rivitalizzazione di oggetti storici presenti sul sito.