Tutto quello che devi sapere sulla lana minerale

Lana minerale

Le lane minerali (lana di roccia e lana di vetro) sono i materiali isolanti più utilizzati al mondo perché offrono un mix di prestazioni elevate davvero ineguagliabili: proteggono dal freddo e dal caldo, dal rumore e anche dal fuoco. Inoltre, hanno una durabilità elevata, non assorbono umidità e odori e sono inattaccabili da muffe e batteri.

Lana di roccia e lana di vetro, quali sono le differenze

La principale differenza tra lana di roccia e lana di vetro è data dai materiali con cui vengono realizzate:

  • la lana di roccia è ottenuta dalla fusione di rocce basaltiche, alla quale si aggiunge calcare, coke e “briquette”, ossia il composto ottenuto dall’impasto della lana di roccia da riciclo con del materiale cementizio;
  • la lana di vetro è ottenuta dalla fusione di una miscela di vetro riciclato, sabbia, calcare, carbonato di sodio e boro.

Perché scegliere le lane minerali

Le lane minerali sono gli isolanti più utilizzati al mondo per le loro proprietà. Infatti, permettono di ottenere:

  • isolamento termico: hanno valori bassi di conduttività termica λ. Le proprietà isolanti di lana di vetro e lana di roccia sono date dalla presenza di aria immobile all’interno delle intercapedini della lana, che è anche in grado di bloccare e limitare la conduzione di calore attraverso il materiale isolato;
  • isolamento acustico: la struttura fibrosa è la caratteristica che conferisce alle lane minerali proprietà elastiche e smorzanti. La struttura fibrosa di lana minerale e lana di roccia ha anche elevate proprietà fono-assorbenti dato che permette di assorbire efficacemente il suono;
  • protezione dal fuoco: lana di vetro e lana di roccia sono materiali ignifughi, dato che non sono combustibili e non conducono calore.

Grazie alle loro caratteristiche, le lane minerali sono ideali per essere utilizzate in diversi settori: edilizia civile e industriale, per l’isolamento di pareti, contropareti, coperture e pavimenti; industria: ad esempio per l’isolamento di impianti e macchinari; trasporti: per l’isolamento termoacustico di auto, carrozze ferroviarie e navi, ma anche per la fabbricazione di barriere acustiche; elettrodomestici: al fine di ottenere risparmio energetico e sicurezza.

lane minerali

Salute e sostenibilità: i miti da sfatare sulla lana minerale

A causa delle complicate problematiche legate agli amianti, si pensa erroneamente che tutti i materiali fibrosi possano avere effetti dannosi sulla salute e che le lane minerali siano cancerogene. Ma le loro caratteristiche strutturali le rendono sicure: lana di vetro e lana di roccia sono fibre artificiali realizzate da materiali non fibrosi per natura e trasformate in fibra solo attraverso il loro processo produttivo.

Le lane minerali sono state studiate a lungo ed esistono oltre 2.500 pubblicazioni scientifiche che stabiliscono che questi materiali sono sicuri per la salute in tutte le fasi, dalla produzione, all’installazione, al normale esercizio degli edifici.

A confermare la sicurezza di lana di roccia e lana di vetro sono anche i risultati delle ricerche della IARC (l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, organismo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) che, a seguito di studi epidemiologici decennali e dalle analisi delle caratteristiche chimico-fisiche delle Fibre Artificiali Vetrose, ha definito le lane minerali come non classificabili come cancerogene per gli esseri umani (e neppure per gli animali), come riporta anche il sito della FIVRA (Fabbriche Isolanti Vetro e Roccia Associate).

Le lane minerali, inoltre, sono sostenibili:

  • sono prodotti a partire da un’elevata percentuale di derivati dal riciclo e da risorse naturali presenti in abbondanza;
  • contribuiscono a ridurre il consumo di risorse non rinnovabili (un edificio con isolamento termico può consumare il 50% in meno di energia e ridurre del 42% le emissioni di CO2);
  • hanno un basso contenuto di energia grigia, utilizzata per produzione e trasporto;
  • sono riciclabili al 100%: i materiali dismessi vengono utilizzati per produrre nuove lane minerali.

Le lane minerali Isover: la soluzione per ogni esigenza

Con il marchio Isover, specializzato nell’isolamento termo-acustico, Saint-Gobain propone un’ampia gamma di lane minerali di ultima generazione.

Lana di vetro G3: dedicata alle applicazioni per esterno, come sistemi a cappotto, facciate ventilate e coperture. Si tratta di prodotti dalle elevate prestazione tecniche in termini di isolamento termico, acustico e protezione dal fuoco, come Isover SuperBac G3 per l’isolamento delle coperture e Isover X60 VN G3 per le facciate ventilate.

Lana di vetro 4+: ideale per l’isolamento degli ambienti interni, garantisce ambienti confortevoli grazie alle ottime performance a livello termico, acustico e di protezione dal fuoco e di qualità dell’aria interna. Rientrano all’interno di questa categoria prodotti come Isover Acustipar 4+ e Isover PAR 4+ per l’isolamento di pareti e contropareti.

Lana di vetro in fiocchi Insulsafe33: di colore bianco e disponibile in sacchi, è ideale per insufflaggio meccanico in intercapedine o in sottotetti non abitabili e/o di difficile accesso, per migliorarne le prestazioni termiche ed acustiche.

Lane minerali Isover T-70 e Isover T-100: pannelli isolanti realizzati con materie prime naturali e riciclate e un legante a base di componenti organici e vegetali. Ideali per coperture civili e industriali che richiedono prestazioni insuperabili. Si caratterizzano per:

  • i migliori valori di conducibilità termica per l’isolamento dei tetti in legno;
  • Test acustici contro l’impatto della pioggia battente
  • indicazioni in scheda tecnica della costante di attenuazione acustica e della resistività al flusso d’aria;
  • facilità di taglio e di posa;
  • più m2 per pallet rispetto agli isolanti tradizionali.

Lane minerali Isover Arena: un’ampia gamma, realizzata con materie prime naturali e riciclate e un legante a base di componenti organici e vegetali, pensata per soddisfare ogni esigenza progettuale ed elevate prestazioni, composta da pannelli nudi, senza rivestimento, rivestiti con carta kraft (freno a vapore) o con carta alluminio retinata (barriera al vapore) a seconda dello scopo di utilizzo. Si caratterizzano per:

  • facilità e velocità di lavorazione, taglio e posa;
  • massimo comfort e minimo rilascio di polvere;
  • resistenza e flessibilità elevate;
  • facilità di trasporto e di stoccaggio;
  • prestazioni eccellenti: isolamento termo-acustico e protezione dal fuoco;
  • sostenibilità.

Report di Sostenibilità

Report di sostenibilità

Una raccolta delle azioni e politiche messe in atto, negli ultimi anni, dal Gruppo Saint-Gobain e in Italia per generare un impatto sociale e ambientale positivo.

La sostenibilità è al centro della strategia del Gruppo Saint-Gobain e da oggi è disponibile il documento che racconta il nostro impegno in campo sociale – “Better for the people” – e ambientale – “Better for the planet” –, mettendo al centro il benessere delle persone e del pianeta.

La purpose di Saint-Gobain, la nostra ragion d’essere, è “Making the world a better home”, che incarna la volontà e l’ambizione di migliorare il mondo in cui viviamo rendendo il settore delle costruzioni e quello industriale sempre più sostenibili.

Tra il 2017 e il 2023, il perimetro industriale di Saint-Gobain Italia per i materiali da costruzione ha ridotto le emissioni totali, in valore assoluto, del 7%, a fronte di un consistente aumento della produzione legato alla crescente domanda dal mercato in particolare in seguito al Covid-19.

La nostra volontà è perseguire gli ambiziosi obiettivi del Gruppo, quindi raggiungere la carbon neutrality entro il 2050.

Il nostro impegno non finisce qui, in programma tante iniziative per uno sviluppo sempre più sostenibile.

Come realizzare una dispensa in cartongesso, comoda e funzionale

dispensa in cartongesso

La cucina è l’ambiente più utilizzato della casa, per questo è fondamentale progettarla in modo che sia comoda, ordinata e funzionale.

Un elemento necessario per avere una cucina sempre in ordine ma ben rifornita è la dispensa: una zona o un mobile dedicato a contenere scorte extra di alimenti, ma anche stoviglie e utensili. Le cucine moderne sono spesso dotate di vani e armadi adibiti a dispensa, ma per chi ha spazio e può sfruttare un angolo vuoto o una nicchia, o per chi decide di realizzare una dispensa in un secondo momento, è possibile scegliere tra innumerevoli soluzioni, anche fai da te.

Una delle soluzioni più gettonate è la dispensa in cartongesso, che permette di realizzare una struttura solida e totalmente personalizzabile a seconda dello spazio a disposizione e del design della cucina.

Progettare una dispensa in cartongesso

La prima fase fondamentale della realizzazione di una dispensa in cartongesso in cucina è quella della progettazione. Realizzare uno studio attento e meticoloso degli spazi e delle esigenze permette di capire gli ingombri della dispensa: disegnare la dispensa, prendendo in anticipo decisioni importanti su stile e struttura, sull’altezza degli scaffali e il numero di ripiani desiderati, permette di avere un’idea precisa del risultato finale e di provvedere correttamente all’approvvigionamento di tutti gli utenti e dei materiali necessari.

Utensili e materiali per realizzare la dispensa in cucina

La realizzazione di un sistema a secco in gesso rivestito, per realizzare una dispensa, richiede l’impiego dei seguenti materiali:

  • Lastre di gesso rivestito;
  • Tasselli ad espansione;
  • Profili metallici per cartongesso a ‘U’ e a ‘C’;
  • Viti filettate per lastre di gesso rivestito;
  • Nastro in polietilene;
  • Stucco a base gesso;
  • Nastro di rinforzo per il trattamento dei giunti;
  • Paraspigoli in acciaio o PVC.

Gli utensili fondamentali sono: matita, metro, livella, cesoie per laminati, cutter per cartongesso, trapano avvitatore, carta vetrata, spatola e frattone.

come realizzare una dispensa in cartongesso

Come realizzare una dispensa con un sistema a secco

  1. Preparazione della struttura: si parte utilizzando i profili metallici per cartongesso in modo da creare la struttura portante della dispensa. Si tagliano i profili alle dimensioni desiderate, utilizzando una sega circolare o a mano mediante cesoie per laminati, e si fissano al muro e al pavimento utilizzando tasselli e viti per cartongesso, previa applicazione del nastro biadesivo sulla schiena dei profili metallici.
  2. Installazione dei pannelli di cartongesso: una volta tagliati i pannelli di cartongesso alle dimensioni desiderate, si fissano alla struttura utilizzando viti idonee.
  3. Trattamento dei giunti: si passa quindi all’armatura dei giunti tra le lastre con il nastro in carta microforata annegato tra due strati di stucco a base gesso.
  4. Finitura della superficie: si procede quindi con l’applicazione di un sottile strato di stucco a base gesso sulle teste delle viti e sui giunti. Una volta asciutto, si può levigare la superficie con carta vetrata a grana fine. Successivamente, è possibile dipingere la dispensa con la vernice desiderata per abbinarla allo stile della cucina.
  5. Installazione degli scaffali: una volta conclusa la base, si procede al taglio degli scaffali in base alle dimensioni interne della dispensa.
  6. Finitura e decorazione: una volta completata l’installazione degli scaffali, si controlla che la dispensa sia stabile e ben fissata alla parete. La dispensa può essere lasciata “a vista”, oppure si può procedere con l’istallazione di ante per la chiusura.

Una volta concluse tutte le fasi costruttive, è il momento di iniziare ad organizzare la dispensa con contenitori ermetici in vetro per alimenti, cestini e cassette, che permettono di tenere sempre tutto in ordine e a portata di mano.

I materiali Saint-Gobain da utilizzare

Nella realizzazione di una dispensa in cartongesso, la scelta di materiali di alta qualità caratterizzati da elevata durabilità e massima versatilità, fa la differenza sul risultato finale.

Quale lastra di gesso rivestito è adatta per ambienti cucina? Il catalogo Saint-Gobain offre alcune soluzioni ideali per la realizzazione di una dispensa con sistema a secco. Ad esempio:

Gyproc Habito® Forte 13: è una lastra di gesso rivestito fibrorinforzato ad alte prestazioni con incrementata densità del nucleo additivato con fibre di vetro. Garantisce massime prestazioni meccaniche, di durezza superficiale e di portata ai carichi. Contribuisce ad incrementare la resistenza al fuoco e l’isolamento acustico nei sistemi in cui è installata. La speciale carta dalla colorazione particolarmente bianca ne agevola le operazioni di finitura.

Gyproc DuraGyp Activ’Air®: è una lastra di gesso rivestito fibrorinforzato, di tipo speciale con incrementata densità del nucleo, il cui gesso è additivato con fibre di vetro e fibre di legno; caratteristiche che conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale e di resistenza meccanica. Inoltre è caratterizzata da un ridotto assorbimento d’acqua con un’eccellente tenuta in presenza di elevati livelli di umidità e un ridotto valore di permeabilità al vapore che la rende ideale per ambienti come la cucina. Inoltre, la tecnologia Activ’Air® permette alla lastra di assorbire e neutralizzare fino al 70% della formaldeide presente nell’aria degli ambienti interni.

Anche per quanto riguarda le finiture, la scelta dovrebbe cadere su prodotti di alta qualità, come weberpaint gypsum: un’idropittura per interni specifica per cartongesso ad adesione diretta, ottimo ancoraggio e adesione al cartongesso anche senza l’applicazione del fissativo. Caratterizzata da elevata copertura, questa idropittura dà uniformante con significativo mascheramento dei punti di giunzione e delle striature dei pannelli. weberpaint gypsum, inoltre, è colorabile con sistema tintometrico webercolorlook così da potersi adattare a qualsiasi stile e design.

Per le zona più soggette a sfregamento è possibile applicare invece weberdeko VELVET: uno smalto universale all’acqua in finitura satinata, atossico, inodore, non ingiallente per finiture sia in esterni che in interni. Particolarmente adatto ad ambienti abitati perché inodore, il prodotto si applica facilmente e non gocciola. weberdeko VELVET si applica in due strati, per la preparazione del supporto applicare precedentemente weberprim RA13.

 

Cos’è l’edilizia sostenibile. Case green per un comfort maggiore

edilizia sostenibile

L’edilizia sostenibile è molto più di una semplice tendenza: è un approccio fondamentale per progettare, costruire e gestire gli edifici con una particolare attenzione per l’impatto ambientale.

In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è al centro dell’attenzione, l’edilizia sostenibile emerge come una soluzione cruciale per mitigare l’impatto del settore edile, dell’urbanizzazione e del consumo energetico e promuovere uno stile di vita più ecologico.

Case green: cosa sono?

Le case green sono un esempio tangibile di edilizia sostenibile, progettate con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dei materiali e dei processi di costruzione e che permettono di offrire un comfort abitativo superiore.

Queste abitazioni sono caratterizzate da una serie di elementi che le rendono efficienti dal punto di vista energetico e ambientale; ad esempio, l’uso di materiali da costruzione a basso impatto ambientale e derivati da materiali riciclati, che contribuisce a ridurre l’impronta di carbonio dell’edificio.

Inoltre, le case green sono progettate per massimizzare l’efficienza energetica. Questo può includere l’installazione di sistemi fotovoltaici per la produzione di energia solare, la progettazione di un isolamento termico avanzato per ridurre la dispersione di calore e l’impiego di finestre ad alta efficienza energetica per massimizzare l’illuminazione naturale e ridurre la necessità di riscaldamento e raffreddamento meccanico.

Edilizia sostenibile: benessere delle persone in primo piano

Le case green sono progettate con un occhio di riguardo per l’ambiente ma anche con un’attenzione particolare per la salute e il benessere degli occupanti. Questo include:

  • l’uso di materiali in grado di migliorare la qualità dell’aria interna;
  • una maggiore attenzione verso gli aspetti visivi e architettonici, fondamentale per creare un ambiente piacevole, in grado di promuovere il benessere psicologico;
  • la progettazione di spazi ben illuminati per migliorare il comfort visivo;
  • una cura particolare per il comfort acustico, che permette di creare ambienti silenziosi.

edilizia sostenibile materiali

Edilizia sostenibile e materiali: l’approccio di Saint-Gobain

In qualità di azienda leader del settore edile, presente in 76 Paesi e con oltre 350 anni di storia, Saint-Gobain si è data un obiettivo sfidante e ambizioso: diventare un punto di riferimento per le tecnologie di costruzione sostenibile.

L’obiettivo specifico del gruppo è quindi quello di ridurre al minimo consumi ed emissioni inquinanti provenienti dagli edifici e dalle varie fasi di costruzione degli stessi. Per farlo serve ripensare anzitutto ai materiali, investendo in ricerca e sviluppo per trovare soluzioni economicamente sostenibili e che rispettino a pieno gli odierni requisiti di performance sostenibili, ricorrendo a materiali riciclati e di origine naturale.

Negli anni il brand ha sviluppato e prodotto innumerevoli materiali innovativi a basso impatto ambientale, tra cui:

  • massetti e adesivi innovativi ottenuti da materiali riciclati o da sottoprodotti di altri materiali industriali, che permettono di ridurre le emissioni di CO2;
  • vetri basso emissivi con un buon controllo solare, realizzati a partire da un substrato composto dal 64% di materiale riciclato e utilizzando il 100% di energia da fonti rinnovabili;
  • lastre di gesso rivestito caratterizzate da un contenuto di materiale riciclato certificato.

Green Library: la prima libreria di materiali per l’edilizia sostenibile

Green Library, messa a punto da Saint-Gobain per sostenere il lavoro quotidiano di progettisti e professionisti del settore, è la prima libreria di materiali dedicata al Green Building. Questo tool permette di semplificare la ricerca dei prodotti Saint-Gobain sulla base delle certificazioni di prodotto e dei criteri ambientali volontari, come LEED®, WELL®, BREEAM, e obbligatori definiti dai CAM (Criteri Ambientali Minimi).

Green Library è di facile utilizzo, e funziona come un motore di ricerca che permette di:

  • recuperare e scaricare tutti i documenti e le certificazioni ambientali di prodotto in pochi click;
  • conoscere i protocolli ambientali attraverso una tabella sinottica e richiedere la distanza dal cantiere.

Massetti e adesivi piastrelle: materiali a basso impatto ambientale

adesivi piastrelle a basso impatto

Quasi il 40% delle emissioni totali di CO2 a livello mondiale è dovuto alle attività del settore edile, che si attesta tra i principali responsabili di emissioni. La gestione degli edifici, la produzione, il trasporto e l’installazione dei materiali per la costruzione sono le attività che impattano sul dato totale.

La ricerca e lo sviluppo di materiali a basso impatto ambientale diventano quindi attività fondamentali per rendere il settore edile e la gestione degli edifici sempre più sostenibili.

Massetti a basso impatto e adesivi a base di materiale riciclato sono due esempi di materiali altamente utilizzati nel campo delle costruzioni e che possono contribuire a ridurre l’embodied carbon degli edifici se prodotti in maniera più sostenibile, ad esempio a partire da materiale di recupero.

Materiali a basso impatto ambientale: l’impegno di Saint-Gobain

Ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di CO2 del settore edile è uno degli obiettivi verso cui Saint-Gobain Italia è attiva concretamente da diverso tempo. Proporre soluzioni e sistemi per una progettazione edile sostenibile è un passo importante, che può avvenire solo grazie a volontà e investimenti mirati. L’azienda, molto attiva in questo campo, ha infatti già portato sul mercato diverse soluzioni a basso impatto, come ad esempio:

Ad ampliare la gamma di soluzioni per un’edilizia sostenibile entrano ora in gioco anche i massetti e gli adesivi per piastrelle a basso impatto ambientale.

massetti a basso impatto

Perché trovare un’alternativa al cemento Portland

Il calcestruzzo è il materiale più utilizzato in edilizia grazie alle caratteristiche uniche che lo hanno reso da sempre fondamentale nel campo delle costruzioni: resistenza, durata, versatilità e basso costo. Ma la produzione di cemento contribuisce a circa l’8% delle emissioni globali di CO2.

L’impatto ambientale particolarmente significativo è dato dalla produzione di cemento Portland (composto da clinker), il principale legante del calcestruzzo, realizzato a partire da calcare cotto a quasi 1.500° C, temperatura che può essere raggiunta solo grazie all’utilizzo di combustibili ad alto contenuto energetico, in gran parte fossili. A questa temperatura il calcare permette la produzione di clinker (ossido di calcio) e CO2 (detta anche carbonio da calcinazione). Il processo di calcinazione è fondamentale affinché il clinker funzioni come legante.

Trovare un’alternativa all’utilizzo di cemento Portland è al contempo sfidante e fondamentale per ridurre l’impatto ambientale del settore edile.

Weber newlife: una gamma innovativa a basso impatto ambientale

La nuova gamma newlife di Saint-Gobain è uno degli esempi concreti di impegno dell’azienda nella produzione di materiali a basso impatto ambientale. Questa nuova gamma è composta da massetti e adesivi innovativi, prodotti grazie all’utilizzo di leganti alternativi al cemento Portland, ottenuti da materiali riciclati o da sottoprodotti di altre produzioni industriali, che permettono di ridurre le emissioni di CO2 a parità di prestazioni.

La gamma newlife a marchio Weber di Saint-Gobain Italia è composta da due prodotti:

  • il massetto weberplan MR81 newlife, un massetto a consistenza terra umida a presa normale ed asciugamento rapido, a lavorabilità migliorata per applicazioni in interno;
  • la colla webercol Ultragres newlife, un adesivo a deformabilità migliorata ed alta capacità bagnante per la posa di ceramica, marmo, pietre naturali in interno ed esterno.

weberplan MR81 newlife: il massetto a basso impatto ambientale

Il massetto weberplan MR81 newlife è un massetto pronto a presa normale, a base di leganti selezionati ed esente da cemento Portland, a rapido asciugamento, caratterizzato da elevata resistenza meccanica, perfetto per applicazioni in interno.

weberplan MR81 newlife si contraddistingue per:

  • sostenibilità: il 20% del sistema legante è a base di materiale riciclato, questo fa sì che venga emessa il 70% di CO2 in meno, rispetto agli altri massetti della gamma weberplan;
  • prestazioni: bassissimi ritiri, fino a 300 mq senza giunti in caso di aree regolari, resistenza agli ambienti umidi;
  • certificazioni: bassissime emissioni di VOC (Composti Organici Volatili) e certificazione secondo la normativa europea sui massetti.

 webercol Ultragres newlife: l’adesivo per piastrelle a basso impatto ambientale

La colla webercol Ultragres newlife è un adesivo a deformabilità migliorata, scorrevole, ad alta capacità bagnante ed elevate prestazioni. Questo adesivo si caratterizza per un contenuto di cemento Portland inferiore all’1%, ideale per la posa in interno ed esterno, del gres ceramico, pietra naturale e marmo non sensibile alla macchiabilità. Inoltre, è compatibile con fondi a base anidrite o gesso senza utilizzo di primer.

webercol Ultragres newlife si contraddistingue per:

  • sostenibilità: il 99% del sistema legante è a base di materiale riciclato, questo fa sì che venga emessa il 56% di CO2 in meno, rispetto agli adesivi C2TES1 della gamma webercol;
  • prestazioni: posa a pavimento e parete, alta bagnabilità, ottima per la posa di grandi formati, posa su cartongesso o fondi in anidrite senza necessità di primer;
  • certificazioni: bassissime emissioni di VOC (Composti Organici Volatili) e certificazione secondo la normativa europea sugli adesivi per ceramici.

Soluzioni a secco per esterni: come scegliere la lastra più adatta al tuo progetto

soluzioni a secco per esterni

Il mondo dell’edilizia, negli ultimi anni, si è concentrato sempre di più sulla ricerca del massimo comfort abitativo e su interventi e progetti volti a massimizzare il risparmio energetico degli edifici.

Le recenti normative in ambito di isolamento termico e acustico e la necessità di realizzare involucri performanti e sostenibili, spingono professionisti e operatori del settore a progettare soluzioni innovative e integrate, in grado di adattarsi perfettamente a progetti di riqualificazione del patrimonio edilizio e a interventi di nuova costruzione.

È in questo contesto che si inseriscono le soluzioni a secco per esterni, alleate perfette per realizzare edifici efficienti.

Cosa sono i sistemi a secco per esterni

Per sistemi di costruzione a secco si intendono tutti quei metodi costruttivi che non prevedono l’utilizzo dell’acqua o l’impiego di materiali di connessione, come collanti e sigillanti, nel processo di assemblaggio.

Nella fase di montaggio, i componenti dei sistemi a secco hanno una diversa gestione dato che sono prodotti finiti, precedentemente lavorati, che vengono uniti attraverso giunzioni meccaniche (ad esempio viti, tasselli…) per realizzare l’intero edificio o anche solo alcuni elementi della costruzione.

I sistemi a secco per esterni, quindi, permettono di realizzare le pareti perimetrali attraverso una combinazione di lastre in gesso rivestito e gesso fibro-rinforzato, strutture metalliche per esterno e per interno e pannelli isolanti in lana minerale. Questa tecnica costruttiva prevede una progettazione dettagliata degli elementi che la compongono al fine di ottenere le prestazioni attese: la struttura, l’involucro esterno e l’involucro interno.

Perché scegliere le soluzioni a secco per esterni?

In Italia, la costruzione degli edifici ha privilegiato a lungo l’utilizzo di tecnologie tradizionali, attraverso l’impiego di mattoni o blocchi in laterizio posti in opera mediante giunti di malta. Ma negli ultimi anni, sia per gli interventi di ristrutturazione, sia per nuovi progetti, si sta sempre più diffondendo l’utilizzo dei sistemi a secco, grazie agli innumerevoli vantaggi:

  • permettono di ridurre i costi di costruzione, a parità di prestazione;
  • la loro facilità di posa permette di abbattere i tempi di costruzione;
  • garantiscono un risparmio energetico elevato;
  • permettono di garantire un elevato livello di isolamento termo-acustico;
  • sono maggiormente ecosostenibili perché facilmente riciclabili, sostituibili e riutilizzabili;
  • la loro versatilità li rende adatte a progetti ed edifici differenti.

cartongesso per esterni

Gyproc Glasroc® X, la soluzione Saint-Gobain

Gyproc Glasroc® X è una lastra di ultima generazione a base di gesso perfetta per le soluzioni a secco per esterni. Questa lastra è armata su entrambe le facce da un tessuto in fibra di vetro e finita con un rivestimento resistente ai raggi UV ed eccezionali prestazioni in ambienti umidi, grazie alla sua composizione che la rende resistente all’umidità e alla muffa.

La lastra Gyproc Glasroc® X è stata progettata per soluzioni di tamponamento o di rivestimento (come contropareti e facciate ventilate). Risulta idonea sia per l’applicazione diretta di finiture come rasatura cementizia e rivestimento colorato a spessore (a base acrilica o silossanica) o pittura, oppure come base per le applicazioni di tipo ETICS.

I sistemi a secco per esterni Gyproc Glasroc® X rappresentano la risposta di Saint-Gobain Italia alle richieste di comfort e prestazioni per i tamponamenti perimetrali degli edifici e delle facciate ventilate, grazie alle loro caratteristiche:

  • resistenza all’umidità e alla formazione di muffe;
  • comportamento al fuoco;
  • stabilità dimensionale;
  • efficienza energetica;
  • isolamento acustico;
  • sostenibilità;
  • resistenza agli urti.

Colore cameretta: come sceglierlo

colore cameretta bambini

Quando ci si appresta a decorare le pareti della camera dei bambini si corrono spesso due rischi opposti: quello di strafare, riportando sulle pareti una giungla di animali a grandezza naturale, o quello di scegliere estetiche classiche e un po’ datate optando per i classici panna, rosa e azzurro.

Per scegliere il colore della cameretta, invece, serve trovare il giusto compromesso tra i propri gusti, i colori più amati dai bambini (e i più adatti a infondere serenità e calma) e le ultime tendenze di interior design.

Quali fattori valutare nella scelta colori della camera bambini

Per scegliere il colore delle pareti della camera dei bambini è fondamentale prendere in considerazione diversi elementi:

  • la dimensione della stanza, che può condizionare la scelta di sfumature più chiare o più scure;
  • l’esposizione della stanza e di conseguenza la quantità di luce naturale che entra;
  • il colore di pavimenti, infissi e arredi, in modo da creare un ambiente armonico;
  • la disposizione degli arredi, tenendo sempre conto che con il tempo cambiano;
  • l’età del bambino e le diverse esigenze che può avere in fase di crescita.

colore camera bambini

I colori pastello, una scelta sempre di tendenza

Negli ultimi anni i colori tenui e pastello sono stati di tendenza per la colorazione delle pareti della cameretta dei bambini. È possibile optare per una base beige a cui affiancare una parete colorata, oppure scegliere un unico colore con cui dipingere tutta la stanza, lasciando il soffitto bianco.

I colori pastello più adatti alla camera dei bambini sono il verde salvia, il rosa pesca o peach fuzz, il giallo canarino, il nocciola e l’azzurro carta da zucchero.

Geometrie ed elementi naturali per la camera dei bambini

Piccoli triangoli, pois colorati, pattern di foglie o di nuvolette sono tra gli elementi più amati per la decorazione delle stanze dei bambini, che possono rendere l’ambiente più allegro e personale. Spesso questi elementi vengono dipinti su una sola parete della stanza, quella che ospita il letto, per non appesantire troppo.

Anche in questo caso si può optare per colori pastello o contrasti non troppo forti, tenendo sempre in considerazione che le camerette sono spesso piene di stimoli per i più piccoli e i colori e la decorazione delle pareti aiutano a rendere la stanza accogliente e a dare un senso di quiete e tranquillità.

colore pareti cameretta

Dare spazio alla fantasia, senza esagerare

La cameretta dei bambini è uno spazio con funzioni differenti: in cameretta si gioca, si sogna, si dorme, si cresce… La stanza diventa un piccolo mondo da esplorare e un palcoscenico per la fantasia, dove inventare nuove storie e dare vita a giochi mai visti. Più i bambini crescono più si delineano i loro interessi e anche le decorazioni della cameretta possono essere legate alle loro passioni e a quello che più amano, ma senza esagerare. Sempre meglio ricordare che less is more!

In questo caso, per la decorazione delle pareti possono entrare in gioco elementi della natura o della fantasia, come un arcobaleno o un albero o la sagoma di un dinosauro. Il consiglio è di optare sempre per colori non troppo forti ed evitare disegni estremamente dettagliati, faticosi da realizzare ma anche da cancellare.

weberpaint, la soluzione ideale per tinteggiare la cameretta dei bambini

Quando si sceglie di tinteggiare la camera dei bambini è fondamentale optare per prodotti di qualità, sicuri e in grado di garantire un grande impatto estetico. Inoltre, scegliere un prodotto lavabile è fondamentale per avere pareti pulite e in ordine a lungo, anche in presenza degli “attacchi d’arte” e delle manine curiose dei più piccoli.

La gamma weberpaint di Saint-Gobain Italia offre soluzioni differenti, perfette per tinteggiare la camera dei bambini:

weberpaint protect, l’idropittura lavabile traspirante resistente a muffe e funghi, caratterizzata da elevata copertura e finitura molto opaca;

weberpaint iride, l’idropittura lavabile ad alta copertura, caratterizzata da elevata resistenza al lavaggio e perfetta per finiture particolarmente fini;

weberpaint mistral, l’idropittura lavabile traspirante con elevata capacità mascherante e buona resistenza al lavaggio.

 

Saint-Gobain Italia ottiene la certificazione Top Employer 2024

TOP EMPLOYER 2024

La Certificazione Top Employer è attribuita alle aziende che soddisfano gli elevati standard stabiliti dalla HR Best Practices Survey, una valutazione dettagliata su 6 macroaree chiave dell’ambito HR e un’analisi approfondita di 20 diverse tematiche e relative Best Practices.
Tra le aree esaminate, rientrano People Strategy, Work Environment, Talent Acquisition, Learning, Diversity, Equity & Inclusion, Wellbeing e molte altre.

11 anni al top per benessere e sviluppo dei dipendenti

Per l’11° anno consecutivo, Saint-Gobain Italia ha conquistato la certificazione a livello nazionale, confermando il suo impegno costante per garantire un ambiente di lavoro favorevole, incentrato sul benessere e lo sviluppo dei propri dipendenti.

I risultati della survey hanno sottolineato il continuo progresso e l’eccellenza in molteplici aree chiave, con particolare rilevanza nei seguenti settori:

1. ATTRACT: Superamento degli standard nell’employer branding e nell’on-boarding dei nuovi dipendenti.

2. DEVELOP: Eccellenza nello sviluppo delle performance e delle carriere dei collaboratori.

3. UNITE: Riconoscimento per la promozione della mission aziendale, valori come diversità e inclusione, sostenibilità, integrità ed etica.

Un successo di Gruppo

A quella nazionale, si affiancano la certificazione Europea e quella Global, ottenuta con successo per il nono anno consecutivo, che evidenzia come l’approccio sostenibile e inclusivo che vede le persone al centro della strategia aziendale di Saint-Gobain Italia sia da contestualizzare in una precisa dinamica di Gruppo consolidata ed estesa a tutti le sedi e Paesi Saint-Gobain.

Vetro basso emissivo. Cos’è?

vetro basso emissivo

L’efficienza energetica è sempre più al centro dell’attenzione nella progettazione di edifici residenziali e non. Un edificio efficiente, infatti, consente di evitare spreco di risorse salvaguardando l’ambiente, e di ottenere un maggior comfort abitativo.

Tra i vari elementi che svolgono un ruolo importante nel bilancio energetico di un edificio non possiamo non citare le finestre, e di conseguenza i vetri con cui vengono realizzate, che possono causare dispersione di calore verso l’esterno durante la stagione invernale.

Per ottenere un comfort termico ottimale è quindi fondamentale prendere in considerazione alcuni aspetti, in fase di progettazione: trasmittanza termica, trasmissione luminosa e fattore solare. Le vetrate isolanti top di gamma, caratterizzate da un vetro basso emissivo, costituiscono la scelta migliore.

A cosa serve il vetro basso emissivo?

Il vetro basso emissivo è un vetro isolante in grado di raggiungere elevati livelli di isolamento termico, con riduzione della trasmittanza termica, grazie a una struttura e a un trattamento particolare. Il vetro di partenza è un vetro float a cui vengono aggiunti diversi tipi di strati di deposito (coating) che permettono di ridurne l’emissività, ossia la capacità di disperdere calore verso l’esterno in inverno.

Il valore dell’emissività viene dato in base al rapporto di calore emesso da un materiale specifico rispetto a un corpo nero, su una scala che varia da 0 a 1. Un corpo nero ha un’emissività pari a 1, mentre un riflettore perfetto ha un’emissività pari a 0. In questo range di valori, i vetri float si aggirano solitamente intorno a un grado di emissività di 0.89, mentre i vetri basso emissivi si caratterizzano per un grado di emissività al disotto della soglia 0.10.

Le caratteristiche di un vetro basso emissivo

Il vetro basso emissivo è un vetro selettivo unidirezionale in grado di garantire un buon equilibrio energetico ed è caratterizzato da:

  • una trasmissione di luce elevata,
  • un valore di trasmittanza termica basso,
  • un buon controllo solare,
  • un ottimo aspetto estetico.

Il vetro basso emissivo di alta gamma Saint-Gobain

Saint-Gobain Italia ha sviluppato una gamma innovativa di vetri basso emissivi per il mercato residenziale, caratterizzati da doppio strato di argento e da un processo magnetronico sottovuoto.

Il vetro PLANITHERM® INFINITY abbina alle caratteristiche del basso emissivo a un buon controllo solare, creando un vetro selettivo con un indice di selettività (1,9 TL/g), e un’altissima trasmissione luminosa (TL=72%) che lo rende perfetto per chi cerca una soluzione di eccellenza per il mercato residenziale.

Per i climi più caldi o comunque per quegli edifici principalmente esposti a Sud e a Ovest, le finestre equipaggiate con PLANITHERM® INFINITY sono la soluzione ideale per raggiungere un’altissima efficienza energetica, riducendo i consumi per il raffrescamento estivo pur mantenendo un’elevata luminosità degli ambienti interni.

vetro bassa emissione

PLANITHERM® INFINITY ORAÉ®: il primo vetro a bassa impronta di carbonio

È possibile realizzare un vetro basso emissivo e a basso impatto ambientale? La risposta di Saint-Gobain Italia è ORAÉ®, un substrato innovativo prodotto nello stabilimento di Pisa, ottenuto con un processo produttivo con emissioni di CO2 ridotte del 42% rispetto al vetro standard, a parità di prestazione tecniche, qualitative ed estetiche (un’impronta di carbonio di soli 6,64 kg CO2 eq./m2, riferimento spessore 4 mm) .

Il settore edile è responsabile del 40% delle emissioni annue di anidride carbonica a livello globale. Uno degli obiettivi di Saint-Gobain è da sempre quello di proporre soluzioni innovative in grado di rendere il settore edile sempre più sostenibile. Per ottenere un substrato come ORAÉ®, a bassa impronta di carbonio, Saint-Gobain ha lavorato in stretto contatto con i fornitori della filiera del vetro per ottenere il 64% di materiale riciclato, utilizzando il 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili, pur mantenendo le elevate caratteristiche estetiche e tecniche del prodotto standard.

ORAÉ® è il primo e unico vetro piano a bassa impronta di carbonio dotato di Certificazione Ambientale di Prodotto (EPD, documento riassuntivo dell’analisi LCA) per gli spessori di 4,6,8 e 10 mm, ed è conforme a tutti i Protocolli e Standard di Sostenibilità Ambientale (LEED, BREEAM, WELL, CAM).

Le caratteristiche innovative del nuovo substrato sono state associate al prodotto di punta della gamma Saint-Gobain per realizzare il nuovo PLANITHERM® INFINITY ORAÉ®, la risposta alle esigenze per il mercato residenziale e terziario, dove le vetrate e le finestre diventano sempre più di grandi dimensioni e richiedono caratteristiche tecniche sempre più performanti.

Impermeabilizzazione coperture: come scegliere il sistema più adatto

impermeabilizzazione coperture

L’impermeabilizzazione delle coperture riveste un’importanza cruciale nell’ambito dell’edilizia: non solo preserva l’integrità strutturale degli edifici, ma ne assicura anche la durabilità nel tempo.

Il contatto tra acqua e opera edilizia è una delle maggiori problematiche da prendere in considerazione in tutte le fasi del progetto. Più del 50% dei fenomeni legati al degrado degli edifici è da associare ad un’errata progettazione o a una cattiva esecuzione dell’impermeabilizzazione delle coperture. Le infiltrazioni d’acqua, dovute a una copertura non adeguatamente impermeabilizzata, possono infatti causare danni strutturali significativi che possono richiedere onerosi interventi di riparazione, o addirittura mettere a repentaglio la sicurezza dell’edificio.

A seconda del progetto, della tipologia di copertura e di edificio, esistono differenti sistemi per l’impermeabilizzazione che possono essere scelti in funzione di alcuni aspetti principali:

  • la tipologia di struttura;
  • la provenienza dell’acqua rispetto alla collocazione dello strato impermeabile;
  • la natura del supporto.

Impermeabilizzare con le membrane bitume-polimero

Le guaine bituminose, chiamate anche membrane bitume-polimero, sono materiali compositi, composti da due elementi principali:

  • il compound bituminoso, ossia bitume modificato con polimeri termoplastici;
  • il supporto, ossia l’armatura della membrana, composta da materiali differenti come velo vetro, poliestere o una combinazione di entrambi.

Compound bituminoso e supporto lavorano in sinergia per offrire un’ottima impermeabilizzazione caratterizzata da elevate resistenze meccaniche. La tipologia del bitume e la qualità dell’armatura permettono di creare un’ampia gamma di soluzioni con caratteristiche differenti, da valutare e scegliere in base alla tipologia di copertura da impermeabilizzare.

Impermeabilizzare con le membrane liquide poliuretaniche

Le impermeabilizzazioni delle coperture eseguite grazie all’utilizzo di sistemi poliuretanici liquidi ad applicazione a freddo permettono di realizzare uno strato continuo elastico e resistente che consente di aumentare la durabilità della struttura, riuscendo ad assecondarla nelle sue deformazioni.

Grazie alle membrane liquide poliuretaniche monocomponenti è possibile creare uno strato impermeabile senza interruzioni basato sulla reazione delle resine poliuretaniche con l’umidità presente nell’aria (polimerizzazione igrodurente). Questa tipologia di membrana si caratterizza per:

  • elevate prestazioni;
  • facilità di applicazione, senza uso di fiamme libere;
  • resistenza al gelo e a temperature estremamente elevate, senza perdere le proprie caratteristiche;
  • resistenza ai raggi UV;
  • elevata adesione alla maggior parte del supporto.

Le guaine liquide poliuretaniche permettono di intervenire su coperture e strutture molto differenti tra loro, come tetti piani e inclinati, lastrici solari, coperture continue industriali, balconi e terrazzi, giardini pensili, parcheggi, stadi e tribune.

Impermeabilizzare con le guaine liquide elasto-bituminose

Le guaine elasto-bituminose sono liquide in fase di applicazione e, una volta terminate le lavorazioni, diventano un manto solido, continuo e impenetrabile. Infatti, attraverso il processo di polimerizzazione del prodotto liquido, si ottengono legami tra molecole compatibili sviluppando così una perfetta adesione nei confronti del supporto.

Questo tipo di guaine si caratterizza per:

  • ottima adesione al sottofondo;
  • elevata elasticità;
  • elevata versatilità;
  • assenza di punti di giunzione-saldatura.

Impermeabilizzare con le guaine elasto-cementizie

Le guaine elasto-cementizi sono in grado di coniugare perfettamente la resistenza del cemento con la flessibilità del componente polimerico con l’obiettivo di adattarsi al meglio a qualsiasi situazione. Il cemento, infatti, apporta resistenza meccanica all’impermeabilizzante, mentre il legante polimerico ne conferisce elasticità, aumentando l’adesione ai supporti.

Questo tipo di guaina si caratterizza per:

  • elevato crack bridging;
  • facilità di applicazione;
  • ampia versatilità.

sistemi per impermeabilizzazione

I prodotti Saint-Gobain per un’impermeabilizzazione affidabile e duratura

La gamma di prodotti Saint-Gobain rappresenta un punto di riferimento nel settore edilizio per l’impermeabilizzazione delle coperture. Dai rivestimenti flessibili alle membrane autoadesive, Saint-Gobain offre soluzioni progettate per garantire prestazioni eccellenti e una durata nel tempo. Con una vasta gamma di sistemi disponibili, è fondamentale selezionare la soluzione più adatta alle specifiche esigenze:

I prodotti Saint-Gobain, grazie alla loro comprovata efficacia e affidabilità, rappresentano una scelta eccellente per un’efficace impermeabilizzazione delle coperture.

Saint-Gobain Selection 2023: raccolta dei migliori interventi realizzati in Italia

Saint-Gobain Selection

Giunto alla terza edizione, Saint-Gobain selection è il progetto editoriale che raccoglie le migliori realizzazioni italiane pubblicate sul portale di referenze Gallerylive.it. Uno strumento particolarmente efficace per mostrare il contributo che le soluzioni multimateriali del nostro Gruppo offrono per conciliare sempre di più comfort abitativo ed elevate prestazioni, risparmio energetico e riduzione dei consumi.

Il progetto, nato sulla scia del portale di referenze www.sg-gallerylive.it, rientra perfettamente nell’ambizioso obiettivo del Gruppo Saint-Gobain di diventare, oggi più che mai, il punto di riferimento per il mercato delle costruzioni sostenibili, legato ad un nuovo modello di sviluppo architettonico che, a fronte di una situazione ambientale generale sempre più preoccupante, deve definire strategie progettuali in grado di sviluppare tecnologie costruttive all’avanguardia e promuovere pratiche edilizie con un impatto sempre minore sul pianeta. Le realizzazioni sono studiate, fin dalla fase di progettazione, per ottenere il benessere di chi vive gli edifici, sempre con un occhio di riguardo verso i temi della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico.

Con la pubblicazione di alcuni tra i più rappresentativi progetti realizzati sul territorio italiano, suddivisi in diverse destinazioni d’uso e sezioni tematiche, vogliamo ancora una volta dimostrare come i marchi di Saint-Gobain, grazie alla loro integrazione, siano in grado di contribuire alla costruzione ed alla riqualificazione del nostro patrimonio edilizio, per garantire il benessere delle persone in un’ottica sostenibile.

Comfort acustico negli alberghi: il benessere dei clienti in primo piano

comfort acustico alberghi

L’esperienza di un ospite in un hotel va ben oltre la comodità del letto, la particolarità dell’arredo e la qualità del cibo. Il comfort acustico svolge un ruolo cruciale nel determinare la soddisfazione dei clienti di una struttura ricettiva: tranquillità, relax e privacy sono caratteristiche fondamentali per la scelta di un albergo, anche per soggiorni di una notte sola.

Nell’industria alberghiera, l’isolamento acustico delle camere e degli spazi comuni è diventato un elemento di differenziazione competitiva, perché è uno dei fattori che più impattano sulla qualità del soggiorno. Lo dimostrano le recensioni degli utenti: i rumori provenienti dalla strada, dalle stanze adiacenti e dai corridoi possono rendere poco piacevole (se non insonne) una notte in albergo.

Fonti di rumore negli alberghi: riconoscerle per gestirle correttamente

Il primo passo per progettare un buon isolamento acustico di un albergo è riconoscerne le fonti di rumore, mettendosi nei panni dei clienti e cercando di individuare anche il minimo crepitio.

Procediamo con ordine e partiamo con il riconoscere le fonti di rumore che arrivano dall’esterno:

  • la vicinanza di una strada pubblica;
  • la strada privata che porta fino alla struttura;
  • il parcheggio;
  • gli spazi comuni all’aperto (come piscina, giardino, aree esterne attrezzate con tavolini per bar e ristorante);
  • gli impianti di ventilazione (motori unità trattamento aria e condizionatori);
  • eventuali esercizi pubblici nelle vicinanze.

Per poi passare alle fonti di rumore interne:

  • le stanze occupate dagli ospiti e i relativi bagni;
  • i corridoi, le scale e gli ascensori;
  • le cucine, il bar e le altre sale ad uso del personale;
  • gli impianti di ventilazione (canalizzazioni e bocchette)
  • le parti comuni come le sale per colazione, pranzo e cena, ma anche i salottini interni e la palestra;
  • la hall di ingresso e la reception.

Per un buon comfort acustico degli alberghi è quindi necessario procedere con la progettazione dell’isolamento acustico delle facciate e delle partizioni interne, il livello sonoro di calpestio, l’assorbimento acustico e la progettazione degli impianti di ventilazione.

isolamento acustico alberghi

Normativa sull’isolamento acustico negli alberghi

La normativa di riferimento per individuare le caratteristiche di isolamento acustico nelle strutture ricettive è il D.P.C.M. del 5 dicembre 1997, che stabilisce limiti minimi di fonoisolamento R’w, di isolamento acustico standardizzato di facciata normalizzato rispetto al tempo di riverberazione (D2m,nT,w), di livello sonoro da calpestio (L’n,w) e di tempo di riverbero. Tali valori sono da misurare in opera e sono diversificati secondo la destinazione d’uso dell’edificio. Per quanto riguarda edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili, classificati come categoria C, i requisiti acustici sono riportati nella tabella A e corrispondo a:

R’w = 50 dB

D2m,nT,w = 40 dB

L’n,w = 65 dB

Sulla base dei parametri definiti dalla norma è quindi fondamentale progettare con attenzione l’isolamento e l’assorbimento acustico per:

  • pareti divisorie interne;
  • pareti perimetrali;
  • contropareti interne;
  • controsoffitti continui e modulari a rivestimento di solai esistenti;
  • canalizzazione impianti di ventilazione

Soluzioni innovative per l’isolamento acustico degli alberghi

Scegliere materiali di qualità, certificati e affidabili è fondamentale per ottenere un comfort acustico elevato e rendere piacevole l’esperienza di ogni ospite. Saint-Gobain Italia offre soluzioni innovative e sostenibili, perfette per il settore alberghiero e in grado di soddisfare le più severe normative ed esigenze in ambito alberghiero, sia nel caso di riqualificazione di ristrutturazione di edifici esistenti, sia per nuove progettazioni e costruzioni.

Per ottenere pareti divisorie e contropareti atte a garantire un buon isolamento acustico delle camere d’albergo, i sistemi che utilizzano le lastre Gyproc DuraGyp Activ’Air® sono la soluzione ideale, tra le più versatili in termini di applicazioni e destinazioni d’uso. Sono lastre di tipo speciale con incrementata densità del nucleo e con gesso additivato con fibre di vetro e fibre di legno. Queste caratteristiche conferiscono al prodotto un grado elevato di durezza superficiale e di resistenza meccanica. Inoltre, la tecnologia Activ’Air® permette alla lastra di assorbire e neutralizzare fino al 70% della formaldeide presente nell’aria degli ambienti interni.

Per gli spazi comuni e di ristoro, la realizzazione di controsoffitti continui e modulari permette di migliorare il comfort acustico, con particolare attenzione anche per la valenza estetica. Le lastre in cartongesso Saint-Gobain a marchio Gyproc e i pannelli in lana di vetro Isover 4+ sono l’alleato perfetto per questo tipo di lavorazioni. La lana di vetro Isover 4+, infatti, è la soluzione ideale per l’isolamento degli interni: prodotta in Italia a partire da sabbia e vetro riciclato, con un legante a base di materie prime rinnovabili, garantisce benessere e sostenibilità.

Gli impianti di ventilazione sono una delle principali cause di disturbo uditivo e su tali impianti vanno concentrati gli sforzi per la riduzione e l’abbattimento delle emissioni sonore. I prodotti Isover CLIMAVER® A2 NETO rappresentano la soluzione ottimale per la costruzione di sistemi per la distribuzione dell’aria in impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento che assicurano, grazie all’esclusivo rivestimento interno in tessuto neto, le migliori prestazioni in termini di assorbimento acustico senza diminuire le qualità di reazione al fuoco.

Anche vetrate e finestre fanno la loro parte nel regalare comfort acustico agli ospiti di un albergo. STADIP SILENCE® è il vetro stratificato acustico Saint-Gobain che permette di aumentare l’isolamento contro i rumori che si propagano per via aerea e i rumori da impatto: infatti è in grado di ridurre di 3dB l’acustica rispetto al vetro stratificato di pari spessore.

Saint-Gobain mette anche a disposizione un documento di approfondimento sulle nuove tendenze dell’hôtellerie in merito a comfort e sostenibilità. Leggi lo Speciale alberghi 2023 e scopri come sono stati utilizzati i prodotti Saint-Gobain per migliorare il comfort acustico di alcuni degli alberghi più belli d’Italia.